Lunedì 21 febbraio 2022
Al termine di un impegnativo, entusiasmante e fecondo cammino durato quasi tre anni, lo scopo di questo Rapporto di sintesi è quello di presentare alcuni risultati raggiunti, condividere alcuni nodi da sciogliere, e proporre diverse raccomandazioni che pensiamo siano utili per dare continuità a questo processo. [Vedi allegato]
Noi siamo missione
La ministerialità sociale
come dimensione dell’evangelizzazione
nella Famiglia Comboniana
Rapporto di sintesi
“Il ricco e il povero, il sano e l’infermo, il giovane e il vecchio,
il padrone e il servo avranno sempre uguale accesso al mio cuore.
Io prendo a far causa comune con ognuno di voi,
e il più felice dei miei giorni sarà quello in cui potrò dare la mia vita per voi”.
San Daniele Comboni – Omelia di Khartoum
Premessa: un cammino che viene da lontano
La dimensione sociale è sempre stata una caratteristica identitaria della Chiesa ed è parte fondativa dell’Evangelizzazione. Come ci ricorda Papa Francesco: “... se questa dimensione non viene debitamente esplicitata, si corre sempre il rischio di sfigurare il significato autentico e integrale della missione evangelizzatrice.” (EG n. 176)
La Ministerialità Sociale si esplicita principalmente in questi servizi: quello della carità e del prendersi cura di chi è impoverito e di chi è marginalizzato; quello della convocazione di tutte le forze ecclesiali, sociali, politiche, economiche e culturali ad articolarsi come advocacy intorno ad un progetto che promuove la vita in abbondanza e la dignità di ogni persona, per la realizzazione di un mondo altro, solidale, inclusivo e fraterno; quello dell’annuncio dei Valori del Regno di Dio e quello della denuncia delle ingiustizie per una cultura di pace, giustizia e salvaguardia del creato (GPIC).
In questi ultimi 30 anni, seguendo gli orientamenti del Concilio Vaticano II, la Dottrina Sociale della Chiesa (DSC) e la lettura dei segni dei tempi in questo cambiamento d’epoca, la Famiglia Comboniana (FC), nella missione evangelizzatrice nel mondo, insieme a tanti altri movimenti e associazioni, ha preso a cuore il servizio della Convocazione per l’advocacy, senza tralasciare la Carità che nella prassi rimane il servizio predominante, né quello dell’Annuncio dei Valori del Regno e di quello della Denuncia delle ingiustizie e della cultura dello scarto di miliardi di persone. Quest’ultimo, però, è ancora molto timido e reticente nelle fila della nostra consapevolezza e prassi.
Le numerose iniziative e attività promosse in questi anni lo dimostrano: prima di tutto, la fondazione dell’Institute of Social Ministry in Mission, nel 1994, a Nairobi, avvenuto contemporaneamente alla Prima Assemblea Speciale dei Vescovi per l’Africa; ma anche la nomina del coordinatore generale di GPIC, il compianto p. Anton Mayer, in occasione del Giubileo del 2000. Come anche le varie iniziative nei nostri singoli Istituti, per esempio, il “Simposio sulla Rigenerazione dell’Africa e sulle Regole del 1871”, organizzato a Verona, dalle Suore Comboniane nel 2013.
L’adesione della nostra Famiglia Comboniana ad organismi inter-congregazionali, come Africa Europe Faith and Justice Network (AEFJN), VIVAT International; ma anche la nascita di gruppi di riflessione e di pastorale come il Missionary Reflections dell’Africa anglofona e il Gruppo Europeo di Riflessione Teologica (GERT) dell’Europa, sono stati ulteriori modi per allargare la cerchia della nostra partecipazione ai vari cammini mirati a creare unità di intenti tra varie entità ecclesiali.
