In Pace Christi

Hornauer Josef

Hornauer Josef
Geburtsdatum : 03/04/1913
Geburtsort : Wutzldorf/D
Zeitliche Gelübde : 09/09/1931
Ewige Gelübde : 25/12/1935
Datum der Priesterweihe : 29/06/1936
Todesdatum : 19/06/1972
Todesort : Glen Cowie/RSA

P. Josef Hornauer era nato nella foresta bavarese nel 1913. All’età di 16 anni entrò nel noviziato di Bressanone e nel 1931 vi emise i primi voti. Sempre a Bressanone studiò teologia e qui venne ordinato sacerdote nella festa dei santi Pietro e Paolo del 1936.

Campo di concentramento

I tre anni seguenti, li passò a Graz finché, nel novembre del 1939, venne arrestato. I successivi 5 anni li passò come un calvario nei campi di concentramento di Sachsenhausen e Dachau. Questa esperienza lo segnerà per tutta la vita: da allora fino alla morte soffrirà di improvvise amnesie e altri disturbi.

Dopo la liberazione nell’aprile 1945 lavorerà per tre anni nella casa di Mellatz come padre spirituale e rettore.

P. Josef si trovava nel gruppo dei 12 missionari che poterono partire nel 1948 per la missione del Sudafrica a rinforzare le file e dare il cambio a chi aveva resistito per tanti anni senza nuove leve. Qui lavorerà per quasi 24 anni in diverse missioni fino alla tragica morte avvenuta in seguito a uno scontro frontale in macchina.

Incidente stradale mortale

P. Josef stava trasportando una suora nera malata dalla missione di Burgersfort all’ospedale St. Rita a Glen Cowie. In una curva cieca l’auto del missionario si scontrò frontalmente con un’altra proveniente dalla direzione opposta. Come spesso è il caso su piste di terra battuta, entrambe le auto viaggiavano al centro della carreggiata, seguendo la scia tracciata da altri veicoli.

Sulla base di quest’abitudine, la polizia non attribuì la colpa a nessuno. Il tragico risultato però fu che sia il P. Josef sia la suora vi lasciarono la vita che avevano consacrato al Signore. Trasportati da un camion di passaggio all’ospedale di Jane Furse, P. Josef vi decedeva poco dopo a causa di emorragia interna mentre suor M. Rosario penò per altri 5 giorni.

Al funerale celebrato a Maria Trost una folla immensa di persone, proveniente dalle varie missioni in cui P. Josef aveva lavorato, si radunò per dare l’estremo saluto al padre che li aveva tanto amati e che essi avevano imparato ad amare e rispettare.

B. Serale, Necrologi dei confratelli della DSP, Innsbruck 1992, p.18-19

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P. Josef era nato il 3 aprile 1913 nel piccolo paese Wutzldorf/Oberpfalz/Baviera. Nel 1929, all’età di 16 anni, entrò nella casa missionaria di Milland, provenendo dal ginnasio di  Regensburg. Anche due sorelle sue avevano scelto la vita religiosa. Il 19 maggio 1931 cominciò il noviziato a Milland ed emise i primi voti il 9 settembre 1931. Studiò filosofia e teologia al seminario diocesano di Bressanone. Il 25 dicembre 1935 si consacrò a Dio con i voti perpetui. Fu ordinato sacerdote dal vescovo di Bressanone il 29 giugno 1936.

Finita la preparazione, P. Josef è stato inviato come insegnante al seminario di Unterpremstätten vicino a Graz. Dopo la chiusura del seminario imposta dal governo nazionalsocialista, P. Josef passò alla casa di Messendorf. L’8 novembre 1939 la polizia l’ha arrestato. Trascorse cinque anni nei campi di concentramento di Sachsenhausen e Dachau. E’ stato internato per un’osservazione durante una catechesi in una scuola vicino a Graz. Trattava il tema della carità del prossimo. P. Hornauer scrive: Un ragazzo mi domandava se si doveva amare anche Chamberlain. Risposi tra altre cose che non sarebbe cristiano dire che per Chamberlain non si può pregare. Sull’ordine di custodia cautelare era scritto: Il detenuto mette in pericolo la sicurezza dell’impero tedesco intentando di allontanare la gioventù dalla Weltanschauung nazionalsocialista, di compromettere la loro educazione e si è dimostrato un parassita del popolo di pessima specie. Dopo la guerra, il Padre ha preparato una relazione di 27 pagine sulle sue esperienze nel campo di Dachau.

Dopo la sua liberazione in aprile 1945 P. Josef è stato nominato Padre Spirituale e poi Superiore di Mellatz fino a ottobre 1948. In dicembre 1948 durante una solenne celebrazione nella chiesa di San Martino a Bamberg P. Josef fu inviato con altri 11 confratelli alla missione del Sudafrica. E’ stata la prima partenza per la missione dopo la seconda guerra mondiale.

Benché di salute piuttosto debole, si è messo a lavorare con successo nelle seguenti missioni:  Glen Cowie, St. John’ Barberton, Burgersfort und Acornhoek. Era uno dei pochi missionari che padroneggiava oltre l’inglese e l’afrikaans anche le tre lingue africane Zulu, Sepedi e Shangaan. Era tra i pionieri tra la tribù degli Shangaan e della loro lingua Shangaan che si parla nel nordest della diocesi di Lydenburg/Witbank. Per questo ha lavorato molti anni nelle missioni un po‘ isolate di Acornhoek und Burgersfort.

