P. Giuseppe Scattolin, missionario comboniano: «Il mio cammino nel mondo islamico»

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Mercoledì 12 giugno 2024
Venerdì, 31 maggio 2024, padre Giuseppe Scattolin ha tenuto una conferenza presso il Pontificio Istituto di Studi Arabi e Islamici (PISAI), durante la cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2023-2024. Padre Scattolin è professore emerito dell’Istituto e ha lavorato per oltre 40 anni nel mondo arabo, in particolare in Libano, Egitto e Sudan.

Scontato, pertanto, il titolo del suo intervento, suggeritogli dallo stesso PISAI: “La mia esperienza personale come testimone di Cristo in un mondo dominato dall’Islam”. Un mondo che lui conosce molto bene, dove ha anche ricevuto numerosi riconoscimenti per i ricchi e apprezzatissimi contributi da lui offerti, in particolare sulla spiritualità e letteratura sufi, che rappresenta la corrente più mistica dell’Islam.

Padre Scattolin ha esordito formulando il suo sentito grazie all’Istituto per avergli consentito di formarsi secondo forse il più aperto sistema educativo del suo tempo, rappresentato dai cosiddetti “studi classici” (storia antica, lingue e letterature latina e greca; corsi di filosofia e teologia) che lo ha aiutato a sviluppare una mente aperta che si è poi rivelata fondamentale nel suo “viaggio” verso e dentro il mondo islamico.

Ha anche elogiato il Concilio Vaticano II che è servito come invito e incoraggiamento ad abbracciare la modernità e la diversità senza pregiudizi.

A questo proposito, ha tenuto a sottolineare con insistenza che la “diversità” è una grande risorsa che, se ben sfruttata, può davvero arricchire le nostre diverse identità. In termini di “diversità in dialogo”, tuttavia, ha tenuto a precisare che l’incontro e il dialogo tra cristiani e i seguaci dell’Islam esige da ambedue le parti il sincero bisogno di conversione. A voler essere onesti, dobbiamo riconoscere che ogni persona cova dentro di sé un qualche tipo di violenza che potrebbe esplodere in ogni momento e, quindi, va assolutamente riconosciuta e denunciata con coraggio.

Ha continuato affermando che la vera fede deve necessariamente passare attraverso la ragione – una ragione (mente) sana e purificata da ogni secondo scopo. In caso contrario, la fede non può che degenerare nel fideismo, o nel fanatismo, o nell’estremismo. Il punto di partenza di ogni dialogo fruttuoso è privarsi con coraggio della maschera della “conoscenza preconcetta dell’altro”, che, in molti casi, ci impedisce di conoscere l’altro in profondità.

Stimolante la parte del discorso di padre Scattolin in cui ha ribadito che il vero dialogo comprende la ricerca dei cinque pilastri fondamentali presenti in ogni cultura e religione umana. L’espressione “cinque pilastri” ha sorpreso non pochi. Tutti i presenti erano a conoscenza dei “cinque pilastri” dell’Islam: la testimonianza di fede (shahada), la preghiera (salat), l’elemosina (zakat), il digiuno (sawm) e il pellegrinaggio (hajj). Per padre Scattolin, i cinque pilastri fondamentali di ogni cultura e religione sono: Misericordia, Amore, Verità, Giustizia e Pace.

Concludendo la sua lectio, padre Giuseppe ha esortato tutti i collaboratori e gli studenti del PISAI a continuare ad essere «sentinelle dell’incontro e del dialogo» a diversi livelli.

(Padre Brighton Multiply Zimba, mccj)