Giovedì 17 marzo 2022
La tempesta di piogge e raffiche di vento forti, questa volta chiamata “Gombe”, ha colpito duramente le province mozambicane di Nampula e Zambezia nelle prime ore dello scorso 11 marzo. I missionari comboniani della missione di Carapira sono testimoni dei pesanti danni causati da Gombe alle case e ai campi agricoli della popolazione in generale e della missione stessa.
“Qui la situazione è molto complicata – dicono i missionari –. Il ciclone ha distrutto il 90% delle case. Anche il tetto della chiesa di Carapira è stato spazzato via. Sappiamo di 10 morti e tre feriti gravi. Ce ne saranno certamente altri. Non abbiamo ancora notizie da molte comunità. Ci stiamo organizzando per aiutare le persone colpite. Venerdì abbiamo ospitato più di 150 persone nel centro catechistico di Carapira. Ma molte persone arrivano ancora senza niente. Stiamo cercando di fornire vestiti e cibo”.
Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) si stima che ci siano 115.000 persone colpite dal ciclone Gombe. Una nuova tragedia per chi non ha dimenticato i cicloni Idai e Kenneth, che tre anni fa devastarono anche le regioni centrali e settentrionali del Mozambico. In un comunicato, l’OIM ha detto che sei centri di accoglienza sono già stati attivati a Nampula.