Fratel Fabio Patt – 25° anniversario di professione religiosa perpetua

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Venerdì 13 dicembre 2024
Pensando a questo 25° anniversario della professione religiosa perpetua, le prime parole che mi vengono in mente sono “vocazione” e “gratitudine”. Pertanto, rendo grazie a Dio per il dono della vocazione e della perseveranza nel suo servizio. La vocazione di Fratello missionario è spuntata in me come “sensazione di possibilità”: una percezione – ancora molto tenue – che questa potesse essere la strada che Dio intendeva che io prendessi.

Di certo in me c’era solo la chiara convinzione che soltanto se avessi iniziato a camminare, facendo passi concreti che mi avvininassero a quella vaga idea che assillava il mio cuore, il Signore mi avrebbe fatto capire se ero sulla strada giusta o no. A quel tempo, ero già coordinatore della squadra di manutenzione di un grande ospedale di Milano. Eppure, nonostante quell’impiego fosse sicuro e le condizioni di lavoro fossero molto buone, non mi sentivo soddisfatto e a mio agio in quell’ambiente. Pertanto, ho partecipato a un programma di ricerca che mi ha aiutato a chiarirmi un po’ le idee.

Fratel Fabio Patt, missionario comboniano.

Dopo due anni di discernimento, ho deciso di intraprendere il “cammino missionario”, sperando che il Signore mi avrebbe aiutato a capire meglio cosa volesse da me, e sono entrato nel Postulato comboniano. Dopo soltanto un anno, ho iniziato il Noviziato.

Durante questa prima parte del cammino, quella che era stata soltanto una “sensazione di possibilità” mi è apparsa sempre più una prospettiva reale. Quindi, ho deciso di entrare nell’Istituto dei missionari comboniani, emettedo i primi voti religiosi il 18 maggio 1991.

Grazie a Dio, mi sono subito sentito “realizzato” e felice, a differenza di quando lavoravo in ospedale. Da allora, ho continuato a camminare spedito sulla strada che Dio mi presentava giorno per giorno, convinto che era quella giusta!

Dopo i voti, sono stato mandato a Nairobi, in Kenya, per continuare la mia formazione di Fratello. Il programma era che dovessi rimanere in quel Centro internazione per Fratelli per almeno quattro anni. Invece, soltanto 10 mesi dopo, mi è arrivata una lettera del superiore generale che mi destinava a Hong Kong per studiare il cinese. Del tutto all’oscuro delle sfide che mi attendevano (non sapevo neppure dove fosse di preciso Hong Kong!) ho detto di sì.

Fratel Fabio Patt – 25° anniversario di professione religiosa perpetua.

Il 31 dicembre 1992 sono atterrato all’aeroporto internazionale di Manila, verso le 6 di sera. Il primo impatto con le Filippine è stato il muro di calore e umidità contro cui ho “sbattuto” quando ho raggiunto il portellone dell’aereo per scendere la scaletta verso l’autobus che aspettava di portare i passeggeri al terminal (all’epoca non c’erano “corridoi” mobili con aria condizionata...).

Quella prima volta sono rimasto nelle Filippine per soli 10 giorni, trascorsi con i confratelli a Tagaytay in occasione dell’assemblea provinciale annuale. Poi sono andato a Hong Kong, dove ho studiato il cantonese per due anni.

Lo shock culturale è stato immediato e assai morte, ma con la grazia di Dio sono sopravvissuto. Ricordo che, durante i primi sei mesi, nella mia preghiera personale riuscivo soltanto a gridare a Dio: «Signore, perché mi hai mandato in questo posto dove non capisco nulla?».

Dopo aver imparato il cantonese, nel febbraio 1995 sono venuto a Manila, dove sono rimasto fino a giugno 1996 per studiare gli elementi base di teologia e frequentare alcuni corsi biblici. Sono stati 15 mesi godibili in tutti i sensi, durante i quali ho scoperto il lato “dolce” delle Filippine, visitando luoghi, tessendo numerose amicizie (che continuano tuttora) e godendomi la compagnia delle persone.

Ma, come dice il vecchio adagio, “il tempo vola quando ci si diverte” (Time flies when you’re having fun). E così son dovuto partire per Macao per iniziare il mio primo servizio missionario. Qui sono rimasto per 11 anni, venendo a Manila una volta all’anno per la nostra assemblea di delegazione. È stato a Macao che l’8 dicembre 1999 ho fatto la professione religiosa perpetua.

Alla fine del 2007, c’era bisogno di un nuovo economo della delegazione e dell’amministratore della rivista World Mission, e i superiori mi hanno chiesto di lasciare Macao e venire a Sucat. Dovendo rispettare le scadenze e avere a che fare con la burocrazia locale, e talvolta anche con il personale addetto alla manutenzione, in questo periodo ho scoperto il lato “non del tutto dolce” delle Filippine: ritardi, contrattempi e mille altre cose mi hanno fatto perdere la pazienza. Tuttavia, con mia grande sorpresa, con un’interruzione di soli quattro brevi anni (trascorsi a servizio della provincia d’Italia), sto ancora ricoprendo lo stesso compito. Mi chiede se è perché ho bisogno di un supplemento di penitenza per i miei peccati, o se è per aiutare coloro che vivono intorno a me a diventare santi più velocemente...

Per quanto riguarda il senso di “gratitudine” che provo quando penso ai 25 anni di vita religiosa, devo dire, in primo luogo, che tutti dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per i doni che ci fa ogni giorno. Sono doni davvero grandi: la vita, l’amore della famiglia e degli amici, la vocazione (alla vitia vita matrimoniale, religiosa, sacerdotale...), il nostro lavoro, le molte relazioni umane... Tutto è dono suo!

In secondo luogo, sento il dovere di dire grazie a tutti voi per essere venuti qui a Manila oggi a condividere con me questa importante anniversario nella mia vita. Vi chiedo di unirvi a me nel lodare Dio per la sua fedeltà. Se oggi sono qui è innanzitutto grazie alla sua misericordia e al suo amore.

Un grande grazie va anche a tutti voi per la vostra pazienza, la vostra amicizia e il vostro multiforme sostegno, a livello pratico, spirituale, morale, materiale. Grazie anche per le stupende decorazioni e la perfetta organizzazione di questo evento: considero tutto questo un vostro grande dono.

Ma sento anche il bisogno di chiedervi perdono per tutte le volte che, anche senza volerlo, vi ho fatto soffrire!

Maraming salamat po sa inyong lahat! Grazie!

Fr. Fabio Patt, mccj