Venerdì 24 luglio 2015
Trent’anni fa P. Ezechiele Ramin, missionario comboniano, veniva assassinato a Cacoal, in Brasile, perché difendeva i diritti dei contadini alla terra, al lavoro e alla casa. La comunità di Cacoal e i comboniani ricordano questo loro martire che – come tanti altri uomini e donne nei più diversi angoli del mondo – ha dato la vita per diventare seme di giustizia e di libertà fra i più poveri e i più sfruttati dalla società. Oggi, diverse opere e attività, sia in campo sociale che in quello dell’evangelizzazione, sono nate e si ispirano alla sua vita.
P. Ezequiel Ramin,
missionario comboniano:
“Solo con giustizia sulla terra
ci sarà vita e pace”.
P. Ezechiele era nato in Italia nel 1953. Da giovane decise di dedicare la sua vita ai più poveri e bisognosi come missionario oltre frontiera. Entrò nell’Istituto dei Missionari Comboniani. Fu ordinato sacerdo- te nel 1980 e, a trent’anni, fu destinato al Brasile, a Cacoal (Rondonia), il cui stato era ancora in fase di colonizzazione.
Quando arrivò lì, trovò una Chiesa che camminava assieme al popolo, impegnata con i poveri e attenta ai problemi sociali, secondo l’orientamento del Vaticano II. Non tardò molto a capire i conflitti per la terra che c’erano in quella zona. Si ritrovò in un contesto di gravissime disuguaglianze per la mancanza di una riforma agraria e l’uso della violenza da parte dei potenti che inglobavano terre per ampliare i loro latifondi. Coraggiosamente si schierò dalla parte degli indigeni e degli occupanti nella lotta per il diritto alla terra, vivendo in modo molto concreto l’opzione per i poveri e la fedeltà fino alla fine. Per questo suo impegno, è diventato martire.
Il 24 luglio 1985 fu brutalmente assassinato mentre tornava da una missione di pace, durante la quale era andato a parlare con gli occupanti della Fazenda Catuva per chiedere loro che si ritirassero perché erano in pericolo. Fu colto di sorpresa da un gruppo di uomini armati mandati dai proprietari terrieri. Come la vita di tanti altri martiri, quella di P. Ezechiele si è trasformata in seme di giustizia e di libertà. Oggi, diverse opere e attività, sia in campo sociale che in quello dell’evangelizzazione, sono nate e si ispirano alla sua vita. Come ripete sempre papa Francesco, P. Ezechiele ci ha lasciato come eredità, attuale e urgente, il dovere di impegnarci, come Chiesa, nella difesa dei diritti alla terra, al lavoro e alla casa.