P. Francesco Laudani: “Buona e santa Pasqua di resurrezione”

Cristo è RISORTO, Alleluia!

La nostra speranza è compiuta

Carissimi Amici e Benefattori,
Con la Risurrezione di Cristo Gesù c’è un nuovo inizio, sia per Lui che per noi. Una novità piena di gioia, di speranza che si possono vincere le forze del male; in un mondo dedito al prestigio, al dominio, a volte anche alla crudeltà; dominato dalla paura per qualche folle che possa farci del male, rischiamo di perdere l’orientamento. Tuttavia sia il Covid che l’attuale guerra che minaccia l’Europa e il mondo intero può suscitare una maggiore unità/collaborazione nella comune sofferenza. Ma non sono queste le ragioni che ci tengono su di animo: la nostra forza viene da un Altro: “resta con noi Signore, perché si fa sera”. Quei due discepoli tristi, Lo hanno riconosciuto allo spezzare del Pane. Se noi sappiamo “spezzare” la nostra vita per gli altri, Lui sarà la nostra forza e la nostra consolazione. Auguri.

Ed ecco una novità anche per me: fra un mese giusto suonano gli ottanta anni, ma ieri i carissimi superiori hanno pubblicato il resoconto del loro Consiglio: P. Francesco Laudani, col 1° settembre è destinato alla missione di Buta.

È una diocesi dove nessuno vuole andarci, il Vescovo piangeva perché non ci sono Istituti disponibili, date le difficoltà della zona, e manca di sacerdoti. Finalmente noi Comboniani abbiamo accettato. La parrocchia affidataci è dedicata alla Beata Suor Anuarite, martire dei Simba nel 1964. Si trova sulla strada Buta-Kisangani (circa 400 km), alla periferia della cittadina, ma siamo in piena foresta. Il territorio parrocchiale è lungo questa stessa strada per circa 100 chilometri. Non immaginate “asfalto”, qui il mezzo per viaggiare è la moto e a piedi. Esiste solo la chiesa. Per questa Pasqua due confratelli sono andati a fare queste feste con quei cristiani: per ora saranno alloggiati nei locali della procura della diocesi. Quando torneranno sapremo più notizie della situazione parrocchiale e logistica: ci sarà da fare una casa d’abitazione. Ma noi che abbiamo fatto già 50 anni in questo Congo sappiamo cosa ci aspetta: è una nuova partenza da zero! Sono contento, ringiovanisco; anche se non mancano acciacchi, i miei vedo che non sono come quelli di altri coetanei, grazie a Dio; e dunque? Si parte.

Qui a Kinshasa mi sentivo poco efficiente: primo perché dovevo scrivere la storia del servizio ai Pigmei e dunque spesso seduto a un tavolo, e poi perché la città è città: mi mancava la foresta, dopo 28 anni coi pigmei. Ora a Mungbere c’è un sostituto che sta facendo molto bene, assieme ad una suora comboniana kenyota molto dedita e amante dei pigmei: quest’anno hanno avuto al Collegio 152 alunni pigmei interni, da alloggiare, nutrire e vestire. Il nostro pigmeo all’università di Kisangani finisce in luglio la Licenza in Sociologia, sta facendo molto bene – grazie a quanti ci hanno aiutato per i suoi studi. Il Collegio a Mungbere funziona dal 1993: cioè siamo a quasi trent’anni di vita! Viva i Pigmei. I superiori non mi hanno lasciato morire tra i pigmei, come avevo chiesto – fa niente – i poveri sono ovunque e Buta è una parrocchia di questo tipo, mi troverò a casa. Sapremo qualche notizia in più dopo Pasqua da quei confratelli che vi sono andati. Dio sa, Dio provvede, diceva Abramo.

Carissimi, avremo spero la possibilità di vederci e di incontrarci: da quasi fine maggio a metà agosto sarò a Biancavilla (in giro per venirvi a trovare) in vacanze. Ci racconteremo di presenza le nostre “avventure” preparate-guidate dal Signore. Mai perdere questo orizzonte, se no ti smarrisci.

Un caro abbraccio a ciascuno di voi. A presto.

BUONA E SANTA PASQUA DI RESURREZIONE.

Con riconoscenza,
P. (Franko) Francesco Laudani mccj
Kinshasa, Pasqua 2022