Sabato 22 marzo 2025
“In questo giorno, mentre stiamo scrivendo, proprio oggi 8 marzo 2025, è un anno che siamo arrivate [a Carapira, nel Mozambico], e siamo via via entrate sempre più nella parrocchia e nella vita qui in missione”. Oggi, vogliamo “farvi sentire più vicini a noi e farvi toccare con mano questa realtà e perché no, darvi anche l’opportunità di venire qui ad abbracciare questo luogo e questo popolo meraviglioso”. [Nella foto: Federica Rettondini e Ilaria Tinelli, LMC italiane]

Laici missionari comboniani a Carapira, in Mozambico.

Iniziamo con questo scritto per darvi un po’ di aggiornamenti dopo il periodo di Avvento. Come già sapete, il mese di dicembre qui in Mozambico è stato un momento molto caldo, non solo per le alte temperature, ma per la situazione politica molto accesa e instabile.

Il 23 dicembre è stato confermato il Presidente eletto con i brogli elettorali e questo ha portato, fino al giorno di Natale, molta confusione, molti morti, molta distruzione, incendi, strade bloccate... creando un clima surreale: si toccava con mano la disperazione totale, la paura e l’incertezza di questo paese.

In questi giorni così intensi e vissuti sempre con molta intensità, speranza e confidenza nel Dio della vita, abbiamo accolto il giorno di Natale, Giulia Lampo, una nostra amica di Verona che fa parte del gruppo dei laici missionari comboniani di Verona. È arrivata proprio in questo tempo così particolare e con grande coraggio ha vissuto, in prima persona, proprio tutto quello che stava succedendo fuori soprattutto nelle grandi città. Il suo arrivo è stato per noi davvero il poter dire: “adesso è ancora più Natale”! Come dire: quel bambino appena nato, ha sfidato il mondo per arrivare ad essere accolto, custodito e fatto crescere qui con noi in Carapira.

Giulia Lampo, laica missionaria comboniana italiana.

Per noi il Natale è stato proprio un giorno particolare, bello, intenso, semplice e degno di essere celebrato come un grande dono della vita e di una nuova nascita. Giulia è rimasta con noi fino all’inizio di febbraio, vivendo intensamente tutto ciò che accadeva qui ogni giorno come missione; ha toccato con mano la povertà, la sofferenza, la disperazione, ma nello stesso tempo ha abbracciato la bellezza di questo popolo dai sorrisi grandi e dal cuore che sa amare profondamente.

L’anno si è concluso nella bellezza di fare visite e celebrazioni nelle differenti comunità e con un matrimonio celebrato qui nella nostra chiesa di Carapira.

Il nuovo anno è iniziato con una semplice festa per il compleanno di Samuel (il seminarista qui nella comunità dei missionari comboniani) e con la partenza di tre seminaristi che hanno fatto esperienza per un mese nella nostra Parrocchia. Il giorno 17 di gennaio, abbiamo vissuto un altro momento molto particolare, di gratitudine e di bellezza. Il Signore ci ha fatto un grande dono: è arrivato con grande entusiasmo, un altro padre comboniano di Verona, Davide de Guidi, che farà parte della comunità dei missionari comboniani a Carapira. Per noi il suo arrivo è stato una grande grazia, bellezza ed è stato sentire un po’ anche a casa, visto che anche lui è veronese e conosce anche molte persone che ci stanno sostenendo in questo cammino. Il suo arrivo, assieme a quello di Giulia, sicuramente ci ha animato molto, e ha rinsaldato il collegamento, il ponte di condivisione con la nostra terra.

In questo giorno, mentre stiamo scrivendo, proprio oggi 8 marzo è un anno che siamo arrivate, e siamo via via entrate sempre più nella parrocchia e nella vita qui in missione; per questo facciamo fatica a rispondere ai tantissimi messaggi che ci continuano ad arrivare. Stiamo pensando a una modalità per rispondere e farvi sentire più vicini a noi e farvi toccare con mano questa realtà e perché no, darvi anche l’opportunità di venire qui ad abbracciare questo luogo e questo popolo meraviglioso.

Piano piano vi comunicheremo il tutto. Dopo un anno, molto ma molto intenso, fatto anche di momenti difficili, di dedizione totale, la nostra gioia e felicità non è mai mancata nel servire e amare le sorelle e i fratelli macua che ogni giorno ci insegnano a essere umili e semplici, a essere più umane. Noi stiamo bene, a parte qualche malaria di troppo e Federica, che ha fatto l’esperienza anche di essere morsa da uno scorpione; sentiamo nel profondo del cuore che il Signore ci ha fatto una grande grazia: essere qui e poterci donare per loro.

In questo tempo di Quaresima auguriamo a ognuno, noi comprese, che, il Signore ci faccia toccare con mano la bellezza e l’autenticità del nostro cuore abitato da Lui, nella riscoperta di tutta la sua bellezza e generosità. Che ogni gesto che compiamo ogni giorno, sia ricco di amore, solo amore! Continuiamo a pregare per tutti voi, ma anche voi non mancate di pregare per noi e per questo popolo mozambicano.
Un abbraccio immenso a ciascuno, denso di vera gratitudine per la vostra vicinanza.
Federica Rettondini e Ilaria Tinelli, LMC italiane

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