Giovedì 16 giugno 2022
I partecipanti al XIX Capitolo Generale dei Missionari Comboniani, che si sta svolgendo dal 1 al 30 giugno a Roma, dopo l’ascolto delle relazioni, hanno dato inizio ieri, 15 giugno, ai lavori di sintesi, prima di passare alla seconda fase del discernimento. Per elaborare questa sintesi, hanno avviato un intenso lavoro nei gruppi, che occuperà anche i prossimi giorni, per arrivare a individuare le priorità in vista poi di una progettazione per il prossimo sessennio della vita dell’Istituto. I capitolari si stanno basando, in modo particolare, sulla sintesi che la Commissione Precapitolare ha presentato nella sua relazione lo scorso martedì.
Mercoledì 15 giugno, i capitolari hanno celebrato la Messa divisi per continenti. Poi, dopo la preghiera e la lettura del verbale del giorno precedente nell’aula capitolare, sono andati a lavorare in gruppi, per cercare di elaborare una sintesi di tutto quanto hanno ascoltato nelle relazioni presentate nei giorni scorsi. Particolare attenzione ha meritato la sintesi fatta dalla Commissione Precapitolare delle risposte ai questionari individuali e dei segretariati generali (Missione, Formazione ed Economia) inviate dai singoli comboniani, dalle province e dai continenti. I missionari sono stati invitati a identificare e a riportare in aula le malattie, i semi di vita e le chiamate che hanno trovato nelle relazioni.
Sintesi della Commissione Precapitolare
P. Pedro Andrés Miguel, che è stato coordinatore della Commissione Precapitolare e ora è Segretario del Capitolo, ha così introdotto la sintesi: “il tema ispiratore, che emerge dalla sintesi dei diversi contributi, è quello di una chiamata ad essere sempre più radicati in Cristo. Questa chiamata concretamente ci invita a percorrere quattro cammini o piste: revisione della Regola di Vita, revisione della Formazione, ministerialità in vista della riqualificazione, condivisione dei beni e sostenibilità”.
Per quanto riguarda la Regola di Vita (RV), ha detto: “Il cammino di revisione della RV è in realtà un punto di arrivo di un cammino cominciato da diversi anni. Gli altri tre cammini ci sfidano a riconoscere limiti, semi di vita e chiamate su cui fare discernimento. Sta a noi decidere se esaurire tutti e quattro i cammini o focalizzarsi su alcuni di essi in particolare”.
Inoltre, ha comunicato ai capitolari l’elenco delle proposte che la Commissione ha analizzato, valutato e integrato, riguardo alla RV: “Sono arrivate proposte di emendamenti a 58 testi costituzionali, 119 direttoriali, 13 titoli, 12 note, il che corrisponde a un totale di 202 modifiche proposte alla RV”.
E ha aggiunto: “La Commissione Precapitolare, considerando il numero delle proposte e l’importanza di fare un discernimento approfondito su un documento fondamentale qual è la Regola di Vita, non ritiene fattibile trovare né il tempo né lo spazio per discernere su tutte le proposte nell’arco di un Capitolo, come quello attuale, che si svolge in circostanze speciali”. Quindi ha proposto che “il Capitolo valuti tempi e modi per portare a conclusione il processo di Rivisitazione e Revisione della Regola di Vita. Nel caso in cui il Capitolo ritenga necessario trattare anche questo argomento, si dovrà formulare una metodologia adeguata alla discussione e approvazione degli emendamenti proposti”.
P. Léonard Ndjadi Ndjate ha ripercorso in dettaglio i primi due cammini, la rivisitazione della RV e la revisione della Formazione.
“La rivisitazione della RV è stata fatta attraverso un lungo processo cominciato nel 2013. La Commissione Precapitolare non ritiene realistico valutare tutte le 202 proposte di correzione presentate per cui – ha ribadito – dovrà essere il Capitolo a suggerire modalità e tempi per tale revisione. Altrimenti bisognerà elaborare insieme una metodologia che possa ragionevolmente affrontare le numerose proposte”.
