Roma, martedì 11 aprile 2011
La provincia comboniana del Sud Sudan ha celebrato la sua assemblea annuale a Juba dal 31 marzo al 7 aprile 2011. Il vescovo ausiliare di Juba, Mons. Santo Loku Pio, è stato il celebrante principale alla Messa di conclusione durante la quale quattro giovani missionari comboniani hanno emesso i voti.

Ventotto missionari comboniani che lavorano in Sud Sudan si sono riuniti per studiare e pianificare un altro anno di attività, sulla base del tema “Il Sudan non sarà mai più lo stesso”, con l’aiuto di John Ashworth, consulente della Conferenza dei Vescovi Cattolici Sudanesi. La Superiora Provinciale delle Suore Comboniane, Giovanna Sguazza, ha condiviso con l’assemblea le direttive dei loro Atti Capitolari.

Ogni comunità e ogni responsabile di settore ha presentato una relazione, incluso il provinciale precedente, P. Luciano Perina, che ha mandato le sue riflessioni. Si è data forma definitiva al Direttorio Provinciale e al Piano Sessennale, mentre si sono fatti i primi passi verso una possibile unione di province.

Nove vescovi e alcuni officiali che prendevano parte all’Assemblea Plenaria Straordinaria dei Vescovi sono stati ospiti a cena, a Comboni House, durante l’assemblea. L’Arcivescovo Paulino Lukudu Loro, di Juba, ha avuto parole di elogio per i Comboniani, per essersi uniti alla Chiesa loale, superando il complesso storico del “regno comboniano.”

Il vescovo ausiliare di Juba, Mons. Santo Loku Pio, ha presieduto la Messa di chiusura durante la quale quattro confratelli hanno emesso i voti. Mons. Santo ha detto che i missionari comboniani sono venuti da diverse parti del mondo in missione speciale per lavorare nella vigna piantata da Daniele Comboni e realizzare il suo sogno assieme alla Chiesa locale. Ha invitato i missionari comboniani a essere positivi nel riconoscere le necessità concrete e nel trovare soluzioni locali.

Quattro giovani missionari comboniani emettono i loro voti
Durante la Messa conclusiva dell’assemblea provinciale, un confratello ha fatto la professione perpetua e altri tre hanno rinnovato la loro consacrazione. Philip Andruga ha fatto la professione perpetua in vista della sua ordinazione al diaconato che avrà luogo a Yei il 15 maggio. Philip ha studiato teologia in Brasile e ha passato il suo primo anno di servizio missionario nella missione di Old Fangak. Attualmente si trova nella missione di Lomin, dove rimarrà sino all’ordinazione sacerdotale, a dicembre. Fratel Andrés Gaspar e gli scolastici Jacek Pomykacz e Yacob Solomon hanno rinnovato la loro consacrazione per un anno. Andrés, un infermiere messicano, lavora all’ospedale di Mapuordit. Farà la sua professione perpetua l’anno prossimo. Jacek, polacco, e Yakob, etiopico, sono in Sud Sudan per il loro servizio missionario. Jacek lavora a Mapuordit mentre Yacob sarà nella comunità di Leer.

I vescovi cattolici invitano la comunità a rimanere calma e vigilante
Alla fine dell’assemblea plenaria straordinaria i vescovi cattolici del Sudan hanno emesso un comunicato in cui invitano la comunità a rimanere calma ma vigilante, in preparazione al Giorno dell’Indipendenza. Undici vescovi e altre autorità ecclesiastiche, assieme al Nunzio Apostolico, hanno discusso della realtà locale nella nazione e delle sfide che l’indipendenza del Sud Sudan pone alla Chiesa cattolica, oltre che di altre questioni pressanti come la posizione della conferenza episcopale dopo l’indipendenza.

I vescovi hanno lanciato un invito alla pazienza, al dialogo e alla moderazione, mentre stanno avvenendo cambiamenti drammatici. Essi invitano tutte le parti, tutte le forze e tutti i cittadini ad adottare una cultura di pace, a rifiutare la violenza, esortando tutti a rifuggire dalla divisione, dal linguaggio dell’odio, dal sospetto e dalle accuse e a risolvere le diversità con il dialogo, in uno spirito di unità. L’Assemblea Plenaria Straordinaria ha avuto luogo a Juba dal 1 al 7 aprile 2011. I vescovi hanno deciso di aprire due segretariati, uno a Juba (l’ufficio centrale) e uno a Khartum, ma stanno ancora discutendo se avere una o due conferenze episcopali.

In allegato, alcune fotografie dell’assemblea e delle professioni.