Tuesday, January 20, 2015
From 21 September to 1 October 2014, the Generalate played host to the General Assembly of Provincial Bursars and Procurators. Forty five confreres with various responsibilities in the field of administration took part. The Assembly is held every six years, usually the year before the General Chapter and has as one of its main aims to review the Intercapitular journey centred, in this instance, especially on the application of the Total Common Fund and the drafting of proposals in view of the next General Chapter.
The agenda also included the updating of the General Financial Directory which was reviewed and integrated with the new norms of recent years: the handing over of the office, the accounting method and criteria for financial investment. Economic difficulties being experienced by some circumscriptions gave rise to the need to increase solidarity between the various provinces of the Institute. The Assembly drafted some proposals along these lines.
In conclusion, the Assembly brought out the need to work with an increasing degree of transparency and the need, already expressed by the 2009 Chapter, to make use of external auditors.
[Below the text of the conclusions in Italian].
ASSEMBLEA GENERALE
DEGLI ECONOMI E PROCURATORI PROVINCIALI
Roma, 21 settembre – 1 ottobre 2014
La Casa Generalizia ha ospitato, tra il 21 settembre e il 1° ottobre 2014, l’Assemblea Generale degli Economi e Procuratori Provinciali. Vi hanno partecipato quarantacinque confratelli con diverse responsabilità nell’ambito dell’amministrazione: tra di loro quasi tutti gli economi e procuratori provinciali.
L’Assemblea, che si tiene ogni sei anni, abitualmente un anno prima dello svolgimento del Capitolo Generale, aveva tra i suoi compiti principali la revisione del cammino post-capitolare, incentrato soprattutto sull’applicazione del Fondo Comune Totale e l’elaborazione di proposte in vista del prossimo Capitolo.
All’ordine del giorno vi era anche l’adeguamento del Direttorio Generale dell’Economia, che è stato rivisto e integrato con gli interventi normativi degli ultimi anni.
Sullo sfondo, vi era anche il momento di difficoltà economica di alcune circoscrizioni che ha fatto emergere la necessità di incrementare la solidarietà tra le diverse province dell’Istituto.
Infine, l’Assemblea ha messo in luce l’importanza di operare con una sempre maggiore trasparenza e la necessità, già espressa dal Capitolo 2009, di avvalersi di revisori esterni dei conti.
Il cammino post-capitolare
Le indicazioni del XVII Capitolo erano racchiuse nella settima parte degli Atti Capitolari, dal titolo “Economia e Missione” (AC ’09 nn. 146-166). Queste indicazioni furono successivamente riprese nella “Guida all’Attuazione del XVII Capitolo” (nn. 16.4, 16.6, 22.5).
La riflessione capitolare è riconducibile come motivazioni a tre “elementi ispiratori”:
a) desiderio di condivisione fraterna, espresso dalla decisione di arrivare al FCT in tutte le circoscrizioni;
b) desiderio di stile di vita semplice, espresso in pratica dalla necessità di valutare le strutture da noi usate;
c) desiderio di gestione responsabile e trasparente delle risorse, con una certa enfasi sulla mobilizzazione delle risorse locali.
A questi desideri si è cercato di rispondere con iniziative diverse, che qui vengono elencate in ordine sparso:
- Le assemblee continentali (6) e la partecipazione ad assemblee provinciali (12);
- I sussidi e le linee guida: “Le norme per l’attuazione del FCT (ottobre 2012) e “Norme per il passaggio di consegne (dicembre 2011);
- Contabilità e rendicontazione: formulazione del Piano Contabile dell’Istituto, identificazione e introduzione di un software adeguato («Banana»), l’elaborazione del Bilancio Consolidato dell’Istituto per una visione globale dell’economia dell’Istituto;
- Due grosse inchieste: sulla struttura giuridica delle province e delle opere, allo scopo di mettere in evidenza diritti (esistere, possedere e operare) e doveri (adempimenti, rendicontazione e responsabilità civile);
- La formazione: Corso per Economi Provinciali (ottobre 2012) e curriculum di formazione per gli scolasticati e CIF, già realizzato in 4 centri di formazione;
- La comunicazione: pubblicazione di EURNews, articoli su MCCJ Bulletin, la Relazione Economica Annuale.
Tra le cose auspicate e non realizzate vanno annoverati:
- L’avvio di due confratelli a studi ad indirizzo economico-gestionale per i bisogni del servizio generale dell’Istituto.
- La costituzione di fondi pensionistici, laddove non disponibili nel sistema pubblico.
- La costituzione di un meccanismo per una più effettiva solidarietà tra le province.
Direttorio Generale dell’Economia (DGE)
La revisione del DGE è stato un grosso lavoro portato avanti abbastanza rapidamente, considerando la quantità di contenuti totalmente nuovi e la ristrutturazione globale di tutto il testo.
L’aggiornamento del Direttorio Generale dell’Economia ha raccolto i molteplici sviluppi normativi avvenuti nel corso del sessennio: Fondo Comune Totale, Passaggio di Consegne, Revisione dei Conti e Verifica Patrimoniale, Piano Contabile, Investimenti Finanziari, Opere e Consigli di amministrazione.
Il testo uscito dall’Assemblea, dopo qualche pulitura di natura stilistica, in marzo passerà al vaglio del Consiglio Generale per l’approvazione finale.
