Roma, lunedì 25 marzo 2013
Domani, 26 marzo si aprirà a Tunisi il Forum Sociale Mondiale che proseguirà nel Campus dell’Università di Tunisi fino al 30 marzo. Oltre il solito slogan “Un altro mondo è possibile” il tema centrale di quest’anno è la Dignità. “Al centro del Forum – spiega il tunisino Fethi Dabako – c’è la parola DIGNITÀ che racchiude tutto quello che può volere un essere umano: libertà, diritto alla vita e a spostarsi liberamente”.

 

Questo è il terzo Forum che si celebra in Africa, il primo si è tenuto a Nairobi nel 2007 e il secondo a Dakar nel 2011. I FSM hanno avuto inizio in Brasile dove si sono tenuti i primi tre a Porto Alegre, nel 2001, nel 2003 e nel 2005 e sempre in Brasile, a Belém nel 2009. Solo uno si è tenuto in Asia a Mumbai nel 2004. Questo di Tunisi è il primo che si tiene in un paese quasi totalmente islamico.

Le  missionarie e missionari comboniani hanno iniziato a partecipato a questi Forum dal 2007 (Nairobi) e da allora sono sempre stati presenti perché ritengono i temi di giustizia, pace e integrità del creato come parte essenziale del loro fare missione.

A questo Forum partecipano una trentina di missionarie e missionari comboniani, provenienti dai quattro continenti: Africa, Americhe, Europa e Asia. E’ la prima volta che sono presenti al Forum con un loro stand e con sei workshops inseriti nel programma di massima.

Oggi in preparazione al Forum Mondiale si è tenuto il Forum Comboniano, una giornata dove si è focalizzata l’attenzione sull’Islam, dato che il Forum si tiene in Tunisia, paese totalmente islamico e dove ha avuto origine la prima delle “primavere arabe”.

Aiutati da due esperti comboniani p. Scattolin Giuseppe e p. Paul Annis, che lavorano in Egitto, e da due comboniane, sr Anna Maria Sgaramella e sr Alicia Vacas, che operano a Gerusalemme, i partecipanti hanno affrontato il significato dell’Islam nel mondo contemporaneo.

L’appello di questi esperti che lavorano sul campo è stato un pressante invito ad accostarci alla religione islamica con reverenza e ad accettare la sfida del dialogo a tutti i livelli. “Il dialogo interreligioso e interculturale, ha affermato Benedetto XVI, non può essere un optional”.

I partecipanti sono stati poi invitati a leggere il fenomeno delle “primavere arabe” dentro l’ottica di un Islam che deve confrontarsi con la modernità: il dibattito su questa questione è molto forte nella comunità islamica e non è privo di forti tensioni. E’ in questo contesto che il FSM di Tunisi assume tutta una sua specificità. Interessante notare infatti che buona parte degli interventi nel programma del Forum vertono in prevalenza su questo argomento.

La giornata si è conclusa con una solenne eucarestia nella cattedrale di Tunisi in cui la chiesa locale ha espresso la sua gioia per la partecipazione di cristiani e religiosi al Forum, insistendo sull’importanza del contributo cristiano che possono offrire in questo complesso momento storico.
P. Alex Zanotelli, Fr.. Bernardino Dias Frutuoso, sr Elisa Kidanè