Lunedì 13 aprile 2015
Nel pomeriggio di sabato scorso è stato inaugurato a Castel d’Azzano, a pochi chilometri dalla città italiana di Verona, il Centro Fr. Alfredo Fiorini, che ospiterà i missionari comboniani non autosufficienti che rientrano dalla missione. Presenti alla celebrazione c’erano il Superiore Generale, P. Enrique Sánchez G., Fr. Daniele Giusti, Assistente Generale, P. Claudio Lurati, Economo Generale, decine di altri comboniani di Verona e delle comunità di mezza Italia, il vescovo di Verona, Mons. Giuseppe Zenti, il sindaco della città, numerose autorità civili e circa 800 familiari, amici e benefattori dei Missionari Comboniani.

La bellissima costruzione, completata in tempi estremamente veloci (un anno e mezzo), nel comune di Castel d’Azzano, ha colpito tutti per la bellezza delle linee architettoniche e per la funzionalità dei locali. Da subito si è stabilito un rapporto di simpatia nei confronti del quartiere nel quale è inserita. “È stato il motivo che ci ha portato a scegliere questo paese”, ha riassunto il superiore provinciale dei missionari comboniani della provincia d’Italia, P. Giovanni Munari.
“Abbiamo sempre ricevuto molto dalla Chiesa locale. Vogliamo restituire un po’ di quello che la missione ci ha insegnato”, ha concluso P. Munari.

Nell’occasione il Superiore Generale, P. Enrique Sánchez G., ha parlato di un Centro di testimonianza missionaria che “sarà continuata da tutti i missionari che arriveranno qui per vivere la loro ultima missione con la passione e l’amore che hanno seminato da sempre ” e di “missione nuova che si realizza attraverso l’offerta della vita anche quando non si può fare molto perché mancano le forze, ma si può vivere perché il cuore rimane pieno di quell’energia che viene da Dio e che si chiama amore”.



Pubblichiamo di seguito
l’intervento di P. Enrique.

 

La vocazione missionaria
rimane bella fino alla fine della vita

Cari amici,

Vorrei unirmi in questo momento all’azione di grazie per il dono di questo centro destinato alla cura dei nostri missionari anziani e ammalati che per noi comboniani diventa oggi una nuova missione. Perché questa casa non è per noi una semplice casa di cure o di riposo, ma un luogo dove un gruppo di nostri confratelli continueranno a vivere la loro vocazione missionaria in un modo molto particolare, attraverso la malattia, la sofferenza, l’anzianità, il sacrificio e la preghiera. Qui apriamo oggi una nuova provincia missionaria importante tanto quanto quelle che si trovano nel centro dell’Africa, perché ci ricorda che la missione per noi è la vita donata fino alla fine delle nostre energie.

Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato con generosità e professionalità per rendere possibile la realizzazione di questo progetto che per noi è molto importante e ci offre la possibilità di garantire uno spazio bello dove la vita dei nostri missionari possa continuare con serenità dopo aver consacrato tanti anni al servizio degli altri.

Questo centro è dedicato alla memoria di un nostro confratello, Fr. Alfredo Fiorini. Penso che questa scelta sia veramente giusta perché ci permette di mantenere vivo il ricordo d’un missionario che ha vissuto la sua vocazione di fratello e di medico in modo straordinario, preoccupato e dedito a custodire la vita di tante persone che ha incontrato nella missione. Fr. Alfredo è stato un missionario che ha saputo dare tutto per le persone che ha amato con tutto il cuore.

In questo centro la sua testimonianza sarà continuata da tutti i missionari che arriveranno qui per vivere la loro ultima missione con la passione e l’amore che hanno seminato da sempre.

Sicuramente anche l’esempio di Fr. Alfredo aiuterà a capire che la missione va vissuta sempre come attenzione e cura delle persone e noi, come Istituto, ci sentiamo responsabili di assicurare quest’attenzione ai missionari che arrivano in questa casa dopo aver lasciato il meglio della loro vita nel servizio ai fratelli e alle sorelle in tutte le parti del mondo dove siamo presenti come comboniani.

Come in tutte le famiglie, desideriamo che questo centro diventi uno spazio di serenità, di vita, di gioia, ma anche un luogo di testimonianza e di annuncio che manifesti lo straordinario della vocazione missionaria che rimane bella fino alla fine della vita e alla quale vale la pena consacrare tutte le nostre energie.

Il Centro Fr. Alfredo Fiorini non sarà un centro di cure per persone anziane. È, a partire da oggi, una missione nuova che si realizza attraverso l’offerta della vita anche quando non si può fare molto perché mancano le forze, ma si può vivere perché il cuore rimane pieno di quell’energia che viene da Dio e che si chiama amore.

Ringrazio di cuore la provincia dei missionari comboniani d’Italia, le persone che hanno lavorato per realizzare questo progetto, i nostri benefattori e le autorità che ci hanno accompagnato nei vari momenti della realizzazione di quest’opera.

Affidiamo al Signore, per intercessione di san Giuseppe, questa casa che diventerà custode della vita di tanti missionari che continueranno la loro missione nel silenzio e nell’offerta delle loro vite ricordando l’esempio di san Daniele Comboni e di Fr. Alfredo Fiorini.
Grazie.
P. Enrique Sánchez G. mccj


Mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona.


"Sicuramente anche l’esempio di Fr. Alfredo aiuterà a capire che la missione va vissuta sempre come attenzione e cura delle persone e noi, come Istituto, ci sentiamo responsabili di assicurare quest’attenzione ai missionari che arrivano in questa casa dopo aver lasciato il meglio della loro vita nel servizio ai fratelli e alle sorelle in tutte le parti del mondo dove siamo presenti come comboniani".
P. Enrique Sánchez G., Superiore Generale