Roma, lunedì 15 aprile 2013
È uscito il 5° numero dei “Quaderni di Limone”. “Mi auguro che questo quaderno, come i precedenti, aiuti tutte e tutti a crescere nello spirito di appartenenza alla famiglia comboniana ed offra stimoli per il rinnovamento del nostro essere missione e il cambiamento necessario della gestione amministrativa del governo”, scrive P. Fernando Zolli nella presentazione di questa edizione che ha come scopo di “rinnovare la missione, rivisitando Comboni”.

Sono lieto di presentare insieme ai Provinciali d’Europa e al Gruppo Europeo di Riflessione Teologica (GERT) questo materiale che è stato proposto nel simposio di Limone sul Garda (26-29 aprile 2011), che ha avuto come tema: “La missione comboniana nelle chiese d’Europa. Quali strutture di governo?”; proseguendo il cammino di ricerca e di approfondimento intrapreso nel 2006, allo scopo di mettere sempre più in risalto il ruolo missionario della famiglia comboniana nel continente Europeo, in reciprocità e interazione con gli altri continenti.

La riflessione sulla struttura di Governo e alcune pratiche già in atto, danno consistenza e senso a questo simposio, visto che nella missione globale (Worldwide mission), è necessario insistere sempre di più in strutture agili, che coinvolgono gli agenti e gli interlocutori della missione, coordinano decentralizzando, favoriscono la sussidiarietà, nella convinzione che gli scenari, gli approcci e le sfide locali e regionali non possono essere più affrontati attraverso un modello giuridicamente centralizzato e a volte troppo curiale e poco collegiale.

In questo quaderno, secondo lo schema adottato, ci sono quattro sezioni: la prima quella delle relazioni, più estesa e densa di contenuti. Fernando Zolli introduce i partecipanti e i lettori nel percorso dei simposi per comprendere l’iniziativa, già alla sesta edizione, mettere in risalto il filo conduttore e fare memoria degli ambiti approfonditi. Seguono altre due relazioni importanti: il riposizionamento dei missionari e missionarie comboniani nel continente europeo (Benito de Marchi) e le istanze delle chiese locali sul ruolo e senso della famiglia comboniana in Europa (Carmelo Dotolo).

Santo Vicari, inoltre, nella sua relazione molto densa e significativa, svela i meccanismi della “Lex mercatoria In seguito il quaderno propone due riflessioni in ambito comboniano: la prima di Manuel Augusto Ferreira che fa proposte sulle ristrutturazioni amministrative possibili e quella di Joaquim Valente da Cruz sulla visione di Daniele Comboni sul modo di amministrare l’opera comboniana.

Nella parte finale di questa sezione sono presentate, attraverso un pannello, alcune esperienze in atto sia in ambito della Famiglia comboniana, sia in ambito di altre istituti: l’esperienza dei Missionari D’Africa (Padri Bianchi) a cura di Giovanni Marchetti; e quella della comunità Papa Giovanni XXIII a cura di Mauro Carioni. L’esperienza delle Missionarie Comboniane, a cura di Ida Colombi; quella delle Secolari Comboniane, a cura di M. Pia dal Zovo; infine quella dei Laici Missionari Comboniani, a cura di Günther Hofmann.

Nella seconda sezione vengono pubblicati i risultati dei 5 gruppi dei partecipanti che hanno dato vita ad uno scambio di riflessioni e fatto delle proposte concrete.

Nella terza sezione, quella delle prospettive, viene presentata la lettera che l’equipe delle antenne ha redatto a nome dei partecipanti, che è stata inviata a tutte le comunità europee come sintesi del cammino di questo simposio.

Infine nella quarta sezione, come appendice, il programma e i nomi dei partecipanti. Il quaderno è anche dotato di un DVD, dove sono incise le foto, l’audio dei vari interventi, materiale di sostegno a questo simposio.

Mi auguro che questo quaderno, come i precedenti, aiuti tutte e tutti a crescere nello spirito di appartenenza alla famiglia comboniana ed offra stimoli per il rinnovamento del nostro essere missione e il cambiamento necessario della gestione amministrativa del governo.
Fernando Zolli, mccj