Martedì 19 dicembre 2017
“Eccoci quasi arrivati! – scrive P. Manuel João Pereira Correia da Castel D’Azzano (Italia) –. Fra alcuni giorni giungeremo a Betlemme! A meno che non abbiamo smarrito la strada, cosa facile, con tante barriere e mura da superare! Per di più, quest'anno l'albero di Natale della piazza centrale di Betlemme è stato spento per protesta contro Trump (gli erodi anche oggi non mancano)! Ma niente paura, ci guiderà la luce del cuore, sperando che rimanga accesa, perché altrimenti sarebbe un bel guaio! (…) Allora saluto affettuosamente anche voi con un CRAC, CRAC di buon auspicio per il Natale e il Nuovo Anno 2018. Che Dio benedica ciascuno di voi. Vi stringo al mio cuore”.

Natale del Signore 2017
VERSO BETLEMME COL NAVIGATORE

Cari amici,
Eccoci quasi arrivati! Fra alcuni giorni giungeremo a Betlemme! A meno che non abbiamo smarrito la strada, cosa facile, con tante barriere e mura da superare! Per di più, quest'anno l'albero di Natale della piazza centrale di Betlemme è stato spento per protesta contro Trump (gli erodi anche oggi non mancano)! Ma niente paura, ci guiderà la luce del cuore, sperando che rimanga accesa, perché altrimenti sarebbe un bel guaio!

Ad ogni modo, non perdiamoci d'animo: c'è sempre la Stella, guardiamo in cielo! È il nostro “navigatore satellitare”, che Dio stesso ci provvede perché nessuno manchi al grande appuntamento con Suo Figlio. Egli sa quanto facile sia perdere la Trebisonda nella società odierna.

Secondo un rabbino contemporaneo, noi uomini ci comportiamo spesso come certe formiche che, smarrito il cammino, si mettono a seguire la formica che sta loro davanti! Ma se anche quella si perde, finiscono per girare a vuoto in un grande circolo, credendo di essere sulla buona strada. Quindi, amici, se avessimo smarrito la Via, per favore non facciamo come quelle formiche, ma alziamo lo sguardo verso la Stella!

Se ci capita di vedere il cielo buio, non pensiamo che il Navigatore ci abbia tradito. È più probabile che noi abbiamo ignorato il GPS, come capita spesso, perché – diciamo celo pure – a nessuno piace essere guidato. Allora il GPS, dopo aver ripetutamente segnalato  lo sbaglio, si ferma per un po' a ridisegnare un itinerario alternativo. Allo stesso modo è paziente Dio con noi. Quindi facciamo come i Magi: scrutiamo la Scrittura e discerniamo i segni della presenza di Dio nella nostra storia, e ben presto la Stella riapparirà per rischiarare le nostre tenebre.

Mi rendo conto di essere caduto nel solito vizio dei preti: fare la predica. E pensare che, appena due mesi fa, la malattia ha cercato di “chiudermi il becco” per sempre. Dopo una ennesima crisi respiratoria, sono stato ospedalizzato di urgenza, per quattro lunghe settimane, e mi è stata fatta la tracheotomia. Una esperienza dolorosa che non scorderò facilmente. Adesso respiro collegato ad una macchina e riesco a malapena a farmi capire. Mi dispiace di non poter rispondere alle vostre chiamate, ma posso solo sentirle.

In ogni caso, ho recuperato il mio “abbonamento”allo “STO BENE!” e sono sereno, un dono che Dio mi ha accordato grazie a voi. È vero che sono sempre più limitato nel mio corpo, adesso praticamente paralizzato, ma non mi manca il sorriso e il buon umore, lodando Dio ogni giorno per il dono della vita. Non potendo più usare le dita per scrivere o la voce per dettare, ho dovuto imparare ad usare il puntatore oculare, cioè vi sto scrivendo con gli occhi! Meraviglie della tecnica.

Ah, dimenticavo di dirvi che, per necessità, ho imparato a fare il verso della cornacchia! Per richiamare l'attenzione di qualcuno emetto una specie di crac! crac!

Allora saluto affettuosamente anche voi con un CRAC, CRAC di buon auspicio per il Natale e il Nuovo Anno 2018. Che Dio benedica ciascuno di voi.

Vi stringo al mio cuore.
Manuel João Pereira Correia
CASTEL D’AZZANO VR (Italia)