Lunedì 6 maggio 2024
“L’arte dell’ascolto come il cuore della ministerialità del Fratello” è stato il tema del convegno dei Fratelli comboniani della Provincia italiana, svoltosi dal 29 aprile al 1° maggio presso la Casa Madre a Verona. I fratelli presenti sono stati invitati al momento di riflessione e preghiera sotto la guida di fr. Giandomenico Placentino, monaco di Bose.
Fratel Giandomenico ha proposto l’immagine biblica di Gesù nel deserto (Mt 4,1-11). Di fronte alle tentazioni del maligno, Gesù si mette in ascolto della Parola e rimane fedele a questa. Le tentazioni sono per Gesù l’occasione per esercitarsi nell’ascolto di Dio. Il secondo brano biblico proposto è stato quello dell’incontro tra Gesù e la donna cananea (Mt 15,21-28). Gesù si mette in ascolto dell’altro ma anche della realtà presente. Bisogna ricordare che mettere l’altro al centro della nostra vita è fondamentale per la vocazione del fratello. Essere fratello significa essere un uomo in ascolto di Dio e della sua Parola, in ascolto di sé stesso ma anche in ascolto dell’altro. In un mondo in cui tanti vogliono parlare, c’è bisogno di fratelli che sappiano ascoltare.
Fratel Alberto Lamana ha condiviso una panoramica della situazione dei fratelli nel nostro Istituto. Attualmente ci sono 193 fratelli, tra cui i cinque che hanno fatto i primi voti quest’anno. Ci sono alcune cose che ci preoccupano, come il numero sempre decrescente di fratelli comboniani e l’età di molti di loro, ma ci sono anche segni di speranza. Tra questi, le comunità che stanno vivendo in modo molto bello il dono della fraternità e anche le nuove vocazioni che vengono soprattutto dai paesi africani.
Il momento centrale del convegno è stata la condivisione con i nostri confratelli anziani e ammalati di Castel d’Azzano e l’Eucaristia celebrata assieme.