Venerdì 6 settembre 2024
Dal 26 al 31 agosto 2024, i Fratelli missionari comboniani che operano in Africa si sono riuniti per il loro inaugurale incontro continentale a Nairobi, in Kenya. Questo storico incontro è stato caratterizzato da una profonda riflessione sulla natura sempre in evoluzione della loro missione, sullo sfondo di Luca 5,19, un versetto evangelico ricco di ispirazione: «Non trovando da quale parte farlo entrare [in casa] a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza». Questo passo racchiude lo spirito di determinazione e di pensiero innovativo che ha guidato le discussioni durante l’incontro. [Nella foto: Fr. Jean-Marie Kulitsi Tasile]
All’incontro hanno partecipato trenta fratelli provenienti da diverse province comboniane africane, tra cui Togo, Congo, Ciad, Sud Sudan, Malawi-Zambia, Mozambico, Kenya, Etiopia, Sudafrica e Uganda. La presenza di fr. Alberto Lamana, assistente generale, e di padre Jean Batista Opargiw, superiore provinciale del Sudafrica, ha aggiunto una dimensione significativa ai lavori. La loro partecipazione, infatti, ha sottolineato l’importanza dell’incontro e l’impegno dell’Istituto comboniano per il futuro della missione.
L’incontro è iniziato con un’interessante presentazione di fratel Dzinekou Yawovi Jonas, che ha proposto una panoramica dell’evoluzione della missione e del contesto in cui essa si svolge. Questa presentazione ha posto le basi per un’esplorazione più approfondita di come il lavoro missionario debba adattarsi alle sfide odierne. L’analisi di fratel Jonas ha evidenziato la necessità per i missionari comboniani di rivalutare le loro strategie e i loro metodi per rimanere efficaci in un mondo in rapida evoluzione.
Dopo la presentazione di fratel Jonas, l’attenzione si è spostata sul tema della formazione. I fratelli Jean Marie Mwamba e Patrick Lumami hanno presentato in modo dettagliato il processo di formazione, sottolineando il suo ruolo critico nel preparare i missionari alle complessità delle missioni moderne, offrendo anche suggerimenti sul modo in cui i programmi di formazione debbano evolversi, se si vuole rispondere alle esigenze attuali e future della Chiesa e delle comunità che intendiamo servire. La sessione ha sottolineato l’importanza dell’apprendimento e dell’adattamento continui per mantenere la rilevanza e l’efficacia della missione.
Si è poi affrontato il tema della sostenibilità, sotto la guida di fratel Christophe Yata. La presentazione di fratel Yata si è concentrata sullo sviluppo di strategie capaci di garantire la sostenibilità a lungo termine, compresi innovativi approcci alla gestione delle risorse e al coinvolgimento della comunità. Ne è nata una discussione molto animata, in cui si è esplorato come la missione possa rimanere vitale e “impattante” di fronte alla diminuzione delle risorse e al cambiamento delle condizioni socioeconomiche.
Fratel Alberto Lamana ha fornito una panoramica della realtà dei Fratelli nell’Istituto. La sua presentazione ha offerto preziose indicazioni sullo stato attuale dei Fratelli e del loro lavoro in tutto il continente, identificando sia le sfide che le opportunità. L’analisi di fratel Lamana ha rimarcato la necessità di unità e collaborazione tra le varie circoscrizioni per rafforzare l’impatto della missione.
Il tema della fusione delle circoscrizioni è stato affrontato da padre Jean Batista Opargiw. È stata una discussione particolarmente rilevante alla luce dell’evoluzione del panorama del lavoro missionario, che spesso richiede una rivalutazione delle strutture organizzative per migliorare l’efficienza e l’efficacia. Gli approfondimenti di padre Opargiw sui potenziali benefici e sulle sfide della fusione delle circoscrizioni hanno fornito un quadro di riferimento per valutare come i comboniani potrebbero coordinare meglio le loro risorse e i loro sforzi.
Ogni presentazione è stata seguita da discussioni di gruppo, che hanno permesso ai partecipanti di esprimersi sui temi presentati. Le discussioni hanno favorito un robusto scambio di idee ed esperienze, permettendo ai partecipanti di esplorare in dettaglio soluzioni e strategie pratiche. La natura collaborativa di queste discussioni ha favorito un senso di condivisione di intenti e di impegno tra i confratelli.
Uno dei punti chiave dell’incontro è stato il riconoscimento del cambiamento del panorama del lavoro missionario e il conseguente imperativo di adattarsi ai nuovi cambi. I Fratelli hanno espresso una preoccupazione comune su come navigare al meglio in questi cambiamenti, rimanendo fedeli alla propria missione e ai propri valori fondamentali. Tale preoccupazione ha evidenziato la necessità di una riflessione continua e di una pianificazione strategica per affrontare le esigenze, sempre in evoluzione – del loro lavoro.
Verso la fine dell’incontro, i partecipanti si sono concentrati sulla formulazione di risoluzioni pratiche, al fine di affrontare le questioni chiave identificate durante le discussioni e di definire un percorso chiaro per i fratelli comboniani in Africa. Tra le risoluzioni figurano diverse azioni suggerite, tra cui il miglioramento dei programmi di formazione, l’adozione di pratiche sostenibili, e l’esplorazione di cambiamenti organizzativi che potrebbero sostenere meglio gli obiettivi della missione e la visibilità dei Fratelli.
A detta di tutti, l’incontro è stato una tappa significativa nel cammino dei comboniani in Africa e dell’Istituto in generale. Ha fornito un’opportunità di riflessione, dialogo e pianificazione, assicurando che la missione rimanga reattiva ed efficace di fronte alle sfide odierne. Le intuizioni acquisite e le risoluzioni prese dovrebbero guidare i Fratelli impegnati in Africa nell’espletare il loro servizio, incarnando lo spirito di innovazione e perseveranza esemplificato dal passo evangelico di Luca 5,19.
Padre Christopher Silwembe, mccj