Sabato 1 dicembre 2018
Lo scolastico comboniano Isaac Sénou Gbegnon, nato a Godomey, in Benin, si è consacrato alla missione nell’Istituto comboniano lo scorso 11 novembre, alla presenza di P. António Manuel Bogaio Constantino, superiore provinciale dei Missionari Comboniani in Mozambico. Pochi giorni prima di compiere 31 anni, il giovane ha professato i voti perpetui – di povertà, castità e obbedienza – nella parrocchia San Daniele Comboni di Muxúngwè, Arcidiocesi di Beira, dove era arrivato due anni fa per svolgere il servizio missionario, ultima fase della formazione di base, prima dell’ordinazione diaconale e sacerdotale.
Canti e danze hanno contrassegnato questa giornata di festa per i fedeli di Muxúngwè, conosciuta come la terra degli ananas, e anche per i cristiani della parrocchia di Nhaapua, (affidata, anche questa, ai comboniani), per le suore comboniane, per i sacerdoti diocesani Bonifácio e Belardo (parroco di Mangunde e cancelliere dell’arcidicoesi di Beira) e per i confratelli della comunità locale P. Filip Andrzej Jan (polacco) e P. Ordóñez Espinoza Pedro (messicano).
Alla fine dell’Eucaristia, qualcuno ha detto ringraziando Isaac “è un nostro figlio e vogliamo che rimanga fra noi”. E sarà così, perché il Superiore Generale lo ha già destinato ufficialmente a lavorare in Mozambico, dal 1° gennaio 2019.
Nel corso della sua formazione, Isaac è stato a Sarh (Ciad), per i due anni di noviziato, e a Nairobi (Kenya) per la Teologia.
Ordinazione diaconale di Isaac Sénou
Il 25 novembre, ultima domenica dell’anno liturgico e solennità di Cristo Re dell’Universo, Isaac è stato ordinato diacono con altri cinque seminaristi diocesani dalle mani di Mons. Claudio Dalla Zuanna, arcivescovo dell’arcidiocesi di Beira, nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, nella zona marittima di Macúti.
Nell’omelia, Mons. Dalla Zuanna ha sottolineato l’importanza del munus diaconale nella Chiesa e ha dato alcuni consigli pratici su come si deve esercitare il ministero diaconale. Ha poi ringraziato le famiglie per aver donato e collaborato alla formazione dei loro figli che ora saranno al servizio della Chiesa locale.
Un momento particolarmente commovente è stato quando, al momento del ringraziamento, il presidente della celebrazione e i sei nuovi diaconi sono usciti dal presbiterio per unirsi ai canti e alle danze dei fedeli dell’assemblea. Un gesto tipicamente africano per ringraziare Dio di queste nuove vocazioni.