Mercoledì 3 ottobre 2018
Rientro in Congo il 5 ottobre prossimo, col cuore pieno di gratitudine per la vostra accoglienza, stima e sostegno che mi avete mostrato e dato, a favore del popolo dei Pigmei, che continuerò a servire, anche se in altro posto, con le forze che il Signore ancora mi dà: gliene sono grato, perché qualche medico mi aveva messo qualche inquietudine.
Ho fatto il “giro d’Italia” e il “giro di Sicilia”: ho incontrato tanti di voi; veramente mi avete edificato con la vostra fede e generosità. Tante difficoltà nelle vostre famiglie, taluni anche nella salute, eppure avete saputo mettere da parte qualcosa, tanto, per i più poveri, quali sono i Pigmei. Grazie anche a nome loro. Vi ricorderò nelle mie preghiere presso il Signore. Mi avete incoraggiato con la vostra fede, la vostra pazienza, con il vostro servizio missionario ai fratelli, con la vostra preghiera.
La situazione sociale di oggi in Italia, come la viviamo adesso, mi ha ferito il cuore: si rischia di perdere i valori di umanità e di fratellanza universale che ci viene dal messaggio evangelico. Noi stessi abbiamo dimenticato la nostra storia, non abbiamo più MEMORIA di quanto i nostri antenati hanno vissuto – in bene o in male – e viviamo in una “paura” ingiustificata dello “straniero”, a volte visto come nemico o delinquente.
Come sono stato contento l’altro giorno, parlando a una trentina di ragazzi della 3.a Media, della Scuola Media Pirandello di Agrigento: tanta attenzione, una pagina di un gran quaderno piena di appunti che alcuni prendevano e poi, vedere la loro “serenità” nello stare insieme, alunni di tante razze, colore della pelle, religione diverse, ma con reciproca stima nella convivenza! Tanto bello!
Noi soffriamo in Congo la discriminazione nei riguardi dei Pigmei e lottiamo per l’uguaglianza di diritti/doveri come cittadini del mondo, e come fratelli nel Dio, Padre di tutti. Cosa direste voi se i Congolesi mi dicessero: “tornatene a casa tua!”?, ma noi abbiamo avuto la sfrontatezza di dire a un gruppo di ragazzi “stranieri”: “questa è la nostra spiaggia, andatevene!” e li abbiamo anche battuti. C’è veramente da vergognarsi! Meno male che questo non ci scoraggia perché sappiamo che Cristo ha vinto il “mondo” e che la nostra forza è lo Spirito di Dio che ci manda e ci sostiene: del resto non tutti la pensano così!
Ho potuto pregare insieme a Papa Francesco a Palermo, per manifestargli anch’io il mio sostegno per come sta guidando oggi la Chiesa: la sua delicatezza nel visitare quelli più provati, come per esempio il territorio interno di Sicilia (Piazza Armerina); nel rendere onore a Padre Pino Puglisi, beato, che ha dato la vita, ucciso dalla mafia, per salvare i ragazzi di strada del Brancaccio: esumando il suo corpo per la beatificazione l’hanno trovato intatto, col suo abituale sorriso sulle labbra. Cristo ha vinto la morte.
Con questi begli esempi, vostri e di queste persone che sanno servire il Vangelo, rientro tra i Pigmei: le difficoltà non mancano in Congo, la gente è sempre più povera, le elezioni vicine (in dicembre?) non risolveranno le sofferenze dei Congolesi: preghiamo tanto almeno per la pace. Il resto cercheremo di migliorarlo con il nostro impegno e con l’Aiuto di Dio.
Verso Natale, vi darò notizie più dettagliate del lavoro che mi attende e che troverò tra i cristiani e i pigmei della nuova parrocchia dove andrò a prestare il mio servizio. Sempre uniti nel Signore.
Con gratitudine
P. Francesco Laudani, comboniano.