Roma, venerdì 27 gennaio 2012
Il Vescovo di Coimbra, Mons. Virgílio Antunes, ha presieduto lo scorso 8 gennaio, nella chiesa parrocchiale di Sobral (Mortágua/Portogallo), l’invio missionario del comboniano P. Marcelo Fonseca Oliveira (nella foto a sinistra). Alla cerimonia hanno partecipato il provinciale, P. Alberto de Oliveira Silva, diversi comboniani provenienti dalle sette comunità sparse nel paese, i familiari e molti amici.
P. Marcelo è nato in Lussemburgo. A due anni e mezzo è venuto in Portogallo. È entrato nell’Istituto dei Missionari Comboniani a quindici anni e ha fatto la sua consacrazione missionaria nel 2001, anno in cui è partito per Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, dove ha terminato gli studi di Teologia. Lì è stato ordinato diacono. Il 24 luglio 2005 è stato ordinato sacerdote nella parrocchia di Sobral. Negli ultimi sei anni e mezzo, ha esercitato il ministero sacerdotale e missionario nella comunità comboniana di Vila Nova de Famalicão, nell’arcidiocesi di Braga, dedicandosi essenzialmente alla pastorale vocazionale di adolescenti e giovani. Ora, con il cuore traboccante di gioia, torna a Isiro, in Congo, a duemila kilometri dalla capitale, dove lo aspetta un arduo lavoro missionario.
Il Vescovo di Coimbra ha presieduto l’Eucaristia dell’invio missionario, celebrata nella chiesa parrocchiale di Sobral, nel pomeriggio dell’8 gennaio, domenica, accompagnato dal Superiore Provinciale dei Missionari Comboniani in Portogallo, P. Alberto de Oliveira Silva, e dagli altri concelebranti giunti dalle sette comunità comboniane sparse nel paese. La celebrazione è stata animata dal coro interparrocchiale.
Dopo l’omelia, il Vescovo ha proceduto all’Invio missionario con una preghiera di benedizione e la consegna del crocifisso che accompagnerà P. Marcelo nella sua nobile missione. Alla fine della celebrazione, P. Marcelo ha reso grazie a Dio per i doni che gli ha concesso e ha poi ringraziato quanti lo hanno accompagnato nel suo cammino di fede e di missione e tutti gli amici presenti e assenti, che porta nel cuore. Dopo la Messa, si è condiviso un pasto fraterno nel salone parrocchiale.