Roma, giovedì 14 marzo 2013
“Il 15 marzo celebreremo il 182º anniversario della nascita del nostro fondatore san Daniele Comboni. Celebrare questo anniversario vuol dire celebrare la sua santità, la sua storia e la sua fondazione. Come Comboniani, celebriamo queste tre dimensioni che ci aiutano a rinascere e a rinnovare il nostro essere Comboniani”, scrive P. José Luis Rodríguez López, superiore provinciale dei comboniani del Mozambico.

“Rinascere in Comboni” è il tema della lettera che P. José Luis Rodríguez López, superiore provinciale, ha inviato ai suoi confratelli che lavorano in Mozambico. P. José Luis scrive:

“Carissimi confratelli,
Celebrare la santità di Comboni è un impegno per noi a portare avanti la nostra consacrazione con fedeltà e coerenza, riconoscendo nei voti di povertà, castità e obbedienza il cammino alla santità. Come consacrati abbiamo assunto una nuova identità, essere parte di Dio e di san Daniele Comboni.
Celebrare la sua storia vuol dire adattare i sogni e gli ideali di san Daniele per rinnovare la nostra passione missionaria. Vuol dire dare continuità al progetto di Comboni e con coraggio e creatività aprire i nuovi orizzonti della missione.
Celebrare la sua fondazione vuol dire sentirci parte della Famiglia Comboniana, accettando un nuovo stile di essere famiglia, vivendo l’esperienza del vivere assieme fraterno nella diversità di pensiero. Abbiamo lasciato una famiglia per acquisire una nuova identità familiare, amando ciò che siamo, ciò che abbiamo e ciò che dobbiamo fare. In questi giorni abbiamo ricevuto da P. Manuel João il primo sussidio di “Fraternità: cammini di riconciliazione” dal titolo “Diventare fratelli” nel quale scrive: “quando ci diciamo ‘fratelli’ o ‘confratelli’ intendiamo un rapporto particolare e privilegiato che esiste fra noi, per il fatto di condividere lo stesso ideale di vita. Secondo san Tommaso d’Aquino, quanto più è importante quello che abbiamo in comune, tanto più l’amicizia è profonda”. Questo è il nuovo rapporto familiare per il quale diamo testimonianza di Cristo vivendo come “Famiglia Comboniana”.
Festeggiamo questa nascita di san Daniele Comboni rinnovandoci in tutti gli aspetti della nostra consacrazione missionaria. Auguri a tutti in questo giorno e che l’intercessione del nostro fondatore ci aiuti a rinascere rinnovando il nostro essere “Missionari Comboniani del Cuore di Gesù”.
“Oggi compio 50 anni. Mio Dio! si diventa vecchi a gran passi, senza far niente. È vero che mi trovo qui dinanzi un Vicariato il più laborioso e difficile del mondo, che cammina abbastanza bene, e che è portato ad un punto, mercé la grazia divina, che otto anni fa non avrei mai creduto di vedere in vista degli enormi ostacoli che avea preveduti, ed al cui progresso vi ho fatto concorrere per volere di Dio e col suo aiuto anche il mio dito. Ma dopo tutto, è una grazia se io non vi posi ostacolo, e possa solo esclamare a tutta ragione coll’Ap.lo: servus inutilis sum”. San Daniele Comboni (S 6561).
P. José Luis Rodríguez López, mccj
Ribáuè, 12 marzo 2013