Lunedì 19 febbraio 2018
“Non ho mai vissuto con lui a lungo – scrive padre Salvatore Pacifico dal Sud Sudan –, come membro della sua stessa comunità. Ci siamo passati accanto molte volte. Ho avuto sempre l’impressione forte che fosse AUTENTICO, senza cercare di battere vie singolari. Amava Gesù e amava le persone concretamente. Tutto qua. (…) L’11 Novembre mi mandò la lettera che aveva scritto agli amici per Natale. La sintesi: La Croce Gloriosa. Glielo scrissi anche. L’aveva intuito da novizio. L’aveva praticato nella sua vita sacerdotale e missionaria con semplicità e naturalezza. Ora ne stava facendo l’esperienza nella sua carne. AUTENTICO sempre senza mai la pretesa di battere vie singolari”.
RICORDANDO PADRE ALBERTO MODONESI
Non ho mai vissuto con lui a lungo, come membro della sua stessa comunità. Ci siamo passati accanto molte volte. Ho avuto sempre l’impressione forte che fosse AUTENTICO, senza cercare di battere vie singolari. Amava Gesù e amava le persone concretamente. Tutto qua.
Due volte ho vissuto insieme per un certo tempo, ed è stato all’inizio e alla fine.
L’11 Novembre mi mandò la lettera che aveva scritto agli amici per Natale. La sintesi: La Croce Gloriosa. Glielo scrissi anche. L’aveva intuito da novizio. L’aveva praticato nella sua vita sacerdotale e missionaria con semplicità e naturalezza. Ora ne stava facendo l’esperienza nella sua carne. AUTENTICO sempre senza mai la pretesa di battere vie singolari. Per questo lasciava il segno.
GRAZIE PADRE ALBERTO. GRAZIE SIGNORE GESU’
Padre Salvatore Pacifico, mccj
Juba 16 Febbraio 2018