Sulla revisione della Formazione P. Léonard ha detto: “L’icona scelta è quella del buon seminatore. Si tratta di rivedere il cammino fatto, la situazione attuale, le cose che già si fanno e le sfide e le proposte per continente. L’Istituto ha vissuto l’impegno della formazione come una priorità. Il grande investimento, in personale e risorse economiche, ne è una dimostrazione. Alla base c’è una convinzione: dalla formazione qualificata dei suoi membri dipende, in gran parte, il rinnovamento di tutto l’Istituto: «per questo motivo l’Istituto si impegna ad assicurare una solida ed efficace formazione ai suoi candidati, salvaguardando l’unità dei contenuti e gli orientamenti essenziali della Ratio comboniana» (RFIS 15)”.
Sulla nuova geografia delle vocazioni ha detto: “Dal punto di vista demografico, in alcuni paesi ci sono molti giovani e questo dato spiega bene l’alto numero alto di vocazioni, mentre altri paesi di antica tradizione cristiana hanno un tasso di natalità molto basso e poche vocazioni. Con questa situazione, l’Istituto sperimenta una nuova geografia vocazionale”.
Di fronte alle fragilità vissute nel settore della Formazione, P. Léonard ha detto che “è necessario un cammino di discernimento per apprezzare, scegliere e verificare se il candidato può assumere per tutta la vita le esigenze della vocazione missionaria e le sfide della missione. In altre parole, è necessario un cammino di discernimento che metta in grado di individuare le resistenze al processo di crescita, la rigidità e i meccanismi del rifiuto di cambiamento”.
Infine, ha presentato una lista delle sfide e delle proposte fatte dai confratelli per continenti, partendo dalla realtà attuale della Formazione nelle sue diverse fasi, incluso i candidati fratelli.
P. Raimundo Nonato Rocha dos Santos ha parlato del cammino verso la ministerialità. “La ministerialità– ha fatto notare – è il criterio per la riqualificazione dei nostri impegni. Esso risponde alla situazione attuale dell’umanità, al bisogno di evangelizzare come comunità e all’importanza di valorizzare pastorali specifiche”.
P. Raimundo ha ricordato che “la ministerialità non è un tema nuovo ed è stato il tema centrale di formazione permanente per un anno a livello di Istituto. Dopodiché, è stato redatto un testo che contiene anche le riflessioni del Segretariato della Missione e quelle sul cammino fatto sulla ministerialità sociale, promosso e proposto a tutta la Famiglia comboniana”.
P. David Costa Domingues ha presentato la sintesi del cammino verso la condivisione e la sostenibilità, partendo dall’icona biblica della moltiplicazione dei pani. “Il cammino ci impegna a cercare soluzioni evangeliche alle sfide che si presentano in campo economico”, ha concluso.
La seconda seduta pomeridiana è cominciata con la presentazione della sintesi delle risposte al questionario pre-capitolare. P. Fidèle Katsan Fodagni Kokouvi ha informato che la Commissione Precapitolare ha ricevuto un totale di 530 risposte, corrispondente a 37,1% dei membri dell’Istituto, così suddivise: 404 risposte al questionario generale, 35 sulla Missione, 55 sulla Formazione, 33 sul tema dell’Economia e 3 contributi individuali.
P. Fidèle ha detto che “la valutazione che i confratelli fanno degli ultimi anni del cammino dell’Istituto va dall’ottimo allo scadente. Prevale però una visione positiva del cammino fatto”. I punti principali della sintesi sono stati la gestione del personale, il servizio dell’autorità, l’accorpamento di province e la riduzione di comunità, l’interculturalità e la revisione e rivisitazione della Regola di Vita.
Sui questionari specifici su Missione, Formazione ed Economia, ha presentato le luci e le ombre, le sfide e i suggerimenti per il futuro di ogni settore.
Infine, ha riferito che la Commissione ha raccolto anche in un documento tutti i contributi scritti dai confratelli e che non sono rientrati nei quattro cammini proposti dal Consiglio Generale per il Capitolo. Questi temi vengono presentati per continente.