Venerdì 1 luglio 2022
Il XIX Capitolo Generale, ispirato all’icona biblica “Io sono la vite, voi i tralci” (Gv 15,5), si è svolto a Roma, nella Casa Generalizia dell’Istituto, dal 1 giugno al 1 luglio. I capitolari erano sessantanove, più quattro osservatori. Dei 69 capitolari con diritto di voto, 27 avevano già partecipato ad uno o più capitoli, mentre 42 partecipavano per la prima volta. Oggi, 1 luglio, il Superiore Generale, P. Tesfaye Tadesse, ha dichiarato chiuso il Capitolo e ha presieduto la celebrazione eucaristica conclusiva.

Oltre ai 5 membri del Consiglio Generale – il 7% dei partecipanti – gli altri capitolari provenivano dall’Africa anglofona più Mozambico 21 (30% del totale), dall’America-Asia 18 (27%), dall’Europa 16 (23%) e dall’Africa francofona 9 (13%). C’erano 24 nazionalità diverse: 30 africani, 28 europei, 11 americani. Le nazioni di origine con più capitolari sono state l’Italia (13), l’Uganda (7), la RD Congo (6), il Messico, la Spagna e il Portogallo, con 5 ciascuna. I 4 osservatori erano i Segretari generali dell’Istituto, ossia della Missione, della Formazione, dell’Economia e il Segretario generale.

Oggi, 1 luglio, il Superiore Generale, P. Tesfaye Tadesse, ha dichiarato chiuso il Capitolo e ha presieduto la celebrazione eucaristica conclusiva.

I primi quattro giorni sono stati di preparazione. Il Capitolo è iniziato ufficialmente con l’Eucaristia solenne della Domenica di Pentecoste, 5 giugno. In realtà era iniziato molto tempo fa, da quando cioè era stato convocato con la Lettera d’indizione del 19 giugno 2020, che ne prevedeva lo svolgimento nel mese di settembre 2021. A causa della pandemia del Covid-19 è stato posticipato al mese di giugno 2022. Durante tutto questo tempo è stato avviato un processo sinodale di riflessione a livello personale, comunitario, di circoscrizione e di continente. La Commissione Precapitolare ha raccolto tutte queste riflessioni e proposte in un documento che è stato presentato ai capitolari come Strumento per il discernimento.

Il Capitolo ha avuto tre fasi fondamentali. Una prima fase preparatoria, di reciproca conoscenza, con l’elezione dei vari incaricati dei servizi che hanno aiutato nello svolgimento dei lavori, un ritiro nella preghiera e una breve formazione sulla Chiesa missionaria, sinodale e fraterna, in linea con il magistero di Papa Francesco. È seguita una fase di ascolto delle varie relazioni: della Direzione Generale, dei continenti-circoscrizioni, della Commissione precapitolare, dei Vescovi comboniani, delle Comboniane (SMC), delle Secolari (MSC) e dei Laici Missionari Comboniani (LMC). L’ultima fase è stata quella del discernimento sugli elementi fondamentali su cui lavorare durante il Capitolo, con la scelta delle priorità e dei cammini da percorrere nei prossimi anni.

Nella prima giornata, dopo le lodi, i capitolari si sono ritrovati nel giardino della casa per una breve dinamica di conoscenza, seguita da incontri in nove gruppi linguistici, nei quali ciascuno ha avuto la possibilità di presentarsi agli altri. Nel pomeriggio, si sono ritrovati di nuovo in gruppi per condividere le attese di ciascuno in questo Capitolo. La messa conclusiva della giornata è stata celebrata da P. Jeremias dos Santos Martins, Vicario generale.

Il 2 giugno ci sono stati due momenti particolarmente importanti. In mattinata, l’intervento – su sinodalità e missione – di Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo metropolita-abate di Modena-Nonantola (dal 2015) e Vicepresidente per l’Italia settentrionale della Conferenza Episcopale Italiana (dal 2021). Nel pomeriggio, P. Gonzalo Fernández, che ha accompagnato tutto lo svolgimento dei lavori del Capitolo in qualità di facilitatore, ha presentato il tema “Discernimento apprezzativo: un cammino spirituale”, proponendo una nuova metodologia, nella quale “il punto di partenza è evitare quella verbosità che non cambia la vita concreta”, e ha presentato tre approcci necessari – sinodale, narrativo e apprezzativo – spiegandoli dettagliatamente. La giornata si è conclusa con l’Eucarestia, presieduta da P. Pietro Ciuciulla, assistente generale.

