Sabato 29 gennaio 2022
L'Africa è già cambiata e non ce ne siamo accorti: è il sunto di queste pagine che delineano alcune trasformazioni già avvenute. Obnubilati dalle migrazioni e dall'annunciata apocalisse demografica, gli europei guardano al continente nero come a una minaccia per la loro tranquillità.

Considerata in ritardo o «speciale», dal canto suo l'Africa inquieta reagisce alla globalizzazione senza aspettare nessuno: una «rivoluzione dell'io» l'ha resa molto differente dall'immagine consueta. Pionieri di una nuova fase, i giovani africani cercano il loro posto spinti da un inatteso protagonismo. Urbanizzazione, facilità di trasporto, individualismo, corruzione, autoritarismo, «predicazione dell'avidità»: tutto contribuisce a un cambio antropologico che muta in profondità la società tradizionale. Anche la vicenda migratoria - che tanto angoscia gli europei - viene vissuta dai giovani africani in maniera insolita e sorprendente: non solo come esilio ma anche come un'«avventura» nell'oceano globalizzato e burrascoso delle relazioni internazionali, tra il vecchio che resiste e il nuovo che si afferma.

Mario Giro
Insegna Storia delle relazioni internazionali all’Università per Stranieri di Perugia. Già viceministro degli Esteri dal 2013 al 2018, è membro della Comunità di Sant’Egidio di cui è stato responsabile delle relazioni internazionali dal 1998 al 2013. Da anni opera nel campo delle mediazioni e della cooperazione internazionali.