Martedì 31 dicembre 20224
Il nostro Natale di quest’anno 2024. Nel nostro Santuario Santa Croce della Riconciliazione, in San Paolo, dove sono Rettore, abbiamo sperimentato il Natale poco più di un mese fa. Terza domenica di Novembre: Giornata mondiale del povero. La comunità ha deciso di invitare poveri che vivono sulla strada a una festa con noi.

Il lunedì dopo la domenica del povero, il ristorante cinese, vicino a noi, ha invitato la comunità per un pranzo con i poveri che vivono sulla strada attorno a noi. Non sono molti qui da noi. In città sono più di 70 mila. Ne abbiamo invitati 60, sono arrivati 40. Alcuni hanno detto, dopo, che hanno avuto paura che fosse un imbroglio della polizia per arrestarli. II povero che vive sulla strada è continuamente maltrattato dalla polizia ed è sempre pieno di paura.

Un bel bagno caldo per tutti. Capelli e barba tagliati. Molti avevano in capo quasi una foresta. Vestiti muovi, dentro e fuori, scarpe da ginnastica e sociali a scelta. Il tutto raccolto in precedenza dalla nostra comunità del Santuario. Una suora medica li ha visitati e ha proporzionato medicine e vaccino per il Covid e l’influenza per tutti. Alla fine un pranzo straordinario offerto dal padrone del ristorante cinese, uno dei nostri catechisti più fedeli. In tutti 160 persone comunità e poveri. Una festa. Abbiamo parlato assieme, mangiato, scherzato, ascoltato storie di grandi sofferenze. Un povero e uno della comunità compivano gli anni. E’ arrivato un dolce grande per tutti e buonissimo. Il giovane che viveva sulla strada e compiva 22 anni, si è commosso e ha pianto esclamando: “Il più bel giorno della mia vita, mi sento in famiglia”. C’era con noi un bel gruppo di giovani che alla fine, valutando la festa, hanno concluso così: “Abbiamo pranzato e fatto festa con Gesù.”

Natale anticipato perché Natale è imparare a riconoscere Gesù nel povero e nel piccolo.

Pranzo offerto, dal ristorante, ma la comunità ha chiesto ai partecipanti che dessero liberamente un contributo per dare alimenti ai poveri della favelas, specialmente famiglie con bambini, senza papà, e mamme senza lavoro. Con quel contributo più alcune offerte venute dall’Italia, abbiamo comperato in questo mese di Dicembre, in vista del Natale, 2000 “Cestas Basicas” (Kit alimentare sufficiente per sfamare una famiglia di 2 adulti e vari bambini durante un mese). Distribuiti a 2000 famiglie tra le quali 150 famiglie di emigranti del Venezuela e altrettante venute da Haiti, vivendo in una povertà spaventosa.

Abbiamo capito che il Natale è stato una scelta di Dio che si è incarnato povero senza le minime condizioni neppure per nascere. Ha voluto nascere in condizioni simili a milioni di poveri ed esclusi del nostro mondo, nei nostri giorni. Qualcuno dei 40 della festa ha chiesto di uscire dalla strada e lo abbiamo portato in una comunità per ricuperarsi e prepararsi per tornare alla vita normale. La maggioranza ha scelto di continuare sulla strada.

Ma in questo mese passando per le strade del quartiere e incontrando i poveri della festa ho ricevuto saluti e espressione di allegria e felicità. “Bom dia irmão”. Siamo diventati più fratelli. Con questo spirito ti rinnovo gli auguri di Buon Natale a te che sei per me una Icona del Natale vero. Sei come il nostro Bambino Gesù.

Il vangelo della Notte di Natale termina dicendo che i poveri e marginalizzati del tempo, personalizzati dai pastori: “Ritornarono glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano visto e udito. Il Natale nel quale il “BAMBINO GESU’” viene a dirci che Dio è nostro Papà e Mamma deve dare motivo ai poveri ed esclusi di sentire pace, allegria, di sperimentare che siamo fratelli e sorelle. Natale senza questo può essere tutto meno una festa di cristiani che si considerano figli e figlie di Dio.

Buon Natale per tutto l’anno, perchè Gesù cammina ogni giorno con Noi. Partendo per il paradiso ci ha detto “ Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Matteo 28, 20).

Un salutone e un abbraccio grande da P. Danilo Cimitan
Comboni2000