Giovedì 1 agosto 2024
Circa due dozzine di membri della Famiglia Comboniana impegnati nel ministero missionario in Etiopia hanno trascorso insieme una settimana (dal 21 al 29 luglio) per il loro ritiro annuale congiunto nel sud del Paese. Suor Adele Brambilla, missionaria comboniana, è venuta dal Medio Oriente per dirigere il ritiro.

Dalla sera del 21 luglio al mattino del 29 luglio, tredici suore missionarie comboniane (Cms), tra cui la loro coordinatrice in Eritrea, due religiose delle Ancelle della Chiesa (del Vicariato di Hawassa) e sette missionari comboniani (un fratello e sei sacerdoti) hanno trascorso insieme otto giorni di ritiro caratterizzati da una atmosfera di riposo, meditazione e preghiera.

Suor Adele Brambilla, missionaria comboniana.

A guidare e animare gli otto giorni è stata chiamata suor Adele Brambilla, cms, superiora della comunità di Karak, in Giordania. Originaria di Milano (Italia) ed entrata nell’Istituto nel 1973 con la professione religiosa, è stata anche Superiora generale dal 1998 al 2010. Subito dopo, suor Adele è tornata in Giordania per riprendere il suo ministero di infermiera. Presentandosi, ha detto di non essere né una teologa né una biblista, ma di voler solo condividere umilmente con i presenti la sua esperienza di vita missionaria e il suo incontro con la spiritualità di San Daniele Comboni. Ha aggiunto: «Durante i prossimi sette giorni che trascorreremo insieme, vi invito a compiere con me un viaggio verso Gerico e a incontrare Gesù seguendo i passi compiuti da Bartimeo nella sua esperienza di fede».

Il ritiro ha avuto luogo al Centro di Formazione Umana San Giovanni, a Bishan Gurracha, situato sulla sponda settentrionale del lago di Hawassa, nel Vicariato di Meki. Inaugurato un anno fa (e non del tutto completato), il Centro offre davvero un ambiente che induce alla meditazione e alla preghiera: è silenzioso, avvolto nel verde, ricco di alberi e fiori, e visitato da numerose specie di variopinti uccelli di ogni dimensione. È possibile anche vedere ippopotami che escono dall’acqua e mangiano l’erba lungo le rive del lago, o osservare pescatori nelle loro barche intenti a pescare tilapia.

I Guji, il gruppo etnico locale, nella loro profonda saggezza, affermano che «il silenzio raggiunge Dio». I partecipanti al ritiro non hanno potuto fare a meno di convenire con questo adagio guji: lontani dalla solita routine per un’intera settimana, in dialogo silenzioso con Dio attraverso la sua Parola e la sua creazione, si sono sentiti più vicini al loro Creatore.

Alla fine delle sue meditazioni dettate, suor Adele ha invitato i partecipanti a fare ritorno alle loro rispettive “Galilee”, dove il Signore Risorto li sta sempre aspettando.

Padre José Vieira, mccj