Mozambico: missionari comboniani si incontrano per condividere esperienze

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Roma, martedì 4 ottobre 2011
I missionari comboniani che lavorano in Mozambico si sono ritrovati in due momenti diversi per condividere le loro esperienze. Dal 13 al 17 settembre scorso, i più giovani e, dal 20 al 21, quelli di età più avanzata. Il superiore provinciale ha scritto un messaggio, intitolandolo “Dimensione trifasica della missione” (si veda il messaggio allegato, in portoghese) che conclude rivolgendosi ai comboniani: “Auguro a tutti che questo mese sia un tempo in cui possiamo ravvivare lo spirito missionario delle nostre comunità ecclesiali e religiose e avvicinarci alla visione carismatica del nostro fondatore per vivere sempre nella Passione per la missione”.

Incontro dei missionari più giovani
Condividere esperienze è stato uno dei principali obiettivi dell’Incontro dei Missionari Comboniani Giovani della provincia del Mozambico (nella foto sopra), dal 13 al 17 settembre 2011, presso il Centro Catechetico di Carapira, della diocesi di Nacala, nella parte settentrionale del paese.

Sono stati giorni dedicati alla Formazione Permanente, alla condivisione delle esperienze vissute nelle comunità e nei luoghi di pastorale, alla riflessione e all’incontro. Hanno partecipato missionari di sei comunità diverse, il superiore provinciale, P. José Luis Rodríguez, e il responsabile della Formazione Permanente (FP), P. Giorgio Giboli.

Uno dei momenti culminanti è stata la professione dei voti perpetui dello scolastico in esperienza pastorale Andrzej Filip, polacco. Questa celebrazione ha avuto luogo il 15 settembre e ha visto la partecipazione di comboniane, comboniani e laici missionari (foto sotto). “È stato significativo per tutti noi giovani vedere come il carisma comboniano continui ad essere vivo e attuale, essendo testimoni della decisione di Filip di donarsi per tutta la vita alla missione”, ha detto uno dei giovani missionario. Andrzej sarà ordinato diacono nella diocesi di Tete il prossimo 8 ottobre e, nella stessa occasione, sarà ordinato sacerdote il diacono comboniano mozambicano Mateus Jacob Albino.

Dato che la provincia sta vivendo “l’Anno della Nostra Memoria”, i partecipanti si sono recati al cimitero sulla tomba dei missionari che hanno dato la vita per la missione e già sono nella casa del Padre, lasciando la testimonianza di una vita interamente donata a Dio. Così è stata anche celebrata una Messa nella cappella di Muiravale, presieduta da P. Gino Pastore, che, con emozione, ha condiviso i momenti indimenticabili della sua vita. Muiravale è vicina alla missione di Carapira, dove furono assassinati due comboniani, durante gli anni difficili della guerra: Fr. Alfredo Fiorini e Suor Teresa Dalle Pezze. “La loro memoria continua ad essere viva tra di noi” ha detto P. Gino che ha condiviso la missione con entrambi. “Questo momento di condivisione è stato una grazia di Dio. Abbiamo vissuto la gioia del carisma comboniano che è presente nelle nostre vite e desideriamo trasmettere questa gioia missionaria alle nostre comunità cristiane”, ha detto uno dei missionari più giovani.

 

Incontro dei missionari di età avanzata
L’incontro dei missionari di età avanzata è stato programmato dal segretariato della Formazione Permanente e si è svolto presso il Centro Catechetico di Anchilo, poco distante da Nampula, il 20 e 21 settembre.

All’incontro hanno partecipato undici comboniani, oltre al responsabile della Formazione Permanente, P. Giorgio Giboli, e al superiore provinciale, P. José Luis Rodríguez. Mancavano alcuni missionari che, per l’età, hanno difficoltà di spostamento.

Sono stati affrontati vari temi, attraverso dibattiti e incontri di gruppo, come ad esempio: obiettivi della Formazione Permanente; Parola di Dio e ritmi di vita; Lectio Divina nel ritmo quotidiano e Progetto Personale di Vita. La partecipazione è stata numerosa e attiva. È stata un’occasione per ricordare vite e tempi passati.

Si è colto l’occasione per celebrare i sessant’anni di vita sacerdotale di P. Gino Centis (nella foto sotto), passati per la maggior parte in Mozambico. E in sintonia con la celebrazione dell’Anno della Nostra Memoria, P. José Luis ha invitato i presenti a scrivere le proprie memorie, per lasciare in eredità ai futuri missionari tante e così ricche esperienze.