In questi stessi anni, si sono organizzate a livello continentale, e a volte intercontinentale, alcune pastorali specifiche, come quella a favore dei Diritti Umani; la pastorale dei senza terra e senza tetto, con atti profetici fino al martirio, come quello di p. Ezechiele Ramin; la pastorale che promuove il Dialogo Interreligioso, specialmente con l’Islam; la pastorale tra i Popoli Nomadi e quella nelle periferie delle grandi metropoli; la pastorale tra i Popoli Indigeni, gruppi minoritari e i Popoli Afrodiscendenti, con la presenza e la condivisione di vita e di visione, come ha vissuto p. Ettore Frisotti; la lotta contro la Tratta degli esseri umani, con l’impegno di tante nostre sorelle comboniane (Talitha Kum) e la pastorale Migrantes; la difesa della Casa Comune contro le imprese estrattiviste; l’impegno a cambiare gli stili di vita e promuovere la conversione ecologica.
La partecipazione ai World Social Forum insieme ai Movimenti Popolari per la costruzione di un mondo altro/alternativo e solidale (nel 2007 a Nairobi; 2009 a Belèm, 2011 a Dakar, 2012 a Rio de Janeiro sulla questione dell’acqua; 2013 e 2015 a Tunisi; 2016 a Montréal; 2018 a Salvador de Bahia), è stato il filo rosso che ha permesso alla nostra FC di mantenere viva l’attenzione verso i movimenti sociali, che dal basso elaborano un progetto alternativo al sistema liberista, che opprime e esclude miliardi di poveri, e articolarsi con associazioni locali e continentali per avviare processi e iniziative concrete di cambiamento affinché il Regno di Dio possa divenire visibile in mezzo al Suo Popolo.
Tutto questo cammino è stato documentato nel libro: “Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo” (Famiglia Comboniana, Comboni Network, 2018), ma soprattutto ha acquistato ufficialità e prospettiva programmatica con la decisione delle coordinazioni generali della FC che, nel giugno 2019, hanno nominato una commissione, formata da: P. Daniele Moschetti, Sr. Hélène Israël Soloumta Kamkôl, Sig. Marco Piccione, Sr. Maria Teresa Ratti, P. Fernando Zolli, alla quale sono stati indicati la verifica di alcuni obiettivi e la realizzazione di alcuni compiti:
Obiettivi:
Compiti:
Al termine di un impegnativo, entusiasmante e fecondo cammino durato quasi tre anni, la Commissione è felice di presentare ai responsabili centrali dei rami della FC questo rapporto, anche a nome dei collaboratori/collaboratrici, coinvolti/e dalla commissione centrale: P. Domenico Guarino, Fr. Alberto Parise, P. Joseph Mumbere Musaga, P. Fernando González Galarza, P. Arlindo Ferreira Pinto, Teresa Zenere. A questa sintesi vengono allegate le minute degli incontri realizzati, oltre 30 (2018-2021), e invita a consultare sui siti ufficiali della FC l’abbondante documentazione del cammino svolto nelle sue diversificate modalità.
Una particolare menzione riguarda la presenza e il contributo di Sr. Ida Colombo e Fr. Alberto Lamana lungo tutto il nostro percorso come Commissione. Abbiamo davvero apprezzato la loro dedizione e ci auguriamo continuino a fare da portavoce nei rispettivi Consigli Generali.
Lo scopo di questa Sintesi è quello di presentare alcuni risultati raggiunti, condividere alcuni nodi da sciogliere, e proporre diverse raccomandazioni che pensiamo siano utili per dare continuità a questo processo.
Siamo tutte e tutti consapevoli che la pandemia da Covid19 non ha permesso di compiere alla lettera quello che era stato richiesto, ma ci ha sicuramente spinto a scoprire strade nuove per mantenere valida la visione iniziale. In questo modo, si è fatta strada una larga partecipazione di confratelli, consorelle, consacrate secolari e laici, come anche crescere nella comunione come famiglia e alimentare il fuoco della missione, dove gli esclusi e i marginalizzati, in un mondo interconnesso, sono i veri protagonisti della trasformazione.
P. Daniele Moschetti MCCJ
Sr. Hélène Israël Soloumta Kamkôl SMC
Sig. Marco Piccione LMC
Sr. M. Teresa Ratti SMC
P. Fernando Zolli MCCJ