Roma, lunedì 13 febbraio 2012
Nel corso dell’assemblea europea dell’animazione missionaria ed evangelizzazione iniziata il 7 febbraio scorso a Pesaro (Italia), i missionari comboniani presenti si sono confrontati sulla realtà economica, sociale, politica e religiosa dell’Europa e sul tema della nuova evangelizzazione. L’obiettivo dell’assemblea, che si svolgerà fino al 17 febbraio, è definire linee comuni per il progetto missionario e la presenza comboniana in Europa.

Mons. Piero Coccia, arcivescovo di Pesaro,
e P. Corrado Masini, superiore provinciale dei Comboniani di Italia.

Durante i lavori di questi primi giorni dell’assemblea europea dell’animazione missionaria ed evangelizzazione è stata particolarmente gradita la visita a sorpresa di Mons. Piero Coccia, arcivescovo di Pesaro, che ha avuto modo anche di rivolgere un saluto ai tutti i 46 comboniani partecipanti e di rispondere in seguito ad alcune domande spontanee. Prendendo la parola, l’arcivescovo ha sottolineato che “la Nuova Evangelizzazione è una sfida per tutti. Tutti abbiamo un po’ di paura. Sappiamo infatti ciò che lasciamo, ma non sappiamo ciò che ci aspetta”. Alla domanda in che cosa consista la nuova evangelizzazione, Mons. Piero ha affermato che “si tratta fondamentalmente di riproporre l’esperienza della fede, in modo che il singolo e le comunità cristiane la traducano in cultura e vissuto esperienziale quotidiano”. Secondo l’arcivescovo “occorre tessere insieme il Vangelo e la vita in maniera creativa e nuova”. Ha poi ringraziato i missionari comboniani per la loro “presenza e contributo sul territorio della diocesi” e ha chiesto di “continuare a lavorare in comunione profonda con la Chiesa locale”.

Per quanto riguarda il ruolo dei missionari comboniani in Europa, è intervenuto via skype Padre Enrique Sánchez González, Superiore Generale dell’Istituto. “È una riflessione che portiamo avanti da tempo – ha esordito –, cercando di capire che cosa il Signore vuole da noi, cosa dobbiamo fare, dove impegnarci e come dobbiamo vivere”. Padre Enrique è stato chiaro nelle sue parole: “La realtà dell’Europa è un invito a essere coraggiosi, per cercare modalità nuove di presenza, per essere testimoni visibili e credibili del Regno. In primo luogo non si tratta di fare, ma di essere testimoni del Vangelo. Se in altri continenti siamo davanti a povertà scandalose, legate a fenomeni come la fame, diversi tipi di ingiustizie sociali ed economiche, malattie che mietono molte vittime, mancanze di opportunità di educazione per le giovani generazioni, e così via, in Europa ci sono altre povertà, forse più gravi: povertà di valori, povertà di senso della vita, incapacità di condivisione, ricerca di potere e di piacere, e l’insaziabile possesso di beni materiali.

Riprendendo l’intervento del Superiore Generale, Padre Alberto Pelucchi, vicario generale dell’Istituto, ha sottolineato “l’importanza della testimonianza di vita nelle comunità comboniane e nei singoli missionari, la cui qualità dipende innanzitutto dalla vita fraterna, da un profondo rinnovamento spirituale, e da una apertura alla gente.” Rivolgendosi ai comboniani che lavorano in Europa, ha detto che non possono più “limitarsi all’animazione missionaria tradizionale”, raccontando quello che fanno altrove, ma “è arrivato il tempo di vivere anche qui in Europa da missionari, impegnandosi sul posto con modalità simili a quelle praticate nel Sud del mondo”. Infine ha auspicato che l’assemblea europea possa delineare “nuove aperture, cioè nuovi progetti di presenza missionaria”, rispondendo concretamente ad alcuni bisogni di evangelizzazione, in stretta collaborazione con la Chiesa locale.

La grande sorpresa delle ultime giornate è stata la molta neve caduta sulla regione di Pesaro che ha obbligato a qualche cambiamento nel programma dell’assemblea, soprattutto quello del fine-settimana.

Per raggiungere l’obiettivo dell’assemblea – definire una presenza comboniana in Europa al di là delle frontiere geografiche e provinciali –, dal 13 fino al 16 febbraio sono in programma momenti di riflessione personale, lavori di gruppo, plenari e sintesi di lavori per facilitare il percorso e la definizione delle linee comuni per il progetto missionario comboniano dell’animazione missionaria ed evangelizzazione in Europa.

Padre Enrique Sánchez González, Superiore Generale dell’Istituto, è intervenuto via skype
per rinforzare quale deve essere il ruolo dei Missionari Comboniani in Europa.

Da sinistra: P. Günther Hofmann, P. Robert Turyamurreeba, e P. Josef Altenburger della Germania (DSP)

Casa dei Missionari Comboniani a Pesaro (Italia), fondata il 7 agosto 1940, dedicata all’Immacolata,
destinata alla formazione permanente e all’animazione missionaria del territorio.