Venerdì 10 ottobre 2014
Sulle colline del Mokattam al Cairo, nell’accogliente Casa Comboni, appartenente alle Suore Missionarie Comboniane, ha avuto luogo dal 2 al 4 ottobre la prima Assemblea Provinciale della recente Provincia dell’Egitto-Sudan (EGSD). La nuova Provincia ha 54 membri. Dei 24 della zona dell’Egitto, 21 erano presenti, mentre 3 erano in vacanza. Due membri rappresentavano il Sudan: P. Angelo Giorgetti, superiore provinciale dell’EGSD, e P. Onesmas Otieno Godfrey. Presenti anche P. Mariano Tibaldo, Segretario Generale dell’Evangelizzazione, e la Superiora Provinciale delle Suore Comboniane in Egitto, Suor Angela Colombi.


Le sfide da affrontare erano molte.
La più urgente era quella di ridefinire la nostra identità come nuova Provincia, una visione comune e la tabella di marcia dopo l’accorpamento delle due Circoscrizioni. Le sfide provenienti dall'esterno includevano la delicata situazione dell’Egitto, con i suoi rapidi cambiamenti dopo la caduta di Mubarak, l’ascesa e la caduta dei Fratelli Musulmani e l'elezione dell'ex-capo dell'esercito Abdel Fattah Al-Sisi a nuovo presidente dell'Egitto. In Sudan, c’era il timore crescente per i problemi legati ai visti di entrata nel Paese, giacché il Nord cerca di rafforzare la propria identità islamica.
Il primo giorno è stato dedicato all'analisi della situazione politica e sociale dell'Egitto di oggi. Per stimolare e orientarci in questo esercizio, P. Mariano ha presentato il metodo del ‘Ciclo Pastorale’. Sono stati formati quattro gruppi per riflettere sulla situazione egiziana; i gruppi avrebbero poi riferito all'Assemblea ciò che era stato discusso. È stato generalmente osservato che il desiderio di democrazia, prevalentemente espresso dai giovani, ha portato ad un nuovo senso di consapevolezza e apertura nella società e nella Chiesa. Molte promesse e obiettivi della rivoluzione sono, però, ancora ignorati, e nella società sussistono tuttora delle divisioni.

La seconda giornata è stata 'di preghiera'. I gruppi di riflessione sono stati invitati a rileggere la situazione con gli occhi della fede. Concentrandosi sulla testimonianza e la missione della Chiesa, ogni gruppo ha cercato di presentare un brano della Scrittura con cui ci siamo identificati. Il messaggio predominante della Scrittura e comune a tutti i gruppi era quello che parlava di Gesù al servizio del popolo. Ma questo servizio non era un semplice strumento per risolvere i problemi della gente; era, invece, una conseguenza della compassione che Gesù aveva verso i bisognosi: “Erano come pecore senza pastore”. Nel pomeriggio, P. Mariano ha presentato il tema su come i Capitoli Generali dell'Istituto, dal 1969 al 2009, hanno pensato la missione. P. Onesmas ha poi condiviso i contenuti del workshop sui 150 anni del Piano di Comboni, tenutosi a Roma.

Il terzo e ultimo giorno è stato riservato alle conclusioni pratiche, allo scopo di garantire la continuità del servizio in Egitto-Sudan. I confratelli si sono incoraggiati l’un l’altro sulla necessità di un impegno costante nel campo delle attività pastorali, dell’istruzione e del dialogo interreligioso. Anche se discusso verso la fine, si è aperto un acceso dibattito sulla necessità di iniziare una nuova comunità in Medio Oriente.

La partecipazione attiva dei confratelli e l'atmosfera serena e gioiosa durante l'Assemblea sono segni di entusiasmo che ogni confratello cerca di riaffermare, nonostante i molti problemi affrontati in questa parte tormentata del mondo. Possa san Daniele Comboni, il cui cuore batte così forte per la gente di questa terra, continuare a ispirare tutti noi, in modo speciale noi che siamo a contatto fisico con le “terre di Comboni”.
P. Zimba Brighton Multiply