Roma, lunedì 9 maggio 2011
Mateus Jacob Albino è stato ordinato diacono dal vescovo della diocesi di Nacala, Mons. Germano Grachane, nel santuario diocesano “Maria Mãe de África” della missione di Alua, nel nord del Mozambico, lo scorso 30 aprile. Mateus aveva emesso i voti perpetui qualche giorno prima.
“La gioia di un vescovo è quella di ordinare”. Con queste parole, Mons. Germano ha espresso i suoi sentimenti, dopo aver ordinato diacono il giovane missionario comboniano Mateus Jacob Albino, originario di Chicôco, della provincia mozambicana di Tete. “Un figlio di questa terra africana continua a realizzare il sogno di san Daniele Comboni di ‘Salvare l’Africa con l’Africa’, grazie a una famiglia cristiana che dona con gioia il proprio figlio alla missione”, ha detto Mons. Germano durante l’omelia.
L’Eucaristia di tre ore è stata tutta una festa. Canti, danze, cori e musica hanno dato vita alla celebrazione religiosa dall’inizio alla fine. La Parola di Dio ha fatto riflettere sul ruolo e sull’importanza dei diaconi nell’attività pastorale della Chiesa, in quanto il Vangelo mostrava Gesù “il Figlio dell’Uomo venuto per servire”, frase scelta come motto della celebrazione.
Uno dei momenti più commoventi è stato quello in cui Mateus ha pronunciato il suo “sì” alle domande del vescovo, accettando il ministero del diaconato come un dono della propria vita al servizio del popolo cristiano. Un altro momento di grande intensità è stato quando Mateus ha indossato i paramenti propri del suo ministero. Così vestito, il nuovo diacono ha ricevuto il libro dei Vangeli. “Credi in ciò che leggi, insegna ciò che credi e vivi ciò che insegni”, sono le parole che il diacono Mateus ha ascoltato prima di dare l’abbraccio della pace al vescovo e a tutti i sacerdoti, parenti e amici presenti.
La comunità di Alua ha preparato e animato la festa missionaria, alla quale hanno partecipato comboniani e comboniane, sacerdoti diocesani, religiose di diverse congregazioni e alcune decine di fedeli delle comunità cristiane vicine.
“Oggi, la comunità ecclesiale di Alua è diventata la nuova Galilea accettando di partecipare a questo incontro personale con il Signore risorto. ‘Esultiamo di gioia’perché questa Chiesa diocesana si arricchisce, condividendo nella sua povertà una vocazione per la Chiesa missionaria. Dio apra i cuori di tutti i nostri giovani affinché siano sensibili alla sua chiamata e la nostra Chiesa mozambicana sia sempre aperta allo Spirito Santo che ci offre nuove direzioni di missione per via delle nuove vocazioni”, ha detto il superiore provinciale del Mozambico, P. José Luis Rodríguez López, nel suo messaggio, in cui ha chiesto alla Chiesa locale di vivere con gioia e impegno questo momento di festa. “Auguri a Mateus per il suo sì a Dio e alla missione. La sua ordinazione porti nuove vocazioni alle diocesi di Nacala e di Tete!”, ha concluso il provinciale.
I missionari comboniani mozambicani sono in questo momento cinque sacerdoti, un fratello, un diacono e due studenti di teologia.