A Quito la pastorale afro e la pastorale indigena si danno la mano

Immagine

Roma, venerdì 18 maggio 2012
Sabato 28 aprile, nella casa delle Missionarie Laurite, nel quartiere El Tejar di Quito, si è svolto un incontro tra gli agenti della pastorale indigena e quelli della pastorale afroecuadoriana. Per iniziativa di P. José Joaquim Luis Pedro, missionario comboniano e segretario esecutivo delle culture della Conferenza Episcopale, a Quito, le due pastorali hanno iniziato ad avvicinarsi, a conoscersi di più e ad unirsi attorno all’inculturazione e alle missioni nei quartieri popolari della città di Quito.

A destra: P. José Joaquim Luis Pedro, missionario comboniano.

P. José Joaquim vuole mettere in pratica il numero 529 dei Documenti di Aparecida che dice: “Nelle città è possibile sperimentare vincoli di fratellanza, solidarietà e universalità. In esse, l’essere umano è chiamato costantemente a camminare sempre di più all’incontro dell’altro, a convivere con il diverso, ad accettarlo e ad essere da lui accettato”.

L’iniziativa è anche un tentativo di soluzione al problema della non conoscenza vicendevole fra afroecuadoriani e indigeni, come viene sottolineato dal n. 84 del Piano Globale di Pastorale della Chiesa dell’Ecuador 2011-2015: “A volte (nelle città) le culture afro e indigene coesistono senza conoscersi fra loro e, tutte, in condizioni di disuguaglianza rispetto a quella che viene definita cultura globalizzata”.