Sabato 4 giugno i capitolari hanno avuto una giornata di ritiro sul tema del Capitolo, guidata dal comboniano Card. Miguel Ángel Ayuso Guixot, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Il 5 giugno, Domenica di Pentecoste, c’è stata l’apertura ufficiale del Capitolo. Il primo gesto è stata la celebrazione eucaristica, presieduta da P. Tesfaye Tadesse G., Superiore Generale, che nell’omelia ha pregato lo Spirito Santo per tre grazie in particolare: la grazia di crescere nell’amare Dio, la grazia di camminare nell’umiltà fiduciosi nello Spirito Santo e la grazia di capirsi reciprocamente e di capire insieme le cose di Dio.

Nel corso della celebrazione, si è svolto il giuramento solenne dei capitolari che, subito dopo, si sono ritrovati in aula, dove P. Tesfaye ha dato avvio ai lavori con una preghiera e un ringraziamento a quanti hanno contribuito alla preparazione del Capitolo. Inoltre, ha fatto sapere che sono arrivati diversi messaggi augurali, tra cui quelli di alcuni cardinali e vescovi, delle Suore Comboniane, delle Secolari Comboniane e dei Laici Missionari Comboniani.

Di seguito, P. Pietro Ciuciulla ha letto la Lettera di indizione del Capitolo e Fr. Alberto Lamana, assistente generale, ha fatto l’appello nominale dei sessantanove partecipanti. Tutti erano presenti. L’assemblea ha poi confermato, per alzata di mano, che non vi erano contestazioni particolari relative all’appello fatto, incluso i quattro osservatori scelti dal Consiglio Generale. Terminate le suddette formalità, P. Tesfaye ha dichiarato ufficialmente aperto il Capitolo.

Lunedì 6 giugno, la celebrazione eucaristica è stata presieduta da P. Elias Sindjalim Essognimam, Segretario generale della Formazione. La giornata è stata fondamentalmente dedicata allo studio e riflessione della proposta di Statuto – che è il documento che regola tutto il processo capitolare – fino alla sua approvazione.

La giornata del 7 e la mattinata dell’8 giugno sono state dedicate all’elezione degli incaricati degli uffici e dei membri delle commissioni capitolari e alla lettura dei loro compiti. La liturgia del 7 è stata affidata ai Segretari generali dell’Economia e della Missione, P. Angelo Giorgetti e P. Fernando González Galarza.

Lo Statuto del Capitolo chiarisce che “il Presidente del Capitolo è il Superiore Generale per tutta la durata del Capitolo (RV 152.3)” per cui P. Tesfaye ha presieduto tutto il XIX Capitolo Generale. I capitolari comunque eleggono un Segretario del Capitolo che è membro e coordinatore della Commissione Centrale. Così, sono stati eletti P. Andrés Miguel Pedro, Segretario del Capitolo, e quattro Moderatori (P. Achilles Kiwanuka, P. David Costa Domingues, Fr. Antonio Soffientini e P. Dario Bossi) che costituiscono la Commissione Centrale.

Fa parte anche del processo capitolare la nomina di una Commissione Speciale (P. Kyankaaga S. John Richard, coordinatore, P. Ndjadi Ndjate Léonard, P. Katsan Fodagni Kokouvi-Fidèle) e di un Consiglio di Presidenza. Questo Consiglio è formato dal Presidente, P. Tesfaye, e da altri due capitolari eletti dall’assemblea, P. Enrique Sánchez G. e P. Antonio Villarino. Inoltre, sono stati eletti gli scrutatori, le commissioni (Liturgica, Ricreativa e Culturale), gli addetti stampa, e i segretari minutanti (P. Vincenzo Percassi e Fr. Tomasz Basiński).

Una volta conclusa la fase dell’avvio del Capitolo e prima di entrare nella fase dell’ascolto, P. Gonzalo, il facilitatore, ha fatto un breve intervento sempre a carattere metodologico per aiutare i capitolari a vivere bene il proseguimento dei lavori. Nel pomeriggio dell’8 giugno è iniziata la fase di ascolto delle relazioni, a cominciare da quelle della Direzione Generale. I membri del Consiglio Generale sono stati i primi a presentare la loro relazione, che ha dato un quadro generale della vita dell’Istituto dal 2015 a oggi.

