Mercoledì 17 ottobre 2018
Attualmente l’Istituto comboniano offre a tutti i suoi membri tre iniziative prolungate di Formazione Permanente (FP) che idealmente vorrebbero accompagnare il Comboniano nell’arco della sua vita: l’Anno Comboniano di FP per i confratelli dopo 10-15 anni di ordinazione o, per i fratelli, di voti perpetui, di solito tra i 40-45 anni di età; il Corso Comboniano di Rinnovamento (CCR) per i confratelli oltre i 50 anni e sotto i 70 anni; e il Corso Comboniano Anzianità (CCA), per i confratelli di 70 e più anni che siano in condizioni di trarne beneficio. L’idea di organizzare un corso per i comboniani anziani è sorta nel 2012.
L’obiettivo del CCA è di offrire un aiuto ai confratelli che vi prendono parte a saper vivere con serenità e fecondità la tappa dell’anzianità come missionari comboniani; a crescere nell’intimità con il Signore; a crescere nella libertà interiore che ci permette di non afferrarci al ruolo, al potere, all’attivismo per essere riconosciuti; a riconciliarci (quando ce ne fosse bisogno) con quelle esperienze che ci hanno ferito e possono averci lasciato un certo risentimento; e ad approfondire la relazione con san Daniele Comboni e il sentimento di appartenenza all’Istituto.
Dell’attuale equipe responsabile del Centro di Formazione Permanente (CFP) fanno parte P. Siro Stocchetti, Fr. Guillermo Casas Rosell e P. Elias Sindjalim Essognimam. La prossima attività del CFP, rivolta a circa una ventina di comboniani con oltre cinquant’anni e meno di settanta, sarà il Corso Comboniano di Rinnovamento (CCR), che si svolgerà dal 4 gennaio al 30 maggio 2019.
Oggi P. Renzo Carraro ci racconta dall’interno le vicende della terza edizione del CCA, svoltasi in due fasi: dall’8 settembre al 1 ottobre a Verona e Limone sul Garda e poi, dal 1 ottobre al 4 novembre, presso il Centro di Formazione Permanente della casa generalizia di Roma.
Terza edizione del Corso Anzianità 2018
Rottamare o riciclare? Il dilemma si presenta e, nel caso di persone anziane, la politica più costruttiva e cristiana è senz’altro riciclare. Questa è stata la scelta dei nostri superiori che hanno istituito il Corso Anzianità. In questa terza edizione del Corso, siamo 23 comboniani, sacerdoti e fratelli, di età che va dai 70 agli 87 anni, ancora ragionevolmente in buono stato, e insieme totalizziamo circa 800 anni di servizio missionario.
Viviamo questi due mesi di corso come una specie di sogno divenuto realtà: avere la gioia di passare tempo insieme, senza la pressione degli impegni di lavoro pastorale, riposando, pregando, ascoltando lezioni di tipo pratico e che interessano la nostra vita e ci aiutano a partecipare la nostra lunga esperienza di missione.
Le prime tre settimane, le abbiamo passate a Limone, con un tempo meraviglioso che ci ha fatto gustare l’eccezionalità del posto. Le lezioni ci hanno aiutato a comprendere e ad accettare il nostro passato e presente dal punto di vista fisico e psicologico con la guida esperta di Fratel Daniele Giusti, comboniano medico, e dei formatori e poi abbiamo fatto gli Esercizi Spirituali alla luce del Comboni assieme a P. Danilo Castello.
Ora siamo a Roma, al Centro di Formazione Permanente della Casa Generalizia. Abbiamo avuto momenti di formazione alla spiritualità dell’anzianità e una settimana su san Daniele Comboni di estremo interesse, dato l’originale e profondo approccio di P. David Glenday.
Anche qui il posto ci dà occasione di esperienze uniche: abbiamo sentito il polso del nostro Istituto non solo nell’incontro quotidiano con confratelli di passaggio, ma specialmente nella bellissima celebrazione della Festa del Comboni con due vescovi missionari e tanti amici laici.
Roma ci sta offrendo il pellegrinaggio alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo e la visita alle basiliche maggiori, facendoci gustare la nostra appartenenza alla Chiesa, popolo di Dio, pellegrino nella storia. Fra due settimane il Corso Anzianità sarà finito, ma rimarrà in noi il beneficio di questa esperienza di eccezione. La nostra riconoscenza va ai membri del Team Formativo che ci hanno veramente edificato con la loro intelligenza, preparazione, dedizione e specialmente la loro unità di intenti.
P. Renzo Carraro, MCCJ