La morte l’ha sopravvenuto il 19 luglio 1972 all’età di 59 anni in un incidente stradale in cui era coinvolto senza colpa personale. P. Hornauer era in viaggio dalla sua missione Burgersfort a Glen Cowie per portare Sr. Rosario che doveva essere operata allo stomaco all’ospedale della missione. In un luogo di scarsa visibilità capitò l’incidente coinvolgendo due macchine. I feriti sono stati portati all’ospedale distante otto miglia. Il Padre è morto 20 minuti dopo l’arrivo. Anche Sr. Rosario è morta qualche giorno dopo. Il confratello è stato sepolto nel cimitero di Maria Trost. Mai tanta gente aveva partecipato in un funerale a Maria Trost. La gente voleva esprimere in questo modo il suo affetto e la sua stima per il missionario P. Josef Hornauer.

P. Josef non si è mai messo in primo piano. Non era persona socievole e affabile come altri. Nelle poche fotografie appare sempre con faccia piuttosto seria. E’ stato un missionario di grande zelo ed esemplare spirito di lavoro.

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P. Josef wurde am 3. April 1913 im kleinen Weiler Wutzldorf in der Oberpfalz geboren. 1929 trat er mit 16 Jahren vom Gymnasium in Regensburg aus ins Missionshaus Milland ein. Zwei seiner Schwestern erwählten ebenfalls wie Josef den Ordensberuf. In Milland begann er am 19. Mai 1929 das Noviziat und schloss es am 9. September 1931 mit den ersten zeitlichen Gelübden ab. Am Priesterseminar von Brixen studierte er Philosophie und Theologie. Am 25. Dezember 1935 legte er die ewigen Gelübde ab. Am 29. Juni 1936 wurde er im Dom von Brixen zum Priester geweiht.

Nach dem Abschluss seines Studiums kam P. Josef zunächst als Lehrer ins Seminar nach Unterpremstätten bei Graz. Nach der von  den Nationalsozialisten erzwungenen Schließung des Seminars war er in Messendorf in der Nähe von Graz. Dort wurde er am 8. November 1939 verhaftet. Fünf Jahre musste er in  den Konzentrationslagern Sachsenhausen und Dachau verbringen. Ins Konzentrationslager kam P. Hornauer wegen einer Bemerkung im Religionsunterricht. Es war in einer Schule in der Nähe von Graz. Das Thema war christliche Nächstenliebe. P. Hornauer schreibt: „Auf die Frage eines Buben, ob man auch Chamberlain lieben müsse, sagte ich unter anderem, dass es unchristliche wäre, wenn einer sagen würde, für Chamberlain dürfe man nicht beten“. Auf dem Schutzhaftbefehl stand: „Der Schutzhäftling Hornauer gefährdet die Sicherheit des deutschen Reiches, indem er versucht, die Jugend den Ideen der nationalsozialistischen Weltanschauung zu entfremden, ihre Erziehung gefährdet und sich als Volksschädling übelster Sorte erwiesen hat“.

Nach seiner Freilassung im April 1945 war P. Josef Spiritual und zwei Jahre bis Oktober 1948 Rektor von Mellatz. Bei der großen Aussendungsfeier der ersten Gruppe von Missionaren, die nach dem Krieg ausreisen durften, wurde P. Josef mit 12 Mitbrüdern im Dezember 1948 in der Martinskirche in Bamberg feierlich verabschiedet. Südafrika wurde sein neues Bestimmungsfeld. Er wirkte vor allem auf den Missionsstationen Glen Cowie, St. John’ Barberton, Burgersfort und Acornhoek.

Obwohl er als Folge seiner Haft gesundheitlich angeschlagen war, begann hier für ihn eine erfolgreiche und erfüllte Missionsarbeit. P. Josef war einer der wenigen Missionare, die neben Englisch, Afrikaans die afrikanischen Sprachen Zulu, Sepedi und Shangaan beherrschten. Er war einer der Pioniere des Shangaan, das im Nordosten der Diözese gesprochen wird. Deshalb verbrachte er einen Teil seiner Missionsarbeit in den abgelegenen Missionsstationen Acornhoek und Burgersfort.

Der Tod ereilte ihn, der, wie er schrieb, schon einmal mit seinem Leben abgeschlossen hatte, am 19. Juli 1972 mit 59 Jahren bei einem nicht selbst verschuldeten Autounfall. P. Hornauer war unterwegs nach Glen Cowie, da er Sr. Rosario für eine dringende Magenoperation ins St. Rita Krankenhaus nach Glen Cowie brachte. An einer unübersichtlichen Stelle kam es zu einem Frontalzusammenstoß. Das entgegenkommende Fordauto  fuhr über den Wagen von P. Josef hinweg und drückte ihn flach ein. Die Verletzten wurden in das acht Meilen entfernt liegende Krankenhaus gebracht. Dort verschied P. Hornauer nach etwa 20 Minuten. Auch Sr. Rosario starb an den Verletzungen einige Tage später. Der Mitbruder wurde in Maria Trost begraben. Noch waren so viele Menschen zu einem Begräbnis in Maria Trost gekommen. Ein Zeichen, wie beliebt und geschätzt P. Hornauer bei den Afrikanern war.

P. Josef drängte sich nie in den Vordergrund. Er war auch nicht der gesellige, joviale Mensch. Auf den wenigen Fotos, die es von ihm gibt, ist er immer mit einem ernsten Gesicht. Sein Eifer und sein Fleiß waren vorbildlich.  P. Alois Eder