Roma, lunedì 14 novembre 2011
Alcuni membri della comunità della Curia sono stati questa mattina al Cimitero Monumentale del Verano a Roma per ricordare nella preghiera i confratelli comboniani defunti. In un clima autunnale e in un ambiente di grande profilo storico, artistico e culturale hanno celebrato l’Eucaristia con lo stesso spirito del loro fondatore san Daniele Comboni: “Noi siamo uniti nel Cuore di Gesù sulla terra, per poi esserlo in Paradiso per sempre”. La cerimonia è stata presieduta dal p. Arnaldo Baritussio.

Nove missionari comboniani sono sepolti nel Cimitero Monumentale del Verano, luogo di sepoltura da almeno venti secoli, com’è testimoniato dall’esistenza di una necropoli romana, le cosiddette catacombe di Santa Ciriaca. Il cimitero deve il nome “verano” all’antico campo dei Verani, ai tempi della repubblica romana. Dall’ingresso principale – un ampio quadriportico, opera del Vespignani, completato nel 1880 – si vedono quattro grandi statue che rappresentano la Meditazione, la Speranza, la Carità e il Silenzio.

Con l’obiettivo di ricordare tutti i comboniani defunti, la comunità della Curia ha deciso oggi di andare al Cimitero Monumentale del Verano – patrimonio di opere d’arte e museo all’aperto – per celebrare la Messa, sacramento che fa di noi un’unica famiglia riunita nel nome del Signore che ha vinto la morte e vive per sempre. Come ha detto san Paolo apostolo ai Romani: “Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi” (Rm 14,7).

In questa prospettiva, acquista senso la preghiera fatta:
“Siamo anche consapevoli della nostra fragilità, che a volte ci porta a porre ostacoli a questa comunione centrata nel Cuore di Cristo e nella missione che Lui ci affida e per questo chiediamo perdono.
O Dio, fonte di perdono e di salvezza,
per l’intercessione della Vergine Maria
e di tutti i Santi,
concedi ai nostri confratelli,
parenti e benefattori
che sono passati da questo mondo a te,
di godere la gioia perfetta nella patria celeste.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli”.

Nella parte inferiore della cappella, sotto il pavimento:

Nei loculi sopra l’altare:

 

Ingresso alla cappella: