Roma, mercoledì 23 febbraio 2011

La Direzione Generale dei Missionari Comboniani e i superiori provinciali e di delegazione hanno trascorso due giorni di riflessione sull’esercizio dell’autorità. I superiori comboniani sono riuniti a Roma dal 20 febbraio al 13 marzo.

Il Superiore Generale, P. Enrique Sánchez González, ha iniziato richiamando l’attenzione dei superiori presenti sul pericolo del fraintendimento nella comprensione e nell’esercizio dell’autorità. E ha guidato il tema della sua conferenza sull’autorità come servizio alla missione. Quanto ai valori inerenti all’esercizio dell’autorità come servizio, P. Enrique ha sottolineato i seguenti: autenticità, coerenza, ascolto, compassione, misericordia e verità.

A sua volta, P. David Glenday, parlando del servizio dell’autorità e della leadership, ha espresso la convinzione che il rinnovo di questo servizio sia di vitale importanza per il rinnovamento dell’Istituto. Ha invitato i superiori ad esercitare il loro ruolo di “promotori di concretezza” delle intuizioni e delle conclusioni degli ultimi Capitoli. L’autorità nell’Istituto, ha detto, si esercita nel contesto di due rapporti fondamentali: quello con Gesù, la fonte di ogni autorità nella comunità cristiana, e l’altro, con san Daniele Comboni. Ogni confratello al quale è affidato il servizio dell’autorità in mezzo a noi deve essere disposto a crescere e a cambiare nel suo rapporto sia con il Signore sia con il Fondatore. Sul modo in cui Daniele Comboni esercitava l’autorità, P. Glenday, ex Superiore Generale dei Missionari Comboniani, ha sottolineato quattro aspetti: l’autorità al servizio della missione come autorità che parte da quello che Dio già sta facendo nel mondo di oggi; l’autorità come promozione di discernimento e di riflessione; l’autorità di comunione e l’autorità di realizzazione concreta dei piani e delle decisioni già approvate.