P. Fabio Baldan: “A tutti voi auguro un sereno e fraterno Anno 2021”

Anche se la pandemia ha colpito tutte le categorie sociali constatiamo ancora una volta che chi soffre le conseguenze economiche e sociali più gravi sono ancora i poveri, i disoccupati, i senzatetto, i migranti, gli anziani e le persone sole. Anche tra le nostre fila abbiamo dovuto contare molte tristi perdite: a tutti loro va il nostro ricordo e la nostra preghiera.

C'è anche molto da ringraziare, soprattutto quanti si sono presi cura dei confratelli anziani e ammalati e quanti hanno portato avanti, nonostante le tante difficoltà, tutte le varie attività della provincia. In molte maniere diverse abbiamo riscoperto quanto sia importante e necessario lavorare insieme. Perché, alla fine, siamo tutti sulla stessa barca...

Inizia oggi un nuovo anno, a cui guardiamo con speranza ma anche con tante perplessità: come usciremo da questa pandemia?

In questo contesto, Papa Francesco nel suo messaggio per la giornata mondiale della Pace ci chiede di nuovo una fondamentale conversione: il suo nuovo appello è per una "cultura della cura". Papa Francesco ci insegna che prendersi cura non significa solo fornire assistenza, ma avvicinarsi agli altri e ascoltare la loro sofferenza, camminando insieme. La "cultura della cura" come “impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere la dignità e il bene di tutti” costituisce una via privilegiata per la costruzione della pace e per “debellare la cultura dell'indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente”.

Il mio augurio fraterno per l'anno che viene è che possiamo promuovere la fraternità e la cultura della cura tra di noi e in tutte le attività di cui siamo parte.

A tutti voi auguro un sereno e fraterno Anno 2021!
P. Fabio Baldan,
Superiore della Provincia comboniana d’Italia