Lunedì 8 luglio 2019
L’Assemblea Continentale dell’Animazione Missionaria (AM) dell’America/Asia è iniziata il 1° luglio a Lima (Perù) ed è terminata il 5. Il giorno 6 è stato dedicato alla riunione del Consiglio Continentale della Missione. Tutte le circoscrizioni del continente erano rappresentate, ad eccezione della Provincia del Nord America e della delegazione dell’Asia.
Il tema dell’assemblea è stato: “Antichi e nuovi areopaghi dell’Animazione Missionaria Comboniana”. L’obiettivo generale, disegnare nuove strategie di AM e ripensarne i metodi a fronte delle sfide odierne nel continente.
L’ultima assemblea continentale dell’AM si era tenuta a Quito (Ecuador) nel 2011. In quell’assemblea era stato elaborato un piano continentale che è stato rivisto con proposte di aggiornamento nell’assemblea di Lima. La presente assemblea è stata preparata attraverso un dettagliato questionario sui mezzi e i metodi di AM, le reti sociali e il marketing, e il numero di confratelli impiegati nel settore di AM.
Diversi aspetti sono stati trattati in questi giorni seguendo la classica metodologia del vedere-giudicare-agire. Il primo giorno, la sig.ra Pilar Arroyo – responsabile dell’Istituto Bartolomé de las Casas e del CEAS (Conferencia Episcopal de Acción Social) – ha esposto la realtà economica, sociale e politica del continente latinoamericano e, in particolare, del Perù. A questa esposizione sono seguiti la relazione sugli orientamenti e le prospettive di AM nell’Istituto da parte del segretario generale della missione, P. Mariano Tibaldo, e le relazioni delle circoscrizioni che seguivano le domande del questionario.
La prima parte della mattinata del secondo giorno è stata dedicata alla valutazione delle risposte sullo stato dell’AM nelle varie circoscrizioni. Nella seconda parte, mons. Alfredo Vizcarra s.j., vescovo di Jaén – e per qualche anno missionario in Chad – ha esaurientemente esposto il tema della sfida della missione ad gentes nel continente americano e del sinodo Pan-amazzonico del prossimo ottobre a Roma, a cui mons. Vizcarra parteciperà. È seguito uno scambio di domande/opinioni sulla Chiesa latinoamericana e la dimensione della missione ad gentes, e sul Sinodo Pan-amazzonico. Nell’ultima parte della giornata i partecipanti all’assemblea hanno presentato delle proposte per l’aggiornamento del piano continentale di AM, secondo le indicazioni emerse dalla valutazione del mattino.
Il terzo e quarto giorno si è parlato di vari temi tra cui il marketing, le giornate missionarie, i nuovi areopaghi di AM, la sostenibilità delle riviste, le reti sociali, la pagina web, la relazione tra AM e Giustizia e Pace. Questi temi sono stati discussi con l’aiuto di professionisti laici peruviani e di confratelli come Fr. Bernardino Dias Frutuoso, direttore delle riviste Além-Mar e Audácia in Portogallo. Il tema della relazione tra GPIC e AM è stato presentato da P. Juan Armando Goicochea Calderón e dall’equipe della parrocchia di Chorrillos. L’ultima parte del quarto giorno sono stati scelti alcuni confratelli che rielaboreranno il piano continentale sulla base dei vari suggerimenti emersi in questi giorni.
L’ultimo giorno, il 6 luglio, i partecipanti all’assemblea hanno visitato il Centro de Animación Misionera di Lima e alcune iniziative di AM nella linea della GPIC nella parrocchia comboniana di Chorrillos.
Nella lettera ai partecipanti all’assemblea – vedi allegato –, la Direzione Generale, ricordando come i giovani nel Congresso Americano Missionario in Bolivia nel 2018 avessero espresso il desiderio di conoscere piú profondamente la missione ad gentes e venire a contatto con i missionari, ha sottolineato che: “Mantenere vivo questo spirito fa parte del nostro carisma e dovrebbe essere il nostro costante desiderio… L’Animazione Missionaria, infatti, vuole risvegliare la consapevolezza missionaria nel popolo di Dio e aprire le frontiere delle loro chiese alla missione ad gentes. Vogliamo far nostro – continua la lettera – l'impegno della terza Conferenza Episcopale di Puebla: ‘È giunto il momento per l'America Latina di intensificare i servizi reciproci tra le Chiese particolari e di proiettarsi oltre i suoi confini ad gentes. È vero che noi stessi abbiamo bisogno di missionari. Ma dobbiamo dare dalla nostra povertà’” (Conclusioni del documento di Puebla n. 368).