Roma, 11 aprile 2017
“In questa Pasqua 2017, pensiamo a voi, nostri confratelli, che la vivete con i popoli ai quali siete stati inviati, che la vivete annunciando che un altro mondo è possibile, un mondo dove vince la vita, un mondo dove tutti abbiamo vita in abbondanza. Pensiamo soprattutto ai nostri confratelli che vivono in zone di guerra, fame, calamità naturali, in zone in cui non è sempre facile scorgere la vita che risorge. Che questa festa di Pasqua ci trovi pronti ad annunciare la vittoria della Vita sulla morte, ci trovi pronti a fare causa comune con chi è scartato e rifiutato, ci trovi pronti a lasciarci invadere dalla Vita di Dio per condividerla con i derelitti della storia. Buona Pasqua di Resurrezione!” [Il Consiglio Generale].
Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.
(Liturgia di Pasqua)
Carissimi confratelli,
La celebrazione della Resurrezione del Signore Gesù vi doni pace e gioia per annunciare il Suo Vangelo fino agli estremi confini della terra.
Da 150 anni, il nostro Istituto di Missionari Comboniani del Cuore di Gesù annuncia la vittoria della Vita sulla morte. Questa Vita che è stata venduta a poco prezzo, tradita, condannata, inchiodata su una croce e rinchiusa nel buio di un sepolcro ha trovato la forza per risorgere e donarsi ad ogni uomo e donna che si lascia travolgere dall’amore incondizionato di Dio.
Come allora, anche oggi la vita viene tradita e venduta. Viviamo in un mondo dove i radicalismi rischiano di prendere il sopravvento, dove non c’è più posto per gli impoveriti e i crocifissi della storia, dove si costruiscono muri e si abbattono ponti. Un mondo dove l’economia dell’egoismo e della morte crea scarti di umanità, nella ricerca di un benessere solo per se stessi e dove diventiamo sempre più incapaci di aprirci al dono che si fa benedizione e viene spezzato per essere condiviso.
In questa Pasqua 2017, pensiamo a voi, nostri confratelli, che la vivete con i popoli ai quali siete stati inviati, che la vivete annunciando che un altro mondo è possibile, un mondo dove vince la vita, un mondo dove tutti abbiamo vita in abbondanza. Pensiamo soprattutto ai nostri confratelli che vivono in zone di guerra, fame, calamità naturali, in zone in cui non è sempre facile scorgere la vita che risorge. A voi tutti vogliamo ricordare le parole dell’ultimo Capitolo Generale: “La nostra presenza è significativa quando siamo vicini a gruppi umani emarginati o in situazioni di frontiera” (AC ’15, n. 45.2).
Che questa festa di Pasqua ci trovi pronti ad annunciare la vittoria della Vita sulla morte, ci trovi pronti a fare causa comune con chi è scartato e rifiutato, ci trovi pronti a lasciarci invadere dalla Vita di Dio per condividerla con i derelitti della storia.
Buona Pasqua di Resurrezione!
Il Consiglio Generale