Roma, venerdì 25 novembre 2011
Esattamente il 19 novembre p. Krzysztof Zębik è stato ordinato sacerdote da mons. Adam Bałabuch, vescovo ausiliare della diocesi di Świdnica (Bassa Slesia), nella sua parrocchia di origine a Dzierżoniów, non lontano dalla città di Breslavia. All'indomani il neo-presbitero ha celebrato la sua Prima Messa, in un clima insieme raccolto, di festa gioiosa e con la partecipazione di numerose persone.

 

Per arrivare a questa meta Krzysztof ha iniziato dapprima la formazione teologica nel seminario diocesano. È entrato poi come postulante comboniano a Varsavia. Dopo il noviziato ha completato gli studi a Nairobi. Sempre in Kenya ha svolto anche il servizio missionario tra i Pokot nella missione di Amakuriat. In tutto 11 anni di formazione, di un lungo e intenso cammino di preparazione, al termine del quale si è sentito confermato nella sua vocazione missionaria comboniana. L'ordinazione gli è stata conferita da mons. Adam Bałabuch, vescovo ausiliare della diocesi. All'indomani il neo-presbitero ha celebrato la sua Prima Messa, in un clima insieme raccolto, di festa gioiosa e con la partecipazione di numerose persone.

Il fatto eccezionale è che nella preparazione dell'avvenimento si è sentita coinvolta tutta la comunità parrocchiale, che in quel giorno celebrava anche la propria festa patronale, nella domenica di Cristo Re. Il coro, il gruppo dei bambini, quello dei giovani, il gruppo del rosario, così come numerose altre persone della comunità, tutti hanno voluto scendere in campo per contribuire a uno dei tanti elementi della festa, dove peraltro sono intervenuti anche tutti i sacerdoti del decanato. È stato quindi un evento comunitario e un occasione per fare una vera e propria animazione vocazionale missionaria. P. Maciek Zieliński, comboniano, si è fatto carico della predicazione degli esercizi nei tre giorni precedenti l'ordinazione.

Sull'immaginetta ricordo Krzysztof ha citato la frase di san Paolo: “Come potranno invocarlo senza aver prima creduto in lui? E come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi? E come lo annunzieranno, senza essere prima inviati? Come sta scritto: Quanto son belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene!” (Rom. 10, 14-15). Parole che suonano come un invito per ciascuno a vivere la dimensione missionaria della propria vocazione cristiana.