Giovedì 24 aprile 2025
Desidero raggiungervi con una parola carica della fragranza pasquale. Una parola, udita la mattina di Pasqua, ha risuonato in me in modo particolare: RASSICURAZIONE!

La rinnovata celebrazione della Risurrezione di Gesù viene ancora una volta a rassicurarmi: le sue promesse sono veritiere, Egli rimane fedele, e il suo invito a non avere paura è davvero rassicurante – non parole gettate al vento – perché Egli è sempre con noi, nei momenti belli come nelle giornate burrascose, quando sembra che la nostra fragile barchetta stia per naufragare.

Questo mi fa esclamare con san Paolo: “So in chi ho posto la mia fiducia!” (2 Timoteo 1,12).

Viviamo in una società in cui si cercano garanzie su tutto: dalle assicurazioni più comuni – contro malattie, infortuni, catastrofi naturali – a quelle più strane e bizzarre, come quelle dei VIP che spendono cifre stellari per assicurare una parte del proprio corpo… per non parlare di quelle più assurde, come l’assicurazione contro il rapimento da parte di alieni! Quanti investimenti si fanno sulle nostre paure!

Noi cristiani, però, abbiamo un’assicurazione a vita, a costo zero, gratuita, senza clausole-trabocchetto nascoste in fondo alla pagina. Il Signore ha investito tutto non sulle nostre paure, ma sulla nostra sete profonda di vita piena, di amore vero, di libertà autentica. Ha pagato di persona il prezzo del nostro riscatto e ci ha garantito la vita eterna, se affidiamo a Lui la nostra vita.

Purtroppo, la paura di essere traditi o ingannati – soprattutto quando la vita ci mette a dura prova – può far vacillare le nostre certezze. Ecco perché la Pasqua viene a rassicurarci: l’amore di Dio e la sua fedeltà non verranno mai meno.

Per gli amici che non vedo da anni, condivido qualche notizia personale.

Sto bene, grazie anche all’“assicurazione” garantita dalla vostra preghiera. La mia “balena”, la SLA, continua a navigare in acque tranquille, senza troppi scossoni. I disturbi sono accettabili. Sono ben assistito, con tanto affetto. Mi dispiace solo per il sorriso sulle labbra, a cui tenevo tanto, che è diventato una goffa smorfia… Si vede che non era assicurato! Ma il sorriso del cuore, invece, sembra garantito contro ogni rischio.

Concludo formulando tre auguri in preghiera:

  • Che la celebrazione dell’Eucaristia domenicale, memoriale della Pasqua del Signore, sia per noi una garanzia permanente dell’amore di Dio e della bellezza e bontà della vita;
  • Che ciascuno di noi diventi una persona rassicurante per coloro che ci stanno accanto;
  • E infine, dopo la perdita del sorriso di Francesco, che ci ha tanto addolorati, che il nuovo Papa sia una presenza rassicurante per la Chiesa e per il mondo, come lo è stato papà Francesco!

Vi abbraccio con affetto,
P. Manuel João Pereira Correia
Comboni2000