London, Dawson Place 4 - 6 Maggio 2004

Martedi 4 maggio.-

Si inizia l’incontro con la preghiera delle lodi. Poi vengono eletti il segretario (P. Lino Spezia) e i moderatori (P. Martin Devenish e P. Jaime Calvera) e fissato il time table.

P. Martin legge la lettera di saluto pervenuta dal P. Teresino Serra, Superiore Generale e presenta il cammino avvenuto “Da Pesaro 2002 ad oggi”, mentre P. Jaime illustra come gli Atti Capitolari presentano l’Animazione Missionaria.
Prima della pausa pranzo P. Jeremias inizia la presentazione delle attività missionarie nella sua Provincia.

Nel pomeriggio P. Benito De Marchi, ci offre una sua riflessione per cogliere il contesto europeo in cui viviamo, e cioè come la società lanci continuamente una serie di sfide che domandano di essere accolte, e come la Chiesa e noi Missionari dobbiamo essere attenti a raccoglierle e cercare di offrire proposte nuove
L’Eucarestia conclude la giornata ed presieduta da P. Manolo della Polonia.

Mercoledi 5 maggio.-
Si inizia la giornata con la concelebrazione dell’Eucaristia, presieduta da P. Martin, con tutta la Comunità di Dawson Place.
In mattinata viene presentata l’A.M. in Spagna, nella Deutsche Sprache Provinz, nella London Province, in Polonia e in Italia.

Nel pomeriggio si inizia il lavoro di “contestualizzazione dell’A.M. in Europa” a partire dalle provocazioni e spunti offertici da P. De Marchi.

Giovedi 6 maggio.-
Dopo il lavoro di “preparazione” si procede alla stesura delle proposte da presentare per l’incontro dei Provinciali europei che si terrà a Varsavia.

Nel pomeriggio si programma il corso e la prossima assemblea europea del 2005 e viene condiviso il materiale di A.M. di ogni provincia. Viene visitato il nuovo sito: www.comboni.org (che nel momento presente si puo aprire in: www.comboniani.org/index.php

Si termina con l’Eucarestia presieduta da P. Lino e alla sera…con una buona birra per festeggiare la conclusione dei lavori.

Alla luce dell’analisi offerta da P. De Marchi è emerso questo primo quadro che vuole raccogliere alcune provocazioni

Alcune provocazioni

1a Una società senza Dio.
2a Una società la cui cultura è determinata dal mercato e dall’economia.
3a Un’Europa che rifiuta lo “straniero”.
4a Una Chiesa ripiegata su se stessa.
5a Una difficoltà di raggiungere i giovani.
6a A livello di Istituto si prende atto di una diminuzione di personale nell’Animazione Missionaria con la conseguenza di trovare personale demotivato e che invecchia.

Ci siamo posti, allora, quale domanda porre per interpellarsi su queste realtà. Ed è emerso un secondo quadro:
1b In questo tipo di società è importante avere un atteggiamento di ricerca del Dio adveniens: ma quale linguaggio lo può comunicare?
2b Quale sfida profetica avere per affrontare il mercato e l’economia?
3b Come rendere questa società aperta all’accoglienza verso l’immigrato e lo straniero?
4b In una Chiesa tendenzialmente chiusa, come renderla missionaria?
5b Come accogliere i giovani nella loro realtà?
6b Alla luce degli AC 133.2 come incrementare l’attenzione al personale?

Da questo spaccato ci si è domandati quali contenuti deve avere l’Animazione Missionaria:
1c L’annuncio di un Cristo morto e risorto, a partire dalla sofferenza umana.
2c Coltivare atteggiamenti di GPIC, e i nostri mass media siano in sintonia tra essi nel promuovere queste posizioni.
3c I missionari offrano una testimonianza gioiosa della propria vocazione e le comunità siano capaci di accoglienza fraterna.
4c L’attitudine ad inserirsi e a collaborare nelle strutture ecclesiali locali
5c Offrire modelli di vita e di dedizione ai giovani.
6c Puntare sulla formazione e su personale qualificato.
Da questo insieme è scaturito un quadro generale di indicazioni e di programma da proporre ai Provinciali perché l’Animazione Missionaria nelle varie Province abbia continuità e propositività.

Prima di tutto viene sottolineato che:
a) I vari segretariati provinciali siano capaci di tradurre le linee operative emerse dai gruppi di riflessione nelle proprie Province.
b) L’auspicio che la “Ratio Missionis”, che attualmente è in cantiere, abbia a incidere nei diversi settori di ogni Provincia.
c) Ogni Provincia organizzi periodi di formazione e preparazione per gli animatori missionari.

Alla luce di questo panorama emergono le seguenti proposte:

1d A partire dalla sofferenza umana, l’Animazione Missionaria testimoni ed annunci il Cristo morto e risorto.
2d Si riafferma quanto segnalato nell’Assemblea Europea di Pesaro “il fare causa comune con i poveri attraverso denunzie, campagne, gesti di accoglienza, stile di vita e accettarne le conseguenze” ; quanto affermato negli Atti Capitolari 03, e inoltre integrare le proposte che emergeranno dal recente raduno dei coordinatori di GP a Lisbona 04.
3d Si rilanci, a livello di comunità, il valore biblico dell’accoglienza. Ci siano in ogni Provincia comunità di AM che offrono accoglienza allo straniero e, allo stesso tempo, comunità multirazziali, quindi aperte all’internazionalità, capaci di educare alla multiculturalità tra noi e con gli altri.
4d Si richiama ad una missione capace di aprire le porte di questa Chiesa europea al mondo, alle ricchezze delle altre Chiese, religioni e culture favorendo lo scambio di queste componenti. Si suggerisce ai Provinciali di cercare di tenere i contati con i vescovi delle diocesi in cui siamo presenti.
5d Si sostiene il lavoro che i nostri confratelli svolgono preminentemente con i giovani. L’AM cerchi di essere presente e di andare nei luoghi dove sono presenti i giovani stessi e di accoglierli e di credere in essi. L’AM offra ai giovani che incontra proposte dirette/concrete di impegno perché siano animatori degli altri giovani ma anche con proposte vocazionali e di impegno missionario in loco e/o di missione.
6d In sintonia con gli AC 03 , 133.2 e 129, si auspica che in ogni Provincia il personale dell’AM sia preparato e si riqualifichi anche attraverso il corso continentale nel prossimo 2005.


CORSO ANIMATORI E ASSEMBLEA EUROPEA 2005
Per il 2005, a Palencia (Spagna), si prevede un corso per animatori di due settimane (12–24 settembre) seguito, poi, dall’assemblea Europea (26 –29 settembre).

a) Il corso vorrebbe offrire ai partecipanti elementi di formazione a diversi livelli:

Ø Tecniche di comunicazione: relazione pubblica e dinamiche di gruppo.
Ø Teologia dell’A.M. in Europa.
Ø Comboni e l’A.M. in Europa
Ø Informatica: uso del powerpoint e altre tecniche.

b) Il corso avrà inizio dal 13 settembre con arrivo a Madrid il 12 in giornata e partenza nel pomeriggio per Palencia. I weekend saranno liberi e ci saranno proposte per visite a luoghi

Atti e Proposte