La liturgia del nono giorno è stata guidata dai capitolari che vengono dalle circoscrizioni di Egitto-Sudan (P. Kyankaaga S. John Richard e P. Mbuthia Simon Mwaura) e Sud Sudan (P. Okot Ochermoi Louis Tony, P. Maku Joseph e Fr. Pomykacz Jacek Andrzej).

In mattinata sono state presentate le relazioni dei segretariati generali della Missione (P. Fernando González Galarza, Fr. Alberto Parise e P. Arlindo Pinto) e della Formazione (P. Elias Sindjalim Essognimam). Nel pomeriggio hanno presentato le loro relazioni il Segretario generale (Fr. Daniele Giusti), il Servizio accompagnamento confratelli (P. Fermo Bernasconi), e gli incaricati dei seguenti Uffici: Procura (P. Cosimo De Iaco), Biblioteca (Fr. Mario Camporese), Archivio storico (P. Umberto Pescantini), Postulazione (P. Arnaldo Baritussio), Studium Combonianum (P. Manuel Augusto Lopes Ferreira), e Comunicazioni (P. Arlindo Pinto).

La liturgia di venerdì 10 giugno è stata affidata ai capitolari di Ecuador e Colombia. In mattinata, P. Angelo Giorgetti, economo generale, ha presentato la relazione del Segretariato dell’Economia.

Nel pomeriggio, si è dato inizio all’ascolto delle relazioni continentali, a cominciare da quella delle province dell’Africa francofona (ASCAF), presentata da P. Fidèle Katsan e P. Léonard Ndjadi, seguita dall’Africa anglofona più Mozambico (APDESAM), presentata dai capitolari P. Simon Mwara Mbuthia, Fr. Gédeon Ngunza Mboma, P. Anthony Kibira e P. José Joaquim Luis Pedro. Le relazioni hanno cercato di dare una visione della realtà delle circoscrizioni comboniane e del continente africano in generale; ci sono tanti segni di vita ma anche tante realtà particolarmente preoccupanti: i conflitti armati e l’insicurezza, i migranti e gli sfollati, l’iniqua distribuzione della ricchezza e la disuguaglianza sociale, la povertà, la corruzione e gli abusi dei diritti umani.

La mattina di sabato 11 giugno è iniziata con la celebrazione della Messa, presieduta da P. Daniele Moschetti e animata dai capitolari dell’Italia. P. Fabio Baldan, superiore provinciale, ha tenuto l’omelia.

I lavori sono iniziati con l’ascolto della relazione delle circoscrizioni di America/Asia. I capitolari P. Enrique Sánchez, P. Juan Diego, P. Francisco José Martín Vargas e P. David Domingues (delegato dell’Asia) hanno presentato la realtà a livello di continente, ma anche di ciascuno dei paesi dove i comboniani sono presenti: Filippine, Taiwan, Macao, Vietnam e Cina, in Asia; Stati Uniti America, Canada, Messico, Guatemala, Costa Rica, El Salvador, Colombia, Ecuador, Perù e Brasile, in America.

Dopo il riposo di domenica 12 giugno, la giornata del 13 è iniziata, come sempre, con la preghiera delle lodi e la Messa, guidate dai confratelli che lavorano in Eritrea, P. Habtu Teklay Tiluq, e in Etiopia, P. Sisto Agostini e P. Asfaha Yohannes Weldeghiorghis. In sala capitolare sono poi ripresi i lavori con l’ascolto della relazione delle circoscrizioni dell’Europa.

Nel pomeriggio, Mons. Menghesteab Tesfamariam, arcieparca di Asmara, è intervenuto per via telematica, parlando dall’Eritrea a nome dei 21 vescovi comboniani sparsi per il mondo e sottolineando come “la situazione attuale nella quale viviamo e operiamo è complicata… le situazioni sono molteplici come lo sono le nazioni e le Chiese locali. Le situazioni sociopolitiche, religiose ed economiche hanno un grande influsso anche sulla situazione delle nostre Chiese”.