Mozioni
Contrariamente ad altre assemblee, le mozioni approvate non sono state molte. Presumibilmente questo è dovuto al fatto che molte istanze e urgenze avevano già trovato espressione nel Direttorio.
Queste le mozioni:
1. All’inizio del mandato di un Consiglio di Circoscrizione, organizzare un tempo adeguato di informazione/confronto con il Segretariato della Economia per cercare di capire ed entrare nel funzionamento economico della Circoscrizione.
2. Opere: In ogni Circoscrizione si faccia un inventario delle opere con particolare attenzione ai loro statuti e alla suddivisione dei ruoli di governo e gestione.
3. L’Economato Generale organizzi ogni 2 anni un corso di formazione di nuovi confratelli nominati al servizio dell’economato provinciale o altri confratelli che ricoprono o ricopriranno responsabilità nel campo amministrativo (Province, Procure, Opere).
Revisione Esterna dei Conti
L’importanza di una revisione dei conti da parte di consulenti esterni è stata ribadita a più riprese ed un numero crescente di circoscrizioni se ne avvale. Tale esercizio non riguarda soltanto i conti, ma implica un esame approfondito dei documenti di proprietà dell’ente, il rapporto con le comunità, la situazione dei dipendenti, l’uso dei conti bancari, i processi decisionali, l’attività del consulente fiscale e così via.
Solidarietà tra le Province – Costi per la Formazione di Base
L’Assemblea è stata chiamata a confrontarsi con le crescenti difficoltà economiche di alcune circoscrizioni – dovute soprattutto ai costi della formazione di base – e alla necessità di consolidare gli strumenti per la solidarietà delle province.
La proposta emersa dall’Assemblea è di trasformare l’attuale Fondo Interventi Futuri della Direzione Generale in Fondo di Solidarietà, estendendo il suo ambito di competenza anche al finanziamento di alcune voci di bilancio delle province (in primis per la formazione di base) qualora questa necessità si presenti.
A questo fondo le province con maggiori risorse sono invitate a contribuire.
Durante i lavori, la maggioranza dei partecipanti ha espresso parere contrario ad istituire un sistema di finanziamento della formazione di base nelle fasi di postulato e noviziato simile a quello in funzione per scolasticati e CIF. La responsabilità viene rimandata alle province.
Momenti di Formazione Permanente
All’Assemblea sono stati invitati vari esperti che hanno fornito importanti riflessioni su temi diversi.
Il Card. De Paolis, noto canonista, e Sr. Oonah Mary O’Shea, Superiora Generale delle Suore di Notre Dame de Sion, sono intervenuti sul tema del rapporto tra Superiore ed Economo nei diversi livelli di gestione dei beni: locale, provinciale e generale.
Il Dott. Luigino Bruni, economista e autore di studi sull’Economia di Comunione, ha offerto alcuni elementi per la lettura della situazione economica odierna e sull’impatto che in essa può esercitare la gratuità.
Il Dott. Accardo e il Dott. Baranes, di Banca Etica, hanno illustrato i criteri fondamentali di riferimento per le scelte di Banca Etica in ambito finanziario. Hanno anche presentato alcuni strumenti concreti disponibili nella rete, attraverso i quali è possibile tentare una valutazione dei prodotti finanziari offerti dal mercato e acquisire una maggiore consapevolezza delle loro caratteristiche.
Valutazione dei lavori
La valutazione condotta dai partecipanti, con la facilitazione di Fr. Daniele Giusti, ha messo in evidenza il sostanziale conseguimento degli obiettivi, anche se alcuni meglio di altri:
a) Rivedere la bozza del Direttorio Generale per l’Economia - 2,8 /3
b) Guardare al cammino fatto negli ultimi cinque anni - 2,6 /3
c) Far crescere il consenso sulla necessità di avere una revisione esterna - 2,2 /3
d) Promuovere la solidarietà nell’Istituto - 2,1 /3
È stata molto elogiata anche l’organizzazione logistica e il clima accogliente e familiare della casa.
Alcuni punti non hanno avuto il modo o il tempo sufficiente per essere approfonditi, come la relazione delle province sul FCT e il lavoro di gruppo è stato un po’ limitato, mancando la possibilità di riprendere alcuni temi di interesse comune.
Una menzione particolare per la segreteria che ha funzionato molto bene.
Conclusione
Valgono come conclusione le parole con cui Fr. Daniele ha chiuso l’Assemblea: “Se dovessi indicare quali aspetti considero più critici nel lavoro di Economo Provinciale/di Delegazione, non avrei dubbi nel dire: la comunicazione, come trasformare concetti e pratiche aride in qualcosa che possa essere accolto dai confratelli, trovare il linguaggio per penetrare orecchie che non sono abituate ad ascoltare parole precise e stringenti, rendere comprensibile qualcosa che anche a noi risulta spesso difficile da comprendere… L’amministrazione, cioè il fare per conto di “un altro”, che, mentre mette un velo al nostro protagonismo, crea un legame molto forte – funzionale, utile – con l’Altro. Si tratta di un lavoro non particolarmente appariscente, che rende servitori più “criticamente utili”, nascosti a tanti ma vicinissimi a Lui”.
Roma, 20 gennaio 2015
P. Claudio Lurati, mccj
Economo Generale