Venerdì 22 novembre 2024
Il Festival della Missione torna per la sua terza edizione, che si terrà a Torino dal 9 al 12 ottobre 2025. Il tema scelto, “Il Volto Prossimo”, invita a riflettere sulla domanda fondamentale: “A chi mi faccio prossimo?”. L’intento è di comunicare la missione in un linguaggio che possa parlare a tutti, credenti e non, attraverso testimonianze e narrazioni provenienti da vari contesti, tra cui di P. Dario Bossi, missionario comboniano in Brasile. [Festival della Missione]

All'incontro con i giornalisti interverranno l'Arcivescovo di Torino Monsignor Roberto Repole, il direttore generale del Festival della Missione Agostino Rigon, la giornalista del quotidiano Avvenire Lucia Capuzzi, e porteranno le loro testimonianze "missionarie" Sister Angela Msola Nemilaki, generale delle Madri Bianche (Congregazione suore missionarie di Nostra Signora d'Africa), Padre Dario Bossi, missionario comboniano in Brasile, e Cristian Daniel Camargo, giovane artista argentino, missionario laico della Consolata e ideatore di Murales por la paz. [Scarica qui i profili biografici degli ospiti del FdM25]

Tematica del Festival

Il tema “Il Volto Prossimo” si collega alla riflessione iniziata nel 2022 con “Vivere perdono” e si inserisce nel contesto del Giubileo del 2025 “Pellegrini di speranza”, promosso da Papa Francesco. Questo interrogativo assume oggi un’urgenza particolare in un mondo lacerato da conflitti e crisi globali, come la minaccia del riscaldamento climatico e le tensioni internazionali.

  • Prossimità: dal latino “prope” (vicino), la parola “prossimo” non indica solo vicinanza fisica, ma anche una connessione profonda tra tutte le crature, che racchiudono un frammento del Creatore. Inoltre, la prossimità è intesa come l’azione di “farsi più vicini” anche a quanti sono lontani a livello geografico ed esistenziale.
  • Il Volto e la Missione: il volto umano rappresenta il punto di incontro tra interiorità e mondo esterno. La parabola del Buon Samaritano è simbolo di questa missione: avvicinarsi agli altri con compassione, superando ogni barriera.

Location e scelta di Torino

La scelta di Torino come sede dell’evento è il risultato di un processo di consultazione con diverse diocesi italiane ed è stata approvata dalla Conferenza Episcopale Piemonte-Valle d’Aosta (CEP). I promotori principali sono CIMI e Fondazione MISSIO Italia, con una direzione artistica e organizzativa rinnovata per garantire un’esperienza coinvolgente e significativa.

  • Direzione Generale: Agostino Rigon e Isabella Prati.
  • Direzione Artistica: Lucia Capuzzi (giornalista di Avvenire) e Alessandro Galassi (regista e documentarista).

Eventi Speciali e Iniziative

Il Festival della Missione 2025 non sarà solo un evento principale, ma comprenderà anche un Pre-Festival e un Post-Festival, con attività rivolte a scuole, università, parrocchie e comunità locali. Tra queste iniziative spicca Officine di Pace, una serie di moduli elaborati in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis per un percorso condiviso di pace. I professori di religione che aderiranno all’iniziativa potranno proporre liberamente queste attività ai ragazzi delle scuole medie e superiori. Il progetto, che partirà dalla regione Piemonte, vedrà il diretto coinvolgimento degli studenti: i ragazzi saranno invitati a diventare protagonisti attraverso la realizzazione di contributi video per la promozione della pace, che verranno presentati nei workshop durante il Festival della Missione.

Il Festival vuole essere anche un’occassione per riportare le periferie al centro attraverso le voci di chi quotidianamente le vive ma anche con azioni concrete. In quest’ottica un’iniziativa speciale è dedicata a Brancaccio, uno dei quartieri più complessi di Palermo, in cui sarà realizzato un mural in memoria di don Pino Puglisi e fratel Biagio su un terreno confiscato alla mafia. A questo link https://youtu.be/7oDEH7gY-G4 è possibile ascoltare la testimonianza di don Maurizio Francoforte, parroco di San Gaetano.

L’arte è anche al centro del progetto Murales por la paz, i cui artisti saranno ospiti al Festival della Missione. Presentato durante la conferenza stampa dall’ideatore Cristian Daniel CamargoMurales por la paz va nei luoghi di conflitto e più vulnerabili del Sud America, portando colore e speranza dove c’è dolore. L’idea è che l’arte possa essere uno strumento di incontro per promuovere la pace e la fraternità. A questo indirizzo è possibile vedere la realizzazione di alcuni murales del progetto: https://www.youtube.com/watch?v=PNE83XXaWa8

Identità Visiva

Il logo del Festival, disegnato da Raffaele Quadri e aggiornato da Gabriel Arroyo, rappresenta cinque fili colorati, simbolo dei cinque continenti, che si intrecciano per formare un abbraccio avvolgente. Un’immagine che richiama la missione come cammino condiviso con gli emarginati.

La conferenza può anche essere seguita in diretta streaming sul sito del Festival della Missione.