In seguito, è intervenuta, in presenza, la Superiora Generale delle Suore Missionarie Comboniane, Madre Luigia Coccia, che ha ricordato l’Anno Giubilare dei 150 anni della fondazione del loro Istituto, che stanno celebrando e che ha fra gli obiettivi principali quello di fare una “rilettura del carisma e una riorganizzazione delle presenze”.

La liturgia del 14 giugno è stata affidata ai capitolari delle province comboniane del Messico e Centroamerica. L’Eucaristia è stata presieduta da P. Juan Diego Calderón Vargas e P. Enrique Sánchez G. ha tenuto l’omelia.

La prima relazione del mattino è stata presentata per via telematica da Alberto de la Portilla, coordinatore dei Laici Missionari Comboniani (LMC), che ha dato un quadro generale su quanti sono e dove sono i LMC e su quanti laici vivono nelle comunità internazionali, per dare una idea della dimensione del movimento, che comprende circa 400 membri. Ha raccontato anche un po’ della storia del movimento, degli incontri internazionali realizzati, delle preoccupazioni e delle sfide riguardo al futuro.

È stata poi la volta di Maria Pia Dal Zovo, responsabile generale delle Missionarie Secolari Comboniane, che ha raccontato un po’ di storia del loro Istituto e di come i membri di questa piccola realtà vivono condividendo la vita comune di tutti i laici, inserite nei diversi ambienti e contesti ordinari della società. Ha infine espresso il loro desiderio di “crescere nella consapevolezza di essere parte di una stessa Famiglia carismatica”.

Nel pomeriggio, la Commissione Precapitolare ha presentato la sua relazione che è un riassunto di tutte le risposte ai questionari inviate dai singoli comboniani, dalle province e dai continenti. Al tavolo dei relatori sedevano P. Pedro Andrés, P. David Domingues, P. Léonard Njadi, P. Raimundo Nonato e Fr. Antonio Soffientini.

Mercoledì 15 giugno i capitolari hanno celebrato la Messa divisi per continenti e poi hanno lavorato in gruppi. La liturgia del 16 giugno è stata animata dai capitolari che lavorano nella London Province e nella Provincia di lingua tedesca (DSP). Sono stati invitati a salire sull’altare anche i capitolari che hanno studiato la Teologia a Londra e a Innsbruck.

Prima di entrare nella seconda fase, quella del discernimento, i missionari sono stati invitati a individuare le priorità emergenti dalle relazioni presentate nei giorni scorsi, sotto tre concetti: le malattie (ciò che offusca le chiamate che ci vengono da Dio), i semi di vita (ciò che ci dà forza e speranza) e le chiamate (ciò che abbiamo sentito come chiare chiamate di Dio).

Dopo il discernimento in gruppi, l’assemblea ha approvato come priorità i tre cammini indicati dalla Commissione Precapitolare, frutto dell’esercizio di ascolto di tanti membri dell’Istituto: ministerialità in vista della riqualificazione; verifica e revisione della Formazione; comunione dei beni, condivisione e sostenibilità. Oltre a questi, l’assemblea ha ritenuto opportuno aggiungere altre due priorità che riguardano la vita comunitaria e la spiritualità missionaria comboniana.

Venerdì mattina, 17 giugno, i capitolari sono entrati nella terza fase, la definizione dei sogni e l’inizio della progettazione: sono stati invitati “a sognare e a immaginare” (Follow your dreams) come vorrebbero il loro 2028, prima di concentrare la loro attenzione sulle linee-guida e stabilire gli impegni concreti.

Sabato mattina 18 giugno, i capitolari sono stati ricevuti da Papa Francesco in Vaticano. Nel suo discorso, ha sottolineato tra l’altro che “se siamo come tralci ben attaccati alla vite, la linfa dello Spirito passa da Cristo in noi e qualsiasi cosa facciamo porta frutto, perché non è opera nostra, ma è l’amore di Cristo che agisce attraverso di noi. Questo è il segreto della vita cristiana, e in particolare della missione, dovunque, in Europa come in Africa e negli altri continenti. Il missionario è il discepolo che è così unito al suo Maestro e Signore, che le sue mani, la sua mente, il suo cuore sono “canali” dell’amore di Cristo”.

