Lunedì 10 febbraio 2025
«È da sette anni che ogni mese facciamo una giornata di digiuno, in solidarietà con i migranti, in fuga da guerre, da fame, persecuzioni e cambiamenti climatici», scrive padre Alex Zanotelli a nome del Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti. E conclude: «In questo mese di febbraio faremo il Digiuno il 12, dalle ore 16.00 alle 17.30, in via San Nicola de’ Cesarini, zona pedonale (Largo Argentina, a Roma)».
Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti
È da sette anni che ogni mese facciamo una giornata di digiuno, in solidarietà con i migranti, in fuga da guerre, da fame, persecuzioni e cambiamenti climatici. Uomini, donne e bambini che, invece di essere accolti umanamente, si trovano davanti a muri eretti in difesa delle società opulente, soprattutto dell’Occidente cristiano!
Per questo Papa Francesco ha recentemente affermato: “C’è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo, quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave”. Mi sembra evidente che uno dei governi che “opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti”, è il governo Meloni che è in guerra contro i migranti. È questo il suo peccato grave. Ma in questi giorni ha commesso un altro reato gravissimo contro i migranti: ha rilasciato il generale libico Almasri, il criminale di Mitiga, che ha compiuto atti inenarrabili, torture, stupri anche di bambini, oltre a essere trafficante di migranti, rimpatriandolo con un aereo militare italiano, dopo il suo arresto su mandato della Corte penale internazionale. Adesso è stato aperto un fascicolo all’Aja sull’operato del governo italiano. C’è da chiedersi: l’Italia è ancora uno Stato di diritto? Dobbiamo solo vergognarci!
È il trionfo del modello Trump! I migranti in catene, fatti salire su un aereo e deportati in Messico, altri rinchiusi nell’orrendo carcere di Guantanamo (Cuba). E questo fa subito breccia anche in Europa. Da Varsavia, il ministro degli Interni, Piantedosi, rilancia: “Realizzeremo in Stati terzi, hub europei per la gestione delle procedure di rimpatrio verso il proprio Paese di origine”. È quanto aveva già iniziato a fare la presidente del consiglio Meloni in Albania, costruendo a Gjader un enorme carcere a cielo aperto, costato oltre 800 milioni di euro. Per due volte il tentativo di riempire il carcere in Albania di poveri cristi è fallito per ordine della magistratura romana.
Ma, ciò nonostante, la settimana scorsa terza deportazione in Albania di 49 migranti, provenienti per la maggior parte dal Bangladesh. Ma anche in questo caso le toghe romane della Corte di Appello hanno sospeso il giudizio, rinviando tutto alla Corte costituzionale UE. E così anche i nuovi migranti sono dovuti rientrare in Italia. Il grande lager in Albania resta di nuovo vuoto. Perché ostinarsi in un modello di respingimento dei migranti, costosissimo peraltro, se non per fini elettorali? Perché non utilizzare quei soldi pubblici per accogliere questi disperati in cerca di speranza, nei piccoli borghi abbandonati, come già sperimentato a Riace?
In Italia c’è bisogno di manodopera, come richiesto da più imprenditori in cerca di lavoratori migranti. L’ostinazione a deportarli lontano dai nostri occhi risiede nel trionfo del suprematismo bianco, un cancro che sta rodendo l’Occidente. Ha già trionfato negli USA e ora sta dilagando in Europa, sotto la spinta di Musk, che sta organizzando i governi europei di ultradestra con il motto trumpiano, Mega (Make Europe Great Again). Oggi, per realizzare questo, tutti i patrioti europei si sono radunati a Madrid. E a farne le spese saranno, sempre di più, gli oltre cento milioni di migranti e profughi in fuga sulle strade del mondo.
In questo mese di febbraio faremo il Digiuno il 12, dalle ore 16.00 alle 17.30, in via San Nicola de’ Cesarini, zona pedonale (Largo Argentina, a Roma).
Padre Alex Zanotelli a nome del Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti
Napoli, 8 febbraio 2025