Domenica 7 agosto 2016
Il programma del Forum Sociale Mondiale (FSM), che si svolgerà quest’anno dal 9 al 14 agosto a Montreal (Canada), è già ufficiale. Il FSM 2016 riunirà decine di migliaia di partecipanti (le previsioni parlano di 50 mila) provenienti dalla società civile di circa 120 paesi, dalle 5000 organizzazioni e dai movimenti sociali (di cui più di 150 movimenti sociali canadesi) che vogliono costruire un mondo sostenibile e inclusivo, in cui ogni persona e ogni popolo abbia il suo posto e possa far sentire la propria voce. Sono in programma più di 1300 attività, comprese arte e cultura, presentate da circa 1000 gruppi e organizzazioni, così come 21 grandi conferenze tematiche. Lo slogan del FSM 2016 è “Un altro mondo è necessario, insieme è possibile”. Tredici missionari comboniani e due suore comboniane parteciperanno all’evento come “Comboni Network” e presenteranno sei workshop su argomenti relativi a questioni di giustizia sociale e ambientale.
Workshop
per il FSM 2016
a Montreal
Titolo e sommario
del workshop
I cambiamenti climatici globali alla luce della Convenzione di Parigi (COP 21)
Una breve rassegna di dati sui cambiamenti climatici globali e di alcuni meccanismi; l’inadeguatezza della Convenzione di Parigi per evitare un livello disastroso di riscaldamento globale; l’urgenza di muoversi il più rapidamente possibile verso emissioni di carbonio pari a zero alla luce del rapido riscaldamento del circolo polare artico e una varietà di “Feedback positivi di circuiti/meccanismi/sistemi” che stanno già entrando in gioco e di “punti critici”. [«Comboni-Network», con «VIVAT International», «AFJN»].
L’accaparramento di terre: La necessità di una strategia totale
Il fenomeno dell’Accaparramento di Terre (LG) è grave: proteste, lamentele, campagne di informazione, studi e rimproveri si moltiplicano; leggi, accordi e iniziative nascono ogni giorno; le Nazioni Unite, le organizzazioni internazionali, le chiese, le ONG guardano con preoccupazione all’Accaparramento di terre. Tuttavia il fenomeno continua. Perché? I paesi che soffrono casi di accaparramento di terre e gli stati che li causano si oppongono a qualsiasi regolamentazione del fenomeno; il denaro in gioco è enorme; La terra sta di nuovo diventando il potere fondamentale dal momento che è la fonte di tutto: cibo, acqua, minerali, mezzi di trasporto. Argomenti: (1) Il problema della terra è un problema globale e richiede risposte globali: una Strategia Globale. (2) Proposta: una sigla (acronimo) di 4 P (Prevenzione, Pianificazione, Partnership, Procedimento penale). (3) Strumenti gratuiti per realizzarlo: Bibliografia, Newsletter, Formazione il tutto in 4 lingue: spagnolo, italiano, inglese, francese. [«Comboni-Network», con «VIVAT International», «AFJN», «Actionaid», «Friends of the Earth U.S»].
RD Congo: il sacrificio degli innocenti, l’avidità delle multinazionali e gli interessi politici regionali
L’avidità per le materie prime porta le multinazionali occidentali e cinesi a chiudere gli occhi davanti alle uccisioni di gente innocente e a favorire una politica regionale del caos per poter sfruttare meglio le risorse del paese. In particolare, sarà presentato il caso del Congo orientale, dove la gente è sacrificata agli interessi economici (multinazionali), politici e regionali (Ruanda e Uganda) e alla politica del mantenimento del caos, portata avanti dall’attuale Presidente Joseph Kabila of Uganda. A conclusione saranno presentati alcuni esempi di resistenza pacifica: la LUCHA (lotta per il cambiamento dei giovani di Goma) e il Sito Beni-Lubero.com di P. Vincent Machozi, assunzionista, assassinato nel mese di marzo. [«Comboni-Network»].
Il Sud Sudan e la strada verso la pace, la riconciliazione e lo sviluppo
Il Sud Sudan è la nazione più giovane del mondo e la patria di 63 gruppi etnici. Il suo territorio è imbevuto di enormi giacimenti di petrolio e di altre risorse naturali e, nonostante ciò, il Paese è uno dei più poveri del mondo. Il Sud Sudan ha una storia di conflitti e violenze. Spesso il tribalismo si aggiunge a questo scenario. Milioni di sudanesi stanchi della guerra stanno pagando un prezzo elevato e le conseguenze di una profonda crisi politica, economica e militare, ancora in corso. Come può, questa giovane nazione africana, raggiungere una pace duratura, stabilità e sviluppo? Quale ruolo possono svolgere i diversi attori in questo processo? Siete invitati a partecipare a una presentazione sul Sud Sudan e a interagire con i relatori. [«Comboni-Network»].
La Giustizia ecologica
Il gruppo di lavoro sulla giustizia ecologica prenderà la forma di un panel dove i partecipanti avranno l’occasione di esprimersi liberamente sul tema della «giustizia ecologica» per aiutarci a capire come si crea l’ingiustizia ecologica e come noi possiamo fronteggiarla. I partecipanti dovranno dunque condividere la loro esperienza, la loro analisi del modello dominante, delle sue conseguenze e della alternative possibili. Lo scopo finale di questo workshop è di mettere in causa il modello economico dominante attraverso un’analisi approfondita delle conseguenze di questo modello, conseguenze che creano l’ingiustizia ecologica ovunque nel mondo, e di avere una conoscenza più ampia delle alternative create nel Sud. [«Développement et Paix / Development and Peace» (D&P); «Justiça nos Trilhos»; «Iglesias y Minería»; «Comboni-Network»; «VIVAT International»].
Traffico di esseri umani: un crimine contro l’umanità. Una sfida globale, una risposta globale!
Il traffico di esseri umani è un fenomeno complesso che si sovrappone e si fonde con le migrazioni, l’impiego di lavoratori stranieri in condizioni di semischiavitù, le donne coinvolte nel mercato del sesso o sottoposte a matrimoni di convenienza. Il traffico di persone è uno dei tre principali mercati illegali. Il workshop ha lo scopo di presentare le sfide attuali del traffico di esseri umani, di rafforzare la rete anti-traffico alla base e a livello globale. [«Talitha Kum»; «Comité d’action contre la traite humaine interne et internationale (CATHII)»; «Comboni-Network»; «VIVAT International»].