Roma, giovedì 21 febbraio 2013
A Città del Messico si sta svolgendo l’assemblea del continente latinoamericano per i Comboniani che lavorano nella pastorale indigena. L’assemblea è iniziata lunedì 18 febbraio e si concluderà il prossimo sabato 23. Lo scopo dell’incontro è di mettere in comune la varie esperienze pastorali comboniane con i popoli indigeni e arrivare ad alcuni orientamenti comuni di pastorale indigena.

L’assemblea comboniana di pastorale indigena del continente latinoamericano, la prima di questo tipo in ambito comboniano, è organizzata a livello continentale, secondo le indicazioni dell’ultimo Capitolo Generale. Alla base di questa assemblea di settore, come di altre, la coscienza che la missione è un impegno che richiede modalità e strutture differenti nel processo di contestualizzazione dell’annuncio del Vangelo.

Oltre ai Comboniani che lavorano nella pastorale indigena, sono presenti all’assemblea alcuni laici comboniani e suore che lavorano nella pastorale indigena. Il facilitatore di questo incontro è il P. Eleazar Lopez Hernández, sacerdote diocesano e coordinatore del CENAMI (Centro de Ayuda a Misiones Indígenas), un organismo della Chiesa cattolica messicana iniziato nel 1960. Il P. Eleazar aiuterà i partecipanti a conoscere la variegata realtà indigena nel continente americano, offrirà una riflessione teologica sulla pastorale indigena e una sintesi di ciò che i documenti della Chiesa latinoamericana hanno afferrato circa tale realtà, oltre a far rilevare alcuni punti comuni emersi dalle relazioni delle varie circoscrizioni comboniane.

“In America Latina sono essenzialmente tre le priorità pastorali: il lavoro con gli afro-discendenti, la pastorale nelle periferie delle città e la pastorale indigena. Delle tre priorità il lavoro con gli afro-discendenti sembra essere più articolato e strutturato. Ma la presente assemblea potrà dare nuovo impeto alla pastorale indigena e farla diventare progetto comune e qualificato di presenza comboniana in America Latina; sempre, però, che questo impegno per le province non si risolva in proclami che rimangono sulla carta ma si realizzi in decisioni concrete e realiste”, ha puntualizzato P. Mariano Tibaldo, segretario generale dell’evangelizzazione dei Missionari Comboniani e che partecipa all’incontro.

“L’ultimo giorno dell’assemblea – ha detto P. Mariano – sarà dedicato alla visita alla basilica di Guadalupe, dove il momento più importante sarà la celebrazione della S. Messa, e ai templi di Teotihuacan. Ambedue questi luoghi sono significativi nel contesto della pastorale indigena: Teotihuacan testimonia la ricca eredità culturale e storica dei popoli dell’America Latina prima della Conquista; Guadalupe, luogo dell’apparizione della Vergine all’indio Juan Diego, è il simbolo dell’inculturazione del Vangelo tra i popoli indigeni, espresso nell’immagine di Maria impressa nella tilma di Juan Diego, immagine ricca di segni tratti dal mondo simbolico-religioso dei popoli indigeni”.

 
P. Eleazar Lopez Hernández, sacerdote diocesano e coordinatore del CENAMI.


P. Claudio Bombieri, superiore provinciale del Brasile Nordeste.


Oltre ai Comboniani che lavorano nella pastorale indigena, sono presenti all’assemblea
alcuni laici comboniani e suore che lavorano nella pastorale indigena.