Le giornate di lunedì 20, martedì 21 e mercoledì 22 giugno sono state dedicate – tra i lavori di gruppo e in aula – alla formulazione, presentazione, discussione e votazione delle linee-guida e degli impegni proposti dai membri di ciascuno dei gruppi, relativi alle cinque priorità.

La Messa di martedì 21 giugno è stata presieduta da P. Pedro Andrés Miguel, provinciale della Spagna, mentre P. Fernando Domingues, provinciale del Portogallo, ha tenuto l’omelia.

La mattina di mercoledì 22 giugno si è conclusa la fase della progettazione e definizione degli impegni per il prossimo sessennio. Nella prima seduta del pomeriggio, P. Gonzalo, il facilitatore, ha sintetizzato i lavori della terza fase della progettazione: sono stati definiti in totale 5 sogni, 25 linee-guida e 120 impegni. “Il lavoro svolto – ha detto – è una chiara espressione dell’approccio sinodale e dell’approccio narrativo e apprezzativo che hanno guidato tutto il processo del discernimento capitolare… Il Capitolo, dopo aver ascoltato l’Istituto e la Chiesa, ha tracciato un percorso per i prossimi sei anni. Spetta alla Direzione Generale e alle Province attuare questi orientamenti e concretizzare gli impegni ai vari livelli”.

Subito dopo, i capitolari sono entrati nei temi specifici, cominciando dalla presentazione della metodologia di lavoro per l’approvazione e votazione – numero per numero – delle 202 proposte di cambiamento alla Regola di Vita (RV).

Nella stessa giornata, i capitolari hanno inviato un messaggio di solidarietà al Preposito generale della Compagnia di Gesù, P. Arturo Sosa, per l’uccisione di due suoi confratelli: “A tutti i fratelli gesuiti la nostra più profonda solidarietà e vicinanza, con stima e preghiera, a seguito del barbaro assassinio, nel nord del Messico, dei padri Javier Campos Morales e Joaquin César Mora insieme alla persona che, con grande dedizione, hanno cercato di proteggere dall’aggressione di un uomo armato”.

Un secondo messaggio è stato inviato dai capitolari a P. Stanley Lubungo, Superiore generale dei Missionari d’Africa “a seguito del barbaro assassinio di padre Michael Mawelera Samson avvenuto alcuni giorni fa in Tanzania, nella diocesi di Mbeya e della morte di padre Francis Kangwa, sempre in Tanzania, in circostanze ancora non chiare”.

La giornata del 23 giugno è stata dedicata completamente alla lettura e votazione degli emendamenti alla Regola di Vita.

Essendo risultati positivi al covid alcuni comboniani della comunità della Curia, tra cui due capitolari, il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, che doveva presiedere la celebrazione della solennità del Sacro Cuore, venerdì, 24 giugno, non è venuto. Al posto del suo intervento, P. Gonzalo, al mattino, ha fatto una meditazione per introdurre i capitolari nel processo elettorale e guidare l’assemblea nella riflessione e preghiera e ha così concluso: “Governare un istituto religioso richiede competenza ed eccellenza, ma trattandosi di accompagnare persone è preferibile optare per la maturità e non solo per il curriculum. L’elezione di un governo in una comunità di persone consacrate è una scelta di Dio… Siamo solo mediatori per scoprire le persone che sono nel cuore di Dio… È molto importante prendere sul serio la mia responsabilità di essere un mediatore e trovare ciò che Dio vuole, non ciò che io preferisco”. Alle ore 12.00 ha poi presieduto la Messa, durante la quale i comboniani presenti hanno anche fatto anche la rinnovazione dei voti per devozione.

Venerdì pomeriggio i capitolari hanno iniziato il discernimento in vista dell’elezione del Superiore Generale. Sabato mattina, 25 giugno, hanno rieletto, a larga maggioranza, P. Tesfaye Tadesse G. Dopo la sua accettazione, P. Pedro Andrés Miguel, in qualità di Segretario del Capitolo, secondo la procedura delle elezioni prevista dallo Statuto, ha dichiarato: “Avendo il Rev.do Padre Tesfaye Tadesse Gebresilasie riportato il numero sufficiente di voti, a nome del XIX Capitolo Generale, io, Padre Pedro Andrés Miguel, Segretario del Capitolo, dichiaro eletto ad un secondo mandato il Rev.do Padre Tesfaye Tadesse Gebresilasie Superiore Generale della Congregazione dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Poi, il Decreto di Elezione è stato firmato dal Segretario del Capitolo, P. Pedro Andrés Miguel, e dal Segretario Generale dell’Istituto, Fr. Daniele Giovanni Giusti.

Membri del Consiglio Generale (2022-2028): Fr. Alberto Lamana Cónsola (rieletto), P. Luigi Fernando Codianni, P. Tesfaye Tadesse G (rieletto Padre Generale),
 P. Elias Sindjalim Essognimam e P. David Costa Domingues.

La mattina di domenica 26 giugno, il Cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli, non è venuto in presenza, come era previsto, ma ha dato la sua conferenza per via telematica (sempre per motivi di prudenza a causa del covid).

La liturgia del 27 giugno è stata affidata ai capitolari del Mozambico. P. António Manuel Bogaio Constantino, superiore provinciale, e del Sudafrica, P. Burgers Jude Eugene, superiore provinciale. L’Eucaristia è stata presieduta da P. Bogaio Constantino e P. Mkhari Antony Abednego, delegato capitolare del Sudafrica, ha tenuto l’omelia. A salire all’altare sono stati invitati anche i capitolari che hanno lavorato nelle due circoscrizioni.

I capitolari hanno poi ripreso la lettura e votazione degli emendamenti alla Regola di Vita (RV).

Martedì 28 giugno, la giornata è iniziata con la liturgia guidata dai capitolari del Brasile: la Messa è stata presieduta da P. Raimundo Nonato Rocha dos Santos, vice provinciale, mentre il provinciale, P. Dario Bossi, ha tenuto l’omelia.

I lavori in aula sono iniziati con la lettura del verbale del giorno precedente e la presentazione dell’agenda, proposta dalla Commissione Centrale, per gli ultimi giorni del Capitolo. Approvata l’agenda, i capitolari hanno ripreso la lettura e la votazione degli emendamenti alla Regola di Vita (RV), processo che si è concluso nel pomeriggio. Dopo un dibattito in aula sulla proposta di nominare una Commissione ad hoc per rivederne la versione finale dopo il Capitolo, si è optato per affidare al Consiglio Generale eletto la decisione sulle modalità e i tempi per arrivare al testo finale della RV.

Il 29 giugno sono stati eletti i quattro assistenti generali, membri del Consiglio Generale (CG): P. Luigi Fernando Codianni, Fr. Alberto Lamana Cónsola (rieletto), P. David Costa Domingues e P. Elias Sindjalim Essognimam.

Il penultimo giorno, 30 giugno, è stato dedicato alla lettura e approvazione del documento sulle cinque priorità definite dal Capitolo, con i rispettivi sogni, le linee-guida e gli impegni per il prossimo sessennio: 1) Spiritualità. 2) Identità e Vita Comunitaria. 3) Revisione della Formazione. 4) Ministerialità e Riqualificazione. 5) Comunione dei beni, condivisione e sostenibilità.

Sono state quindi affrontate le questioni specifiche calendarizzate tra cui: servizio missionario, durata del servizio degli economi, limite di spesa a livello di circoscrizioni e nomina della commissione post-capitolare (P. Fernando Domingues, P. Ivardi Filippo e P. Dario Bossi). Inoltre, si è deciso che il prossimo 15 luglio si darà inizio al processo di elezione dei superiori di circoscrizione. Il 1° agosto entrerà in carica il nuovo Consiglio Generale e il 1° settembre entreranno in vigore le decisioni prese dal Capitolo, con la pubblicazione degli Atti Capitolari.

Oggi, 1 luglio, il Superiore Generale, Padre Tesfaye Tadesse, ha dichiarato chiuso il XIX Capitolo Generale e ha presieduto la celebrazione eucaristica conclusiva.

La mattina del 1° luglio i capitolari si sono ritrovati in aula per approvare la Lettera da inviare a tutti i confratelli, ascoltare gli ultimi orientamenti e fare la valutazione del Capitolo. Quindi il Superiore Generale, P. Tesfaye Tadesse, ha dichiarato chiuso il Capitolo e ha presieduto la celebrazione eucaristica conclusiva.