Festa del centenario dei missionari comboniani a Pietermaritzburg in Sudafrica

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Martedì 14 maggio 2024
“L’eredità missionaria di Comboni nella nostra promozione vocazionale e nella formazione oggi”, è il tema della celebrazione del centenario comboniano in Sudafrica che si è tenuta nella chiesa parrocchiale di Santa Giovanna d’Arco a Pietermaritzburg, domenica 12 maggio 2024. [Nella foto, monsignor Mandla Siegfried Jwara, arcivescovo di Durban, e P. John Baptist Opargiw Keraryo, superiore provinciale del Sudafrica]

In apertura, Padre John Baptist Opargiw Keraryo, superiore provinciale del Sudafrica, ha tratteggiato la vita di San Daniele Comboni, indicando la sua passione per la rigenerazione dell’Africa e il suo costante impegno per reclutare uomini – “santi e capaci” – per la missione. Nella presentazione del Power-Point, padre Efrem Tresoldi, ha illustrato le figure di confratelli – ben 14 – che si sono susseguiti alla guida della parrocchia e dello scolasticato dagli inizi nel 2002 ad oggi.

Alle ore 10, la Messa presieduta dall’arcivescovo di Durban, monsignor Mandla Siegfried Jwara, missionario della congregazione di Mariannhill. Circa 200 fedeli hanno gremito la chiesa e partecipato con entusiasmo alla celebrazione eucaristica. Con canti in lingua zulu e in altre lingue sudafricane e africane, guidati dal coro parrocchiale e accompagnati da strumenti musicali suonati dai nostri scolastici. 

Il vescovo nella sua omelia ha espresso parole di gratitudine per il servizio reso dai nostri confratelli alla comunità cristiana di Santa Giovanna d’Arco e per aver trasmesso la ricchezza del carisma di Comboni.

Nella sua testimonianza dopo la Messa, un esponente del comitato organizzativo parrocchiale del centenario ha voluto mettere in evidenza come grazie all’intervento di nostri confratelli si sia stabilito un rapporto di fiducia e rispetto con gli abitanti delle baraccopoli che circondano la parrocchia, mettendo fine a gravi episodi di furti.

Al termine della celebrazione eucaristica, l’arcivescovo Jwara si è congratulato con la comunità cristiana per la gioia con cui hanno preso parte alla Messa e li ha invitati a rimanere saldi nella fede e a perseverare. “Perché non capiti anche a voi – ha continuato il vescovo – quanto sta succedendo in Olanda che ho visitato di recente, dove le chiese si sono svuotate e soltanto uno sparuto numero di persone anziane partecipa alla vita sacramentale ecclesiale”.

La comunità cristiana si è raccolta poi nel giardino fuori della Chiesa attorno alla grotta dove il vescovo ha benedetto la nuova statua della Madonna. La festa è continuata con lo spettacolo di danze zulu realizzate da ragazzi e ragazze in costumi tradizionali. Infine, tutti i partecipanti sono stati invitati nell’aula parrocchiale per un abbondante pranzo preparato dal comitato sociale di Santa Giovanna d’Arco. 

P. Efrem Tresoldi, MCCJ