Roma, domenica 5 maggio 2013
I confratelli del Corso Comboniano di Rinnovamento 2013 (CCR) hanno terminato la fase residenziale a Roma il 19 aprile scorso. Il giorno dopo sono partiti in pellegrinaggio sulle orme di Comboni e di Gesù. Sono già stati a Limone sul Garda, Arco, Brescia e Verona. Ora sono in Egitto e poi andranno in Terra Santa. La conclusione del CCR è prevista per il 30 maggio prossimo con il rientro a Roma e la partenza ai rispettivi impegni missionari.
Ventitré comboniani – 20 sacerdoti e 3 fratelli – stanno partecipando alla 45º edizione del CCR, iniziato a Roma il 7 gennaio scorso. Il gruppo è formato da rappresentanti di otto nazionalità: 9 italiani, 4 messicani, 5 spagnoli, 2 portoghesi, 1 eritreo, 1 brasiliano, 1 cileno e 1 irlandese. Il più giovane ha 45 anni e il più maturo 75.
Il 19 aprile è terminata la fase residenziale del CCR a Roma. Durante la celebrazione dell’Eucarestia, che ha riunito tutte le comunità della Casa Generalizia, alcuni membri del CCR hanno ringraziato l’Istituto per questa opportunità di riflessione e di revisione della propria vita con l’obbiettivo di rendere sempre più autentica e generosa la testimonianza missionaria.
“Durante la revisione, tutti hanno rilevato lo spirito di comunità che si è creato tra i partecipanti. Il clima di familiarità ha favorito lo scambio di esperienze e l’arricchimento reciproco”, ha detto P. Saverio Paolillo, uno dei partecipanti.
Dal 20 aprile è cominciata la fase itinerante del CCR. Durante l’ultima settimana di aprile, i missionari hanno realizzato un pellegrinaggio sulle orme di San Daniele Comboni in Italia, visitando dapprima la sua casa natale a Limone sul Garda, e poi le comunità di Arco, Brescia e della Casa Madre in Verona. In quest’ultima tappa, oltre a conoscere le attività svolte dalla Fondazione Nigrizia e a visitare i confratelli ammalati, c’è stata anche la visita alla Casa Madre delle Comboniane, all’Istituto don Mazza, al cimitero, dove sono sepolti numerosi missionari comboniani, e ad alcuni luoghi storici della città per capire il contesto, soprattutto ecclesiale, in cui si è sviluppata ed è maturata la vocazione del Comboni.
“Durante tutte le tappe – ha ribadito P. Saverio – ci sono stati momenti di approfondimento sulla vita del Fondatore e sulla storia dell’Istituto, ma l’aspetto più marcante è stato l’incontro con persone appassionate per il carisma comboniano. Commovente è stato soprattutto l’incontro con i comboniani anziani e ammalati, tra cui c’erano vari confratelli che avevano contributo alla formazione di base dei membri del CCR o che avevano condiviso esperienze missionarie con loro. È stata un’opportunità per ringraziare tutti coloro che hanno sacrificato la vita per la missione e che continuano a darla attraverso la preghiera e l’offerta della sofferenza”.
Dal 1º maggio è iniziato il secondo pellegrinaggio: prima in Egitto per conoscere quello che il Comboni e i Comboniani hanno realizzato, soprattutto nei primi anni di missione, e poi in Terra Santa dove, con l’aiuto di P. Fausto Beretta, comboniano, i confratelli del CCR potranno “mettere i piedi” sulle orme di Gesù per abbandonarsi con più fiducia alla sua proposta.