Mercoledì 6 aprile 2022
Domenica 3 aprile 2022, la casa comboniana di Padova accoglie i familiari dei missionari comboniani del Veneto centrale: da Padova a Vicenza e Rovigo. Una tavolata di una settantina di persone fa festa: sono i parenti, genitori, fratelli, sorelle e nipoti di alcuni missionari comboniani che hanno risposto all’invito di ritrovarsi dopo la lunga pausa causata dalla pandemia del Covid-19.
In verità sono stati un centinaio gli inviti spediti ai familiari comboniani, ma età, malattia e anche una certa riserva a ritrovarsi insieme, hanno costretto alla prudenza tanti altri, desiderosi di partecipare alla festa.
Accolti con un abbraccio e un caffè caldo, arrivano e si ritrovano ad ascoltare p. Alcides Costa, assistente generale, venuto da Roma, che presenta la situazione della Famiglia comboniana di oggi nel mondo. Dopo la presentazione dei familiari presenti fatta da p. Gaetano Montresor, p. Alcides è intervenuto per dire, con un grande grazie, la realtà della vocazione e missione della famiglia comboniana in generale e dei missionari comboniani, in particolare.
‘Ringraziamo prima di tutto Dio per il dono della missione, di San Daniele Comboni e dei confratelli del passato e del presente. Siamo grati anche per il dono delle Chiese locali e del contesto in cui siamo chiamati a vivere la missione. Siamo grati per la Famiglia comboniana (MCCJ-SMC-MSC-LMC) e per i nostri familiari, amici e benefattori che sostengono la missione.
Ringraziamo il Signore per la vita dei nostri confratelli anziani e ammalati che continuano a sostenere la missione con la loro preghiera e la loro sofferenza: essi continuano a pregare per il dono delle vocazioni per la missione. Vogliamo ricordare i nostri confratelli e familiari comboniani morti a causa del Covid 19. Quarantotto Comboniani sono morti con il Covid-19 e tante, troppe suore comboniane.
La nostra famiglia continua a crescere. Negli ultimi anni abbiamo ricevuto il dono della professione religiosa di un confratello del Congo Brazzaville e di tre confratelli del Vietnam: due novità in questo sessennio. Oggi siamo 1465 comboniani e in discernimento vocazionale, a vari livelli, ci sono circa 500 giovani. In questo 2022 sono previste 44 prime professioni religiose comboniane, provenienti per l’85% dall’Africa, il 14% dall’America/Asia e l’1% dall’Europa.
Sono state riaperte alcune case di formazione. L'attuale età media dei missionari comboniani è di 58 anni. In questi ultimi anni il Papa ha scelto un comboniano, il cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot come Presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo Interreligioso e ha nominato vescovi quattro comboniani: mons. Claudio Lurati ad Alessandria d’Egitto, mons. Matthew Remijo A. Gbitiku a Wau, in Sud Sudan, mons. Wokorach Raphael P’Mony a Nebbi in Uganda, mons. Christian Carlassare a Rumbek, in Sud Sudan e ha nominato p. Juan Antonio González Núñez, amministratore apostolico di Hawassa, in Etiopia.
Per alcuni comboniani è in corso la causa di beatificazione: il prossimo 22 novembre ci sarà la cerimonia di beatificazione di p. Giuseppe Ambrosoli; il 13 dicembre abbiamo avuto la notizia che Papa Francesco ha approvato le virtù eroiche del Servo di Dio P. Bernardo Sartori, che quindi ora è Venerabile; è in studio, presso la Congregazione, la causa sopra il martirio per P. Ezechiele Ramin; inoltre si sta preparando tutta la documentazione per le cause di mons. Antonio Roveggio e fr. Giosuè de’ Cas.
P. Alcides ha poi ricordato il prossimo Capitolo Generale e ha indicato i temi che saranno trattati, quelle situazioni che più ci interessano e anche ci preoccupano: la Revisione della formazione, per formare in modo adeguato i nuovi missionari; la Ministerialità, per vivere nel modo migliore la missione; la Sostenibilità cioè quello che, con le nostre forze e soprattutto con l’aiuto della Provvidenza, possiamo compiere come missionari, e infine l’adeguamento al tempo di oggi, della Regola di Vita, la nostra costituzione.
Per terminare p. Alcides ha ringraziato tutti i partecipanti, ha incoraggiato la comunità di Padova e chiesto la preghiera di tutti per un risveglio vocazionale e per un futuro coraggioso, felice e santo della missione comboniana.
La giornata è continuata con la celebrazione della Messa, durante la quale sono stati ricordati i confratelli defunti della nostra zona e tutti i familiari, benefattori e amici che ci hanno lasciato in quest’ultimo periodo. Tra i partecipanti c’era anche un certo numero di familiari che erano stati seminaristi ‘apostolini’ come si diceva una volta, nella casa di Padova, e che ricordavano con simpatia e riconoscenza il periodo vissuto alle Missioni Africane di Padova. Il pranzo insieme ha concluso la bella giornata di amicizia, di scambio di informazioni e ricordo di tanti bei momenti passati.