Sabato 3 giugno 2023
Il 1° giugno 1998 Teresa Monzón e Montserrat Benajes, ambedue laiche missionarie comboniane (LMC) provenienti dalla Spagna, arrivarono alla missione di Mongoumba, nella Repubblica Centrafricana. Venivano a sostituire le laiche italiane Marisa Caira, che aveva offerto 21 anni di generoso servizio, e Lucia Belloti. Da allora, altri LMC sono passati dalla missione di Mongoumba: uomini e donne, tra cui una coppia di sposi, provenienti da Spagna, Portogallo, Italia e Polonia. Presto arriverà una laica dal Brasile. [LMC]
Attualmente sono tre i Laici Missionari Comboniani impegnati a Mongoumba: Cristina (Portogallo) e Marcelina (Polonia), cui si è di recente unita Teresa Monzón, tornata soltanto per un breve periodo di tempo, in attesa di una terza laica che verrà presto a completare il team. Il gruppo degli LMC fa parte integrante della comunità apostolica della missione, in collaborazione con tre padri comboniani: padre Cortés Barbosa Fernando, il superiore, padre Samuel Yacob Langena, e padre Zaffanelli Giovanni.
Fin dal loro arrivo, i LMC si sono principalmente occupati dell’assistenza sanitaria, della riabilitazione fisica degli ammalati, dell’educazione scolastica e di vari progetti di promozione umana tra gli Aka, il locale gruppo etnico pigmeo. Hanno anche accettato volentieri e con passione di svolgere un ministero di accompagnamento di alcuni gruppi pastorali parrocchiali. Attraverso la loro presenza e il loro servizio missionario mirano a essere una chiara testimonianza evangelica per i fedeli della parrocchia, per motivarli a vivere la loro fede con maggiore entusiasmo e dedizione.
“Essere con” ed “essere per” la gente
Non sono mancati momenti difficili, come quando, nel 2000, i LMC dovettero prendersi cura, al fianco dei Medici senza Frontiere, di folti gruppi di rifugiati provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo (Rd Congo), in particolare da un villaggio non lontano da Mongoumba, poco oltre la frontiera congolese, fatto oggetto di feroci bombardamenti.
Difficili furono anche i due anni durante i quali i LMC dovettero portare avanti da soli tutto il lavoro pastorale della parrocchia, perché la missione era rimasta senza sacerdoti. Alla vigilia del colpo di Stato del 2003, dovettero vivere la terribile esperienza di vedere la missione brutalmente saccheggiata dai soldati congolesi che erano intervenuti nella Repubblica Centrafricana per sostenere il presidente, che poi fu deposto. Anche in occasione del colpo di Stato del 2013, i LMC furono costretti a condividere in tutto e pe tutto l’insicurezza e la desolazione in cui si venne a trovare la popolazione locale.
Tutte queste prove, come pure altre difficili sfide, non hanno indebolito il loro spirito missionario. Anzi, le difficoltà incontrate e le sempre nuove problematiche da affrontare non hanno fatto che infondere in loro maggior coraggio, più voglia di resistere, e la ferma determinazione a rimanere e portare avanti una giovane missione che era – ed è tuttora – agli inizi, con la ferma speranza che il Signore saprà fare fruttificare il seme che stanno seminando a piene mani.
Se chiedi loro perché sono così risoluti a non arrendersi, la loro risposta è un aperto sorriso. Che Cristina si affretta a spiegare: «Al di là delle molte attività impegnative che cerchiamo di svolgere, riteniamo che la cosa più importante sia “vivere con” la gente e “essere per” la gente».
Attraverso Comboni.org, intendo congratularmi con i LMC di Mongoumba per i 25 anni di presenza nella Repubblica Centrafricana, e invitare i suoi followers a fare altrettanto.
1° giugno 2023
Padre Fernando Cortés Barbosa, mccj
Missione di Mongoumba, Rep. Centrafricana