Mercoledì 23 ottobre 2013
Sabato 19 ottobre, vigilia della Giornata Missionaria Mondiale, si è aperto solennemente il Giubileo d’oro dell’arrivo dei primi otto comboniani in Togo e dell’inizio della parrocchia Christ Roi di Kodjoviakope. L’arcivescovo di Lomé, Mons. Denis Amuzu-Dzakpah (foto a sinistra) ha presieduto l’Eucarista concelebrata con il Vescovo di Atakpame, Mons. Nicodème Barrigah Benissan, i Vicari generali di Aneho e Lomé, sacerdoti diocesani e religiosi e quasi tutti i comboniani della provincia del Togo-Ghana-Benin (TGB).


Una grande folla ha riempito la chiesa di Kodjoviakope per partecipare con gioia e in festa all’Eucarisita di ringraziamento, per rinnovare l’impegno missionario di una Chiesa e di una comunità cristiana adulta nella fede. Kodoviakope, nella capitale, e Afanya, a circa 80 km, furono, infatti, le prime due parrocchie affidate agli otto pionieri arrivati il 19 gennaio 1964 a Lomé.

L’Arcivescovo di Lomé, nella sua omelia, ha presentato l’arrivo e i primi passi dei Comboniani in Togo, ringraziando il Signore per questo dono e stimolando la comunità cristiana, in quest’anno della fede, a continuare la propria esperienza di fede e di annuncio del Vangelo.

Del primo gruppo sono ancora tra noi P. Alfonso Zulianello e P. Giovanni Radaelli (in Togo) e P. Ezio Rossi, a Milano. Significativo è stato il rito dell’invio in missione di sei comboniani originari della provincia. Come cinquant’anni fa il giovane arcivescovo di Lomé, Mons. Robert Casimir Dosseh, aveva consegnato la croce agli otto partenti, il 6 dicembre 1963, nella chiesa San Niccolò a Verona, così ora Mons. Denis ha ripetuto lo stesso gesto per i sei confratelli in partenza: P. Benjamin Guivi e P. John Agboli per il Centrafrica, P. Justin Dossou Yovo per l’Uganda, P. Job Plinga per il Sudafrica, Fr. Pierre Aiyh per il Sud Sudan e Fr. Cyprien Adigbo per lo Zambia. Il sogno del Fondatore si realizza: “salvare l’Africa con l’Africa”!

 

Rito dell’invio in missione
di sei comboniani originari
della provincia del TGB.

 

In questi cinquant’anni hanno lavorato in provincia 135 confratelli di cui 27 sono già in cielo: nel loro ricordo è stato pubblicato un libro, “Si le grain de blé...”, che presenta la biografia di ognuno. In fase di stampa è anche la storia della provincia perché la memoria del passato apra un futuro denso di santità e di fedeltà al carisma di san Daniele Comboni.

 

Asrama passa alla diocesi di Kpalime

Il 29 settembre 2013 i comboniani della provincia hanno riconsegnato la parrocchia di Santa Teresa di Gesù Bambino di Asrama alla diocesi di Kpalime, in Togo. La Messa è stata presieduta da Mons. Benoît Alowonou, alla presenza di P. Eugène Yao Nordjoe, vice provinciale, rappresentante del provinciale, P. Guivi Benjamin, parroco uscente, P. Akakpo Justin, parroco entrante e altri quattro sacerdoti fra cui P. Dieudonné, vicario entrante, e P. Tchipe Thomas, parroco decano del vicariato foraneo al quale appartiene la parrocchia di Asrama.

I primi Comboniani – P. Francisco de Matos Dias e Fr. Luciano Giacomelli – erano arrivati ad Asrama nell’ottobre del 1998. Qualche mese dopo erano stati raggiunti da P. Francesco Maria Grotto, che aveva già passato 35 anni di vita missionaria in Togo. A parte i tre primi comboniani, che erano europei, tutti gli altri confratelli che hanno lavorato ad Asrama erano africani e, per la maggior parte, originari della provincia.

Il lavoro di evangelizzazione ha riguardato, a grandi linee, principalmente tre settori: primo, l’accompagnamento dei fedeli con celebrazioni liturgiche in una ventina di stazioni, la catechesi, in particolare dei bambini e dei giovani, delle coppie, degli anziani e la celebrazione del sacramento della riconciliazione. Il secondo settore è stato quello dell’impegno sociale attraverso la commissione OCDI (Organizzazione Caritativa per uno Sviluppo Integrale) con l’aiuto costante ai poveri nelle diverse circostanze, attraverso la commissione Giustizia e Pace e Integrità del Creato, con la lotta per la dignità della donna e contro il matrimonio precoce, e attraverso l’impegno nell’educazione, con la promozione delle scuole cattoliche.

Il terzo settore è stato quello della costruzione di infrastrutture come le cappelle (di Kpove, Tetetou e Asrama), dei presbiteri (di Asrama e Kpove) e delle scuole (di Asrama, Tchagba e Kpove).

Ordinazioni sacerdotali

Questi mesi dell’ultima metà dell’anno sono stati particolarmente intensi e pieni di grazia: cinque giovani comboniani della provincia sono stati ordinati sacerdoti. Il 10 agosto Job Plinga e Kevin Simtokena hanno ricevuto l’ordinazione sacerdotale per l’imposizione delle mani dall’Arcivescovo di Lomé, Mons. Denis Amuzu Dzakpah, insieme ad altri sedici diaconi religiosi (verbiti, salesiani, francescani, gesuiti, sma).

Sabato 17 agosto, nel contesto del 120° anniversario della prima evangelizzazione dell’arcidiocesi di Accra (Ghana), nel cortile della cattedrale, sono stati ordinati sacerdoti 23 giovani: 1 diocesano, 2 comboniani, due sma, nove verbiti e nove spiritani. John Hammond Sekyiamah e Johnny Agboli, comboniani ghaneani, hanno ricevuto, insieme agli altri diaconi, l’imposizione delle mani dall’Arcivescovo di Accra, Mons. Charles-Gabriel Palmer Buckle, e da più di trecento sacerdoti!

Il 28 settembre, Jean de Dieu Hounongbe è stato ordinato con altri cinque giovani diaconi da Mons. Nicodème Barrigah, nella cattedrale di Atakpame. L’ultima ordinazione dell’anno sarà quella di Pierre Latevi ad Aneho il 14 dicembre prossimo: occasioni stupende di animazione missionaria!

La provincia ringrazia il Signore per il dono dei sei giovani sacerdoti: P. Job Plinga partirà per il Sudafrica, P. John Hammond per l’Etiopia, P. John Agboli per il Centrafrica, Pierre Latevi per il Congo. P. Kevin Simtokena e P. Jean de Dieu Hounongbe rimarranno in servizio nella provincia.


Sei missionari comboniani del TGB in partenza per la missione: P. Benjamin Guivi e P. John Agboli
per il Centrafrica, P. Justin Dossou Yovo per l’Uganda, P. Job Plinga per il Sudafrica,
Fr. Pierre Aiyh per il Sud Sudan et Fr. Cyprien Adigbo per lo Zambia.

Di seguito, la lettera (in francese) in cui l’arcivescovo di Lomé annuncia l’inizio dell’anno giubilare della presenza dei Comboniani in Togo.