Venerdì 1 aprile 2022
Simone Parimbelli, laico missionario comboniano (LMC), è rientrato in Italia il 10 settembre 2020, dopo 1300 giorni di esperienza missionaria a Mongoumba, nella Repubblica Centrafricana, con il popolo pigmeo. Dal 21 gennaio 2022, Simone lavora con i missionari comboniani a Castel Volturno, in Italia. “Anche qui è missione”, ci racconta di seguito Simone.
La parrocchia dei Missionari Comboniani a Castel Volturno è stabile ormai da 25 anni. Cominciata nel lontano 1° gennaio 1997 con p. Giorgio Poletti, ora vi sono presenti p. Daniele Moschetti e p. Sergio Agustoni che mi stanno introducendo alla vita della missione con pazienza e calma, raccontandomi la storia della comunità e presentandomi le persone che collaborano con loro. È una novità la presenza di un LMC in una comunità di padri comboniani ma, ancora di più, è una novità essere in missione dentro i confini geografici dell’Italia, perché, come ripete spesso Papa Francesco, la missione non è più da intendere in senso geografico, ma è uscire nelle periferie esistenziali dell’umanità quindi… anche qui è missione.
A causa del poco tempo trascorso, non posso dire molto, ma la realtà di Castel Volturno è complessa e presenta dinamiche tipiche dell’Africa, per la forte presenza sul territorio di uomini e donne provenienti da quel continente, ma anche di ragazzi/e e bambini/e afrodiscendenti, nati in Italia, non riconosciuti dalla legge, che vanno nelle scuole del territorio e parlano italiano, anche con una cadenza tipica napoletana, a cui si aggiungono tutte le difficoltà di un territorio ferito dall’illegalità della camorra e dal degrado sociale e ambientale. Sono solo all’inizio, ma il ritmo è già frenetico, la mattina comincia con la messa in parrocchia alle ore 7.00 con le 3 Suore Francescane del Sacro Cuore: Sr. Liberty, Sr. Nelly e Sr. Joselyn, che vengono dalle Filippine e svolgono il loro servizio nel Centro Migrantes con gli ospiti accolti. Se la mattina, a volte, ha un ritmo blando, il pomeriggio, come si dice, vola!
Tutti i giorni, lo passo al Centro Black & White di Castel Volturno con i 50 bambini circa che vengono per il doposcuola dalle 15.00 alle 19.00. Non facciamo solo i compiti, perché il martedì dovremmo cominciare teatro, il mercoledì già facciamo sport, il giovedì, arte con Dory e il venerdì vediamo un film. In poche settimane, ho già conosciuto molte persone che gravitano intorno alla comunità comboniana di Castel Volturno: gli educatori della Black & White, l’equipe del Centro Missionario Diocesano di Capua, il direttore del Centro Migrantes e i ragazzi ospitati, i giovani e gli adolescenti della parrocchia Santa Maria dell’Aiuto, il gruppo del SUAM della Campania, i ragazzi e le ragazze della redazione della rivista INFORMARE, la comunità ucraina che celebra la messa domenicale con il loro rito, i sacerdoti della Forania del Basso Volturno, gli scolastici Daniel e Jerry che vengono da Casavatore nel week-end, i volontari della parrocchia del Banco Alimentare, i giovani del Servizio Civile… tutta questa miriade di persone vi dà l’idea del grande fermento a Castel Volturno, perché… anche qui è missione.
Ho pensato di raccontare questa esperienza missionaria a Castel Volturno con dei brevi filmati chiamati VOLT CAST, il nome ricorda i famosi podcast da ascoltare che stanno prendendo piede nel mondo della comunicazione, invece i VOLT CAST sono da vedere, guardare e riguardare, l’intento è di mostrare i volti di questa realtà, perché dietro un volto c’è la storia, c’è la persona, c’è la vita intera, con tutte le sue gioie e le sue difficoltà, di raccontare e mostrare questa realtà di periferia esistenziale dell’umanità, perché… anche qui è missione.
Simone Parimbelli